«Proteggete i marocchini in Italia» di Maurizio Molinari

«Proteggete i marocchini in Italia» «Proteggete i marocchini in Italia» Re MohammedM a Roma: no al razzismo Maurizio Molinari ROMA Le rigide misure di sicurezza che hanno circondato il re Mohammed VI non sono riuscire a dissuadere le centinaia di itnmif.rati marocchini che ieri hanno tentato di avvicinarlo, anche solamente por vederlo da lonta�no, durante la cerimonia all'Alta�re della Patria e negli spostamen�ti attraverso il centro storico. Il giovane monarca discendente dal Profeta Maometto si è mo�strato consapevole del carisma che esercita sul suo popolo e quando si è trattato di risponde�re al brindisi del presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, al pranzo a Villa Madama, ha dato voce proprio ai suoi connaziona�li residenti nel nostro paese. «Presidente D'Alema ha detto il sovrano, salito al trono dopo la morte del padre Hassan II siamo fiduciosi che le autorità del vostro Paese vigileranno per assicurare e garantire le condi�zioni di una vita dignitosa e tranquilla per la comunità ma�rocchina». He Mohammod VI si è fermato un attimo e ha aggiun�to: «Affinchè rimanga al riparo da ogni atto di violenza, di razzi�smo e di xenofobia». Parole chiare, per chiedere la tutela dei diritti dei sudditi che hanno attraversato il Mediterra�neo in cerca di lavoro e benesse�re. Parole destinate a rassicura�re le famiglie degli immigrati partiti da ogni angolo del Maroc�co negli ultimi venti anni, «La comunità marocchina in Italia ò una delle più importanti noi Paesi dell'Unione Europea ha aggiunto il re, accennando agli oltre 300 mila connazionali pre�senti e conferisce alle nostre relazioni una dimensione uma�na che permetterà di instaurare una maggiore inlesa ed un avvi�cinamento profondo fra i due popoli». Mohammed VI, re del Marocco si è voluto presentare insomma anche come il re degli immigrali. «Affermarlo solenne�mente davanti a D'Alema spie�ga un diplomatico arabo signifi�ca voler porre gli immigrali al centro dei rapporti bilaterali, se il Marocco è impegnalo a rispet�tare gli accordi bilaterali contro i clandestini si attende dall'Ita�lia la garanzia dei diritti degli immigrati». Le parole pronuncia�le dal re a Villa Madama una cartella sulle otto del brindisi si sono diffuse come un tam lam nella folta delegazione ufficiale, hanno raggiunto gli autisti, gli agenti della sicurezza e cosi, quindi, anche alcuni gruppi di marocchini che tentavano dispe�ratamente di vedere il «Malik», il re. Non deve dunque sorpren�dere se in serata, davanti all'ho�tel dove si svolgeva il ricevimen�to ufficiale per le autorità italia�no, la sicurezza ha avuto non poche difficoltà nell'allontanare i curiosi; alcuni con i tradiziona�li abili del deserto altri addirittu�ra in vestilo da sera, quasi fosse�ro slati davvero invitati. Negli incontri ufficiali il gio�vane re si è dimostralo a suo agio nelle acque della diploma�zia e dell'economia. Sulla que�stione del Sahara Occidentale che rivendica l'indipendenza do�po essere stalo occupalo dal Marocco nel 1976 ha ammesso a D'Alema «l'esistenza di difficol�tà» in merito alla realizzazione di un referendum sotto l'egida dell'Orni. Mohammed VI ha par�lato dell'Italia come di un «part�ner per il Nord Africa» e garanti�to sostegno alla candidatura ita�liana per un seggio nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel bien�nio 2001-2002. Sui rapporti bila�terali invece ha incassalo un risultato importante grazie al�l'impegno dell'Italia a converti�re crediti per 200 miliardi di lire in investimenti locali da parte del governo di Kabal. per proget�ti di sviluppo sociale e ambienta�le. «L'accordo sul debito è un passo importante nel rilancio della nostra relazione strategi�ca», ha commentato D'Alema, accogliendo poi la richiesta del sovrano di moltiplicare gli sforzi per dare vita «entro il 2010 all'area di libero scambio nel Mediterraneo» prevista dagli ac�cordi del Processo di Barcellona. Il ministro degli Esteri, Lam�berto Dini, in mattinata aveva incontrato il collega Mohammed Bedissa assicurando «sostegno al processo di riforme» e siglan�do un Protocollo per stabilire un meccanismo di consullazioui po�litiche rafforzate. «Il Marocco guarda all'Europa e l'Italia è impegnala a consolidare i lega�mi esistenti in ogni settore sia a livello bilaterale che in sede di Unione Europea», spiega Rino Serri, sottosegretario agli Esteri por l'Africa, A margine della visita il ministro del Commercio Estero, Piero Fassino, ha visto l'omologo Alami Tazi: numerosi i progetti per le piccole e medie azienze, e in autunno si terrà un incontro fra imprenditori dei due Paesi, Oggi il sovrano si reca in Vaticano, Poi la visita alla Ferrari per rilanciare la propo�sta di far svolgere un Gran Premio anche oltre lo Stretto di Gibilterra. L'appello durante il brindisi con D'Alema mentre centinaia di sudditi si accalcavano davanti a Villa Madama per avvicinarlo. Accordo sul condono di 200 miliardi di debiti se Rabat li convertirà in progetti sociali e ambientali Re Mohammed VI del Marocco con il presidente del Consiglio Massimo D'Alema Nella foto piccola, il ministro degli Esteri Lamberto Dini con il collega di Rabat Mohammed Benalssa con il quale ha firmato un Importante accordo sulla cancellazione del debito