La borsa del Premier

La borsa del Premier BUONGIORNO La borsa del Premier W^^ASSIMO D'Alema ha confesP1J l^^ sal0 in un''nlerv'sla di gioHp^care in Borsa. «I miei rispar^mi ammontano a un paio di centi�naia di milioni e sono preziosi perché devo sostenere un mutuo oneroso. Sì, investo in titoli. Con alterne fortune». Nessuno mette in dubbio la sua correttezza e buona fede. Anzi, è probabile che con questa incursione nel suo bilancio domesti�co il premier volesse far sapere agli elettori di essere uno di loro, alle prese con ^li stessi problemi e speran�ze: magan la prossima volta rivelerà che anche lui tenta la sorte ogni settimana al Superenalotto. Eppure c'è stato un tempo in cui un presiden�te del Consìglio, spericolato giocolie�re di Borsa nonché pokerista più assatanato di Emilio Fede, a un ministro belga che gli suggeriva l'ac�quisto delle azioni di una compagnia ferroviaria rispondeva così: «Ringra�zio Vostra Eccellenza per le informa�zioni riservate, ma da quando sono al governo ho abbandonato ogni speculazione personale». Quel pre�mier non era un santo, ma aveva una concezione sacrale del suo ruolo. Si chiamava Camillo Cavour, lo statista che la destra e forse anche la sinistra cercano vanamente da 150 anni. Ma in un Paese dove il capo dell'opposi�zione è un finanziere, il capo del governo investe in Borsa e gli altri invece di scandalizzarsi sognano di diventare come loro, un Cavour oggi non verrebbe eletto neanche in un'as�semblea di condominio.

Persone citate: Camillo Cavour, D'alema, Emilio Fede