Amalo dà Kallarme Fermiamo la spesa
Amalo dà Kallarme Fermiamo la spesa Gli statali costano la metà del pil Amalo dà l'allarme Fermiamo la spesa Raffaello Mosci ROMA Il ministro del Tesoro Giulia�no Amato è preoccupatissimo: anche se le entrate aumenta�no e il debito pubblico sta lentamente rientrando, la macchina statale non solo co�sta troppo, ma costa sempre di più. Insomma: alla stretta dieta cui si sta sottoponendo tutto il Paese, non si associa�no affatto regioni, province, comuni e ovviamente mini�steri. Nella relazione generale sul�la situazione economica del Paese, il ministro dunque si lamenta che l'apparato statale costa ormai oltre un milione di miliardi all'anno, pratica�mente la metà del valore com�plessivo del Pil o del debito pubblico, e ha deciso cosi di inviare una circolare in cui chiede a tutte le pubbliche amministrazioni di «non allen�tare l'azione di risanamento» e di contribuire cos�a centra�re i parametri di Maastricht mantenendo l'indebitamento netto entro l'I,5,Ki del pil. Nel corso del 1999 segnala infatti Amato il complesso di spese, tra quelle correnti e quelle in conto capitale,.,ha raggiunto 1.071.757 miliardi di lire, con un incremento deU'8,63% (85.169 miliardi) rispatto all'anno precedente e del 31,3"^ rispetto a due anni prima (nel '97 le spese com�plessive si fermarono a quota 815.860). «Nonostante gli acquisiti effetti strutturali dell'azione di risanamento si legge nella circolare il mantenimento della finanza pubblica entro i parametri consentiti dal patto di stabilità è un obiettivo che richiede una continua e per�manente attenzione e non con�sente alcun rallentamento nell'azione di contenimento e di razionalizzazione in cui sono da anni impegnate le amministrazioni pubbliche. Ciò è particolarmente vero nell'anno in corso per il quale l'indebitamento netto consen�tito non potrà superare ì'1,5% e l'avanzo primario dovrà atte�starsi almeno al 596 del Pil». Il'peso più consistente tra le voci che hanno contribuito a determinare questo esborso, è da attribuire alle spese cor�renti, passate da 601.944 mi�liardi a 668.251 (oltre 66.000 mld in più). Di quasi 6.500 miliardi sono salite poi le spese in conto capitale (dai 57.925 miliardi del '98 a 64.421), mentre quelle per rimborso prestiti (titoli di de�bito pubblico e altri debiti) sono passate da 3:16.719 a 339.085 miliardi. Di fronte a questi numeri, Amato ricorda alle pubbliche amministrazioni che tutte le volte in cui «si ritisne assolu�tamente indispensabile appor�tare variazioni in aumento degli stanziamenti iniziali» ogni proposta di incremento «dovrà trovare compensazio�ne in riduzioni di altri capitoli della stessa amministrazione, della stessa natura». Nella medesima relazione, il ministro Amato, segnala anche la graduale ripresa dei consumi interni. Nell'anno passato, dice, le famiglie hanno dato un segna�le incoraggiante per l'econo�mia, spendendo complessiva�mente oltre 1 milione e 257 mila miliardi di lire, circa 100.000 in più rispetto al '97. anno della stretta di Maastri�cht e dell'Eurotassa. Le «nuo�ve spese» sono andate tutte verso la cura della propria formazione e le nuove tecnolo�gie. La voce «ricreazione e cultura» è aumentata di oltre 8.000 miliardi, (niella «servizi ricreativi e culturali» (cioè spettacoli e sport) di oltre 4 mila miliardi, seguita dalle vacanze. Boom (di oltre 5 mila miliardi) per acquisto di TV, Hi-Fi, telefonini, Intemet, computer.
Persone citate: Boom, Tesoro Giulia
Luoghi citati: Roma
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