«Questa è' l'ora dei titoli di Stillo» di Ugo Bertone

«Questa è' l'ora dei titoli di Stillo» i GESTORI DEI FONDI E LA CRISI DEI LISTINI «Questa è' l'ora dei titoli di Stillo» Ceccaroni: serve prudenza. Ma l'Italia è affidabile Intervista Ugo Bertone MILANO LA Borsa soffre, torna l'ora delle obbligazioni. Vero mister Cecca�roni? «Attenzione. Io vedo molti pericoli, perché il ciclo di rialzo dei tassi, soprattutto in Europa, ò tutt'altro che esaurito»! Alessandro Cecca�roni, pioniere dogli italiani che all'ini�zio degli anni Novanta ha scello la City londinese come campo di batta�glia, primo a gestire un diedre fund», il Poseidon, godo fama di «guru» prudente, scettico di fronte alla corsa dei mercati azionari. Per lui, dopo i mesi ruggenti della «new economy», suona l'ora della riscossa, avvalorata dai rialzi dei titoli di Stalo prima negli Usa, poi in Europa. Ma Alex Ceccaroni non si smentisco: pruden�za, ora più che mai. I numeri di questi giorni parlano chiaro: ogni scosso�ne delle Borse porta denaro sui Bond. Non è cosi? «La crisi dello Borse porta senz'altro ad una rivalutazione del mercato obbligazionario. In gergo noi lo definiamo il flight to quality, la corsa verso la qualità come riparo nei momenti di crisi». E la crisi ò destinata a dura�re... «Il Nasdaq è ancora su livelli altissimi. Basta andare a rivede�re le quotazioni di ottobre-no�vembre, prima della grande cor�sa». II rifugio nell'obbligaziona�rio, perciò, è la risposta giusta. O no? «Il mercato obbligazionario non è ancora il rifugio sicuro dei capitali. O meglio, lo è in maniera imperfetta. A mio modo di vedere i tassi a breve devono ancora salire. In Europn più che negli Stati Uniti. Ma non man�cherà il lavoro né per la Bce né perlaFed». Su quali emissioni parcheg�giare i propri quattrini in attesa di indicazioni più precise? «lo starei sul breve termine, evitando i titoli con le scadenze più lunghe. Mi sembra saggio puntare sui dodici mesi, massi�mo due anni. Alla larga, invece, dai trentennali». Il mercato Usa e quello euro�peo reagiscono nello stesso modo? «Per ora ci sono differenze signi�ficative. Negli Stati Uniti i titoli del Tesoro sono saliti moltissi�mo, con il risultato che oggi esiste uno spread molto rilevan�te tra i T-bond e le emissioni corporate, ovvero quello delle grandi società. In Europa non c'è ancora stata una tendenza di questo t'po» Come conipor tarsi, allora? «Per quanto riguarda il mercato americano, credo che l'ascesa dei titoli del Tesoro rispetto al mercato corporate sia già avve�nuta, anche per la decisione di Summers, il segretario al tesoro, di procedere al riacquisto di titoli in circolazione. Oggi darei perciò uno sguardo alle emissio�ni corporate più solide» Un esempio? «Le emissioni-tipo sono quelle con una tripla B. In quella cate�goria si possono trovare titoli di società primarie, tipo General Motors o Coca Cola, con prezzi che hanno un discount di 250-275 punti rispetto ai titoli di Stato. Possono essere un'alterna�tiva interessante. Alla larga, in�vece, da tutto ciò che è legato alla new economy o al mondo Internet». E in Europa? «Non c'è ancora stato un fenome�no di rivalutazione dei titoli di Stato rispetto a quelli corporate. Perciò è meglio rivolgersi alle emissioni pubbliche». Di quali Paesi? «Italia, Germania, Francia, Spa�gna. Non dimenticate, tra 1 al�tro, che l'ottimo andamento del�le entrate fiscali dovuto al boom della Borsa alla fine favorirà i titoli di SUiio». Non scommetterebbe sui Paesi emergenti di maggior qualità, tipo Polonia o Mes sico? «Meglio essere cauti. In quei Paesi il reddito fìsso reagisce assiemo alla Borsa. Se vanno bene le azioni, vanno bene le obbligazioni». Fa impressione veder citata l'Italia tra i Paesi più affida�bili. Non era cos�quando lei si è trasferito a Londra... «Oggi il nostro è uno dei mercati più affidabili. Siamo all'avan�guardia. Basti dire che vendia�mo a tutti le piattaforme per i mercati obbligazionari». «I tassi a breve devono ancora salire in Europa più che negli Stati Uniti Ma conviene lo stesso evitare le scadenze più lunghe» Operatori in balla della grande volatilità del mercati azionari

Persone citate: Alessandro Cecca, Alex Ceccaroni, Ceccaroni, Summers