Ha ucciso il vicino di casa perché il cane abbaiava

Ha ucciso il vicino di casa perché il cane abbaiava Brìndisi: una coltellata al cuore durante una lite " Ha ucciso il vicino di casa perché il cane abbaiava BRINDISI «Fai stare zitto il tuo cane». Un avvertimen�to prima dell'aggressione e del delitto. Alessamlro Apolloni, 35 anni, ha ammazza�to, colpendolo al cuore con un coltello da cucina, il suo vicino di casa, Roberto Zecca, 31 anni, dopo avergli rimproverato la presenza del cane un po' troppo rumoroso, uno yorkshire. Abbaiava e Apolloni non lo sopportava. L'omicidio è avvenuto nella serata di luned�a Brìndisi sul pianerottolo di una palazzina a un piano in via Appia, a pochi passi dal carcere. L'assassino è stato arrestato. Mai aveva avuto rapporti burra�scosi, un giovane che lavorava in un ristorante come cameriere e che tutti stimavano. Ma lunedi sera, disturbato dal cane che seguitava ad abbaiare, ha bussato alla porta di Roberto Zecca e ha avuto uno scambio di battute con lui. «Fai stare zitto il tuo cane». «Non permetterti neppure di parlare del mio cane» ha ribattuto Zecca. Mentre la madre tentava di trattenerlo, Apolloni, infuriato, ha cominciato ad azzuffarsi con il vicino, poi è rientrato in casa, ha impugnato un coltello da cucina e, tornato sul pianerotto�lo, si è lanciato contro Zecca, sferrandogli tre colpi, al petto. La colluttazione è durata pochissimi istanti: e né la madre di Apollo�ni né la moglie della vittima sono riusciti a impedire il delitto. Mentre Zecca, colpito, era agonizzante e la moglie tentava di soccorrerlo, Apolloni è rientrato in casa, ha lavato le mani sporche di sangue ed è fu^ito in strada proprio nel momento in cui il titolare del bar sottostante, sentiti gli strilli e sfondato il portoncino, è entrato nell'edificio. Apolloni è stato catturato poco dopo dalla polizia. Non aveva avuto neppure il tempo di cambiarsi gli abiti, che erano insanguinati. Per Zecca non c'era più nulla da fare. E' deceduto prima di arrivare in ospedale. Sposato, un figlio di tre anni, aveva lavora�to come barista in alcuni locali della città prima di essere ingaggiato come cameriere in una ristorante-pizzeria Skipper nella zona del porto. Luned�sera stava proprio per recarsi al lavoro. «Un ragazzo bravissi�mo, serio e che si impegnava molto» dice Bertilla Chinellato, la proprietaria del loca�le «non si può credere che sia stato ucciso». E i colleghi di Zecca: «Non si può morire perché un cane abbaia, non è possibile che si arrivi a questo. Roberto era un buono». Secondo la polizia, l'assassino faceva uso di sostanze stupefacenti e potrebbe avere agito sotto gli effetti della droga. Interroga�to immediatamente dopo il delitto, non ha fornito altre motivazioni all'omicidio se non quello del cane, dello yorkshire che non la smetteva di abbaiare. (r. e. b.l

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