Psicologo dell'esercito sospettato di pedofilia

Psicologo dell'esercito sospettato di pedofilia Trento: su Internet scambiava foto di ragazzini Psicologo dell'esercito sospettato di pedofilia Elisabetta Boninsegna TRENTO Di giorno valutava il profilo picologico dei giovani militari. La sera si sbizzarriva colle�gandosi a Internet per scambiare foto e filmati raffiguranti minori in pose oscene. A finire nel mirino della Procura di Trento, come principale indagato per detenzione e scambio di materiale pornografico, è stato un ufficiale dell'esercito in servizio al distretto militare di Trento. L'uomo, che riveste il ruolo di capitano, ha 50 anni ed è originario di Loreggia in provincia di Padova. Con lui sono state arrestate altre tredici persone, tutti uomini residenti fuori provincia (Lecco, Salerno, Scanditici, Udine, Padova), indagati anche loro per detenzione di materiale pornografi�co. «Siete qui solo perché mi diverto a «chattare in Internet?», ha detto l'ufficiale dell'esercito ai carabinieri che sono andati ad arrestarlo. A incastrarlo, infatti, sono state proprio le sue lunghissime conversazioni telematiche e gli scambi di materiale on-line. Contatti che ruomo aveva quasi quotidianamente con ex colleghi o allievi con cui aveva intrattenuto rapporti durante il suo peregrinare nei co�mandi del nord Italia. Molti degli indagati con il quale il capitano scambiava materiale raffigurante corpi di bambini asiatici in situazioni equivoche li aveva conosciuti a Udine dove l'ufficiale aveva prestato servizio per molti anni. A smascherare il «vizietto» telematico dell'uomo, oggi agli arresti domici�liari per motivi di salute, sono stati i carabi�nieri che si sono finti «clienti» della rete pornografica. L'indagine era partita nel mag�gio dello scorso anno dopo gli arresti per pedofili effettuati dalla compagnia di Monseìice. Dopo la segnalazione della procura di Milano a Trento e partita l'indagine coordina�ta dal pm Bruno Giardina e Davide Ognibene. Per cercare prove i carabinieri si sono trasformati in assidui «navigatori» e hanno iniziato a pedinare le mosse telematiche del presunto pedofilo. Ogni telefonata, ogni con�tatto e ogni foto scambiata veniva registrata meticolosamente. Cosi sono arrivati agli altri indagati, quasi tutti uomini di mezza età. Secondo gli accertamenti l'uomo trascorreva ore e ore sulle tastiere dei tre computer che aveva in casa. Tramite Mire, motore di ricerca di chat-li�ne, il capitano e i suoi amici si scambiavano fotografie di bambini e appuntamenti. Duran�te la perquisizione effettuata nell'apparta�mento dell'ufficiale, oltre ai computer sono state sequestrate centinaia di foto e fdmini. Materiale che per ora è accatastato negli uffici dei carabinieri in attesa di essere visionato da un perito, nominato nei prossi�mi giorni dal tribunale trentino.

Persone citate: Bruno Giardina, Davide Ognibene, Elisabetta Boninsegna Trento, Monse