CINEMA

CINEMA CINEMA Immagini dalla Cina e il soundtrack dei djs IL programma di cinema di Big Torino 2000 aveva un percorso obbligato: raccontare attra�verso i film scelti come la creatività giovanile si confronti con un'arte che ha un secolo di vita e che ha più volte dimostrato di sapersi reinventa�re anche quando veniva data per definitivamente superata. E quindi: un programma di cortome�traggi internazionale (perché il corto è da tempo il vivaio nel quale si possono scoprire gli autori di domani); una seiezione di film che provengono dalla Cina (il paese ospite di Big 2000 sarà rappresentalo da film di recente produzione, da due straordinari musical girati ai tempi della rivoluzione culturale e da una personale di Nin Ying, già vincitrice del Torino Film Festival), tre film che saranno proiettati con la colonna sonora fornita per l'occasione dalla performance di tro diversi gruppi di deejays. Le prime due manifesta�zioni si svolgeranno presso il cinema Centrale, la terza presso l'Hiroshima Mon Amour e forse sarà necessario su questa operazione spendere qual�che parola. I film appartengono a fasi diverse della storia del cinema: «Il Golem» di Paul Wegener è uno dei capisaldi dell'espressionismo tedesco, «L'a^e d'or» e «Un chien andalou» (proiettati insieme) appartengono al periodo in cui Luis Bunuel era maggiormente legato all'espe�rienza surrealista, «Cinque bambole per la luna d'agosto» di Mario Bava è ovviamente una scelta molto diversa, essendo un thriller-erotico girato alla fine degli Anni Sessanta e incentrato su un sex symbol dell'epoca, Edwige Fenech. Cosa lega tra loro tre film delle avanguardie e un b-movie degli Anni Sessanta? Niente, naturalmente. Ma è sintomatico che i film scelti da tre gruppi di ddejays. siano stati estrapolati da queste aree: il senso dell'operazione è infatti la capacità della (nuova) colonna sonora di interagire con immagi�ni forti, spiazzanti, a tutto tondo. Anche se i filologi storceranno il naso, il futuro del cinema è anche questo: dimostrare che l'immagine in movimento può subire ogni tipo di intervento ma rimane sempre l'ideale background per qualsiasi operazione voglia stimolare le nuove manifesta�zioni dell'immaginario collettivo. Stefano Della Casa Curatore della sezione Cinema

Persone citate: Edwige Fenech, Luis Bunuel, Mario Bava, Paul Wegener, Stefano Della Casa

Luoghi citati: Cina, Hiroshima Mon Amour, Torino