ILMONDO NELLA VOCE DI NOA di Luca Dondoni

ILMONDO NELLA VOCE DI NOA ILMONDO NELLA VOCE DI NOA Per Musica 90 l'artista israeliana al teatro Colosseo mercoled�12 IL tour della bravissima arti�sta israeliana Achinoam Ni�ni meglio conosciuta in Occidente con il semplice nomi�gnolo di Noa è partito il 18 marzo da Tel Aviv. Un giro del mondo che durerà probabil�mente oltre un anno ma che è già stato prenotato dai fans dell'artista ugualmente distri�buiti sui cinque continenti. D'altra parte il nuovo disco di questa cantante e musicista da sempre accompagnata dal chi�tarrista e produttore Gii Dor, intitolato «Blue touches blue» vale la pena di essere ascoltato dal vivo. A Torino, Noa si esibirà mercoled�12 aprile al teatro Colosseo (via Madama Cristina 71, tei. 011/669.80.34) alle ore 21,15. E' il quinto appuntamento della rassegna «Musica 90». Per chi non conoscesse Noa e volesse avvicinarsi ai suoni e alla musicalità di questa arti�sta c'è da sottolineare che per tutti gli Anni 80 e per buona parte degli Anni 90, non si era mai vista una ragazza cos�giovane e insieme cos�determi�nata nel far valere le proprie convinzioni musicali tanto da coinvolgere, perfetta scono�sciuta, personaggi del calibro di Pai Metheny. Fu proprio quest'ultimo infatti a far vola�re la fantasia di Noa e Gii Dor in un incontro a New York (dove Noa ha vissuto per anni e affinato le doti artistiche). Qui i tre misero in pratica una rara fantasia compositiva. Ne usc�il disco della carriera (almeno sin'ora) che in poche settimane dall'uscita riusc�a scavalcare qualsiasi barriera geografica e a raggiungere le classifiche di tutto il mondo. Il titolo, pur non essendo il primo di una discografia sino ad allora chiu�sa fra i confini israeliani, era solo «Noa». La produzione di Metheny con il socio Steve Rodby pennisero la realizzazio�ne di brani come il meraviglio�so «Child of a man» o «I don't know». Ebbene, saranno an�che questi i pezzi forti del concerto dal vivo di un tour che ri-porta Noa in Italia (negli ultimi anni c'è stata almeno quindici, venti volte) e sarà bellissimo applaudirli. Nell'intervista durante la fu�gace apparizione sanremese in veste di superospite Noa ha detto: «l'Italia è uno dei Paesi che per primi mi hanno apprez�zata e amata. Non c'è voluto molto per conquistarvi. Avete capito quasi in anticipo rispet�to al mondo, e con una sensibi�lità fuori dagli schemi, quale fosse la proposta e che cosa volessi dimostrare e valorizza�re con la mia musica. Nessuno ha pensato alla mia estraneità dalla classica melodia all'italia�na. Nessuno dei giornalisti che mi intervistarono ai tempi guardò questa piccola donna con la supponenza, mostrata invece dagli inglesi, di chi pensa «adesso sentiamo que�sta cosa vuole vendermi». Nel�l'Italia che ascolta la musica ho scoperto la curiosità e la voglia di avvicinarsi a qualco�sa di nuovo. Spesso non è importante che tutti capiscano quello che canti o suoni. La musica ha un linguaggio, e non sono certo io la prima a dirlo, universale. Universale, cioè dell'universo, di tutti, di chiun�que voglia appropriarsene. Sì, perchè io sono tra gli artisti che una volta incisa una canzo�ne e messa su un disco non ne sentono una maternità morbo�sa e assoluta. Quella composizioneo è di tutti quelli che la ameranno e non potrebbe mai essere solo mio». Questa è Noa: e quello che ci ha detto con disarmante since�rità è il motivo che vi indurrà, forse, a pagare il biglietto. Che costa, a seconda del settore, dalle 35 alle 55 mila lire. Luca Dondoni L'israeliana Noa mercoled�12 al ( 'otosseo e, a destra, Roberto Vecchioni luned�10 al Barrumba

Persone citate: Child, Metheny, Roberto Vecchioni, Steve Rodby

Luoghi citati: Italia, New York, Noa, Tel Aviv, Torino