«Con Placido vado da Dio »

«Con Placido vado da Dio » «Federa» domani al Regio. Il direttore Ranzani: «E' un'opera di ricerca» «Con Placido vado da Dio » Mirella Freni: aspetto Domingo Armando Caruso TORINO . Mirella Freni, sinipaticamente sponta�nea; "don Placido si va da Dio». E subito dopo: «Ma che dico, non vorrei fare lirutta (igura...». No, signora Kreni, non fa brutta figura. Si rassicura: 'il-'ra noi c'e un feeling eccezionale, subiamo le stnssi; omo/ioni, viviamo la musica allo stesso modo. Abbiamo cantanto''Fedora" mille volte, ci capia�mo senza parlare, Per i ruoli ili Fetlora e Loris ci vogliono un soprano e un tenore che sappiano scavare nella musica di Giordano, compositore che picchia ai fianchi e ti fa sentire un pugile suonato. Ti piazza un "pianissimo" finale e li inette alle corde. K' musica moderna, un dramina attuale, cronaca nera, un giallo. Vita vera, di gente comune». Signora Freni, dopo quarant'anni di trionfale carriera lei continua a suscitare emozioni. Qual e il secreto? «Non lo so. Forse perché credo ancora nella bella musica e nelle storie che racconta. Ma sono sempre stata cosi, fin da quando avevo dieci anni, filli mi sentiva intonare "Un bel di vedremo" si stupiva che riuscissi ad esprìmere tanta maturità interpretativa. Allora era spontaneità assoluta, poi e diven�tata consapevolezza. Il fatto e che non riesco a cantare soltanto le noie, ina cerei, di interpretarle e mi meraviglio di essere anelli; forte fisicamente per continuare ad esprìmermi)). Ma por�cili: Federa l'appassiona tanto? «Per�ché e una donna passionale, che intui�sce in Loris le stesse tensioni che si agitano in lei. Si vendica e si uccidi.', non perché peritila d'aver sbagliato tutto, ma per un allo di amore estre�mo». Stefano Ranzani, già assistente di Gianandrea Gavazzeni, studi di prìm'ordine con Léonard Bemstein, carriera intemazionale dopo \1 anni coinè prima viola alla Scala, sale sul podio del Regio per questa KFedonu che oltre alla mitica Mirella Freni annovera ben quattro tenori; Sergej barili 112-101, Keilb Olsen (27-30-3), Placido Domingo UHI, Antonello Palombi ll')-i!(). Quindi grande attesa per l'arrivo del tenore-direttore d'or�chestra, che il 17 sarà a Torino dopo un volo diretto in Concorde New york-Parigi, Maestro, lei e il «direilori; della "reni...)). «Si, e lo considero un onoro. Di Freni al mondo ce n'é una sola. Con Lei ho diretto "Fedora" tantissime volte, al Metropolitan al Massimo di Palermo, al Comunale di Modena, a Zurìgo, A Mirella, da quel primo incon�tro nel '9,'), devo moltissimo. Lei mi stupisce ogni giorno di più ed oj;iii gioirlo e una ricerca nuova. E' questa ansia di sapere che mi affascina». Ma perché lei ha lasciato la viola per impugnare la bacchetta? «Alla Scala ho suonato con lutti i grandi direttori. Mi mancava soltanto Karajan. Dicono che suonassi bene, ma capivo che la virila non mi bastava più. La bacchet�ta é come l'antenna di un telefonino. Capta tulli i suoni e li diffonde nello spazio. Il direttore, che a mio avviso oj'j'.i e sin troppo consideralo, non è un dio, dev'essere un buon musicisti che suona un solo strumento, l'orche�stra, deve possedere buona cultura musicale, essere curioso, intuitivo». Perché tanto interesse per l'opera di Giordano? «Perché a differenza di "Chenier", magniloquente ed elegan�te, la musica di "Fedora" è, come dire, "infelice", volutamente frammenta�ria, alla costante ricerca di una verità che soltanto Giordano sente fortemen�te. Onesta verità inespressa è la vera forza di "Fedora", Domingo e Freni la colgono in tutta la sua grandezza». Domingo, che a Torino torna dopo 20 anni, arriva all'ultimo minuto? «Placi�do ha memoria e un'intelligenza musi�cale straordinaria, è preciso, canta col cuore. Por questo riesce a fare in una prova ((nello che altr' :a;ino in mesi di lavoro. In questo senso è un artista fortunato». Maestro, quali sono i suoi compositori sinfonici prediletti? «Haydn, Mozart e Beethoven. Ma primo fra i classici, Hach». Nella prima «slorica» rappresenta�zione, domani alle 20,30 al Teatro Regio, oltre ai citati artisti, canteran-, no: Adelina Scarabelli, Fabio Previali, MasakoTadeo, Camilla Santucci, Ales�sandro Cosentino, Aldo Bottion, Luigi Honi, Paolo Maria Orecchia, Enzo Di Matteo, Yiannis Vassilakis, Alessan�dro Inzillo, Matteo Mugavero. La regia é di Lamberto Puggelli, scene e costumi di Luisa Spinatelli, maestro del Coro, Bruno Casoni. di Placido Domingo e Mirella Freni storica coppia 'Federa.. ancora una volta insieme sul palcoscenico del Teatro Regio di Torino il 18 aprile nell'unica recita in cui il celebre tenore spagnolo è disponibile

Luoghi citati: Modena, Torino