«L'auto del finanziere non è stata speronata»

«L'auto del finanziere non è stata speronata» «L'auto del finanziere non è stata speronata» Il gip di Frosinone: ma l'albanese resta in cella per omicidio colposo ROMA Lika Fatmir, l'albanese arrestato per la morte del finanziere Domenico Stanisci, rimane in carcere e su di lui continuano a gravare le accuse di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e omicidio colposo. Dunque, la situazione dell'alba�nese non cambia e dalla Guardia di Finanza smorzano le polemiche nate dopo le voci su un possibile nulla di fatto riguardo all'inchiesta. «Un giornale ha scritto che l'inchiesta frana e che cade l'accusa di omicidio, ma non è vero», spiega il colonnello Antonio Ragozzino, comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Frosinone. «E oggi il procuratore della Repubblica Archidiacono di Frosinone ha confermalo che l'inchiesta va avanti. Non si è mai parlato di omicidio, ma di morte conseguita ad altro reato. Di questo si è sempre trattato. Il fenno di polizia giudiziaria non è stato convalidato, ma è stato emesso ordine di custodia cautelare. Non è cambiato assolutamente niente se non la forma. Gli atti sono stati mandati a Santa Maria Capua Vetere, alla procura della Repubblica, perché il reato di ricettazione è iniziato nel circondario di quel Tribunale. Smentisco che l'inchiesta sia frana�ta». Parole confennate dal capo della squadra mobile di Frosinone Cristiano Tatarelli: «L'in�chiesta rimane tutta in piedi e premia il nostro lavoro investigativo che ha portato all'identifica�zione e all'arresto del principale imputato. La caccia all'altro albanese prosegue senza soste. Per lui sono previsti gli slessi reali per concorso». È ormai certo, comunque, che la morte del basco verde durante l'inseguimento non è stala direttamente causala dall'auto guidata da Lika Fatmir. Non c'è stato speronamento e per questo sono cadute le aggravanti a carico dei due albanesi. Alla versione di Lika, confermala dalla mancanza di ammaccature nella fiancala dell'au�to guidata dall'albanese, il magistrato ha credu�to. «Sono un ladro d'auto ha ripetuto durante l'udienza non un assassino». L'uomo ha spiega�to al giudice le fasi dell'inseguimento e dell'inci�dente. Ha detto di non essersi fermato all'alt delle due aulo della guardia di Finanza perché viaggiava su una vettura rubata. «Ad un certo punto ha dello Fatmir ho visto le due Alfa ai lati della mia macchina e ho avuto paura di sbandare. Il mio amico mi ha detto che un'auto era uscita di strada. Allora, presi dal panico, ci siamo fermati e siamo fuggiti nei campi tornan�do a casa in treno». Lika Fatmir, comunque, resta in carcere. Il Gip del tribunale di Frosinone non ha convalidato il fermo ma emesso un ordino di custodia cautelari} per evitare la fuga dall'Italia, per la possibilità di reiterazione del guida reato, per i precedenti penali, per pericolosa tenuta sull'autostrada. Contro questa ordinanza l'avvocalo difensore dell'albanese presenterà istanza di scarcerazio�ne al tribunale del riesame o in Cassazione, «La posizioni! del mio assistito ha detto l'avvocato Franco Collalti si è alleggerita di molto perché il fermo non è stalo convalidato ina è rimasto in carcere soltanto per motivi precauzionali. Infat�ti, il reato più grave è la ricettazione e non l'oroicidio». Il legali? ha spiegato anche che il suo assistito rimane ancora in carcere perché non è stato ancora trovato l'albanese che era insieme a lui nell'auto e perché i magistrali ritengono che sussista il pericolo di fuga. Prosegue la caccia al complice, Arian Kacnia, di 26 anni anche lui residenti! ad Aversa che può aver trovalo nel Lazio ti in Campania ospitalità da connazionali. [m.cor.j Il gip ha creduto alla versione di Fatmir; «Sono un ladro d'auto, ma non un assassino» Il colonnello Ragozzino: «L'inchiesta non frana: è tutto confermato»

Persone citate: Antonio Ragozzino, Arian Kacnia, Cristiano Tatarelli, Domenico Stanisci, Franco Collalti, Lika, Lika Fatmir, Ragozzino

Luoghi citati: Campania, Frosinone, Italia, Lazio, Roma, Santa Maria Capua Vetere