Il figlio degli incas e la bella gringa

Il figlio degli incas e la bella gringa LA STRAORDINARIA ASCESA DEL RIVALE DEL PRESIDENTE Il figlio degli incas e la bella gringa Una coppia che incarna il sogno di riscatto dei dannati personaggi Domenico Quirlco li JT ARMA segreta di Alejandro ~ Toledo ha 41 anni splendi�damente nascosti in un fisi�co minuto, sinuoso, scattante, mor�bidi capelli rossi, un sorriso sma�gliante, malizioso ma che può di�ventare tagliente come una lama. L'arma segreta del «cholo», l'indio che sogna di riconquistare il potere che fu rubato ai suoi antenati cinque secoli fa, si chiama Eliane. Non è nata neppure in Perù ma tra le nebbie spesse dalla Vallonia, da dove la sua ricca famiglia di origi�ne ebraica si è poi trasferita per arrotondare le fortune in Sud Ame�rica. E' «la gringa», come la chiama�no le donne dei mercati poveri di Lima, dei villaggi sperduti nell'aria spessa dell'altopiano andino dove la coca dà ai contadini la forza di continuare a graffiare la terra con i loro strumenti antichi di secoli. Non c'è disprezzo o rabbia o invi�dia in quella parola; Eliane, a dispetto dei suoi capelli rossi e del suo stile da «sonora» altoborghese, è una di loro. Parla come loro perché nel suo vocabolario di sette lingue con cui sa affascinare un salotto o regolare il consiglio di amministrazione della grande ban�ca di cui è una dirigente, c'è anche il quechua. Non è solo il modo di comunica�re dell'BO'H) della popolazione, è un marchio sociale, un segno del pas�salo di questa vecchia terra sovrac�carica di storia e di tragedie, la dannazione di una separazione che nessun presidente, dittatore o uomo del destino ha mai colmato: quello tra i vinti, gli indios, gli eredi degli incas, e 1 vincitori, gli eredi di Pizarro e dei conquistado�res, la cinica congrega di una horjhesia avida e razzista. La «gringa» ib percoso a fianco del marito sulla «cholomobile», versione in�dia dell'auto papale, tutto l'irnmenso Paese: i villaggi più sperduti sulle montagne che colano fango e povertà, le bidonvillles che avvol�gono Lima come le spire di un pitone dove bimbi incanutiti dalla fame raspano nella spazzatura, ha parlalo con i cholos, nei mercati che grondano polvere e fame, de�clamato i poemi che ricordano Tupac Amaru, Tuli imo inca caduto sul campo di un inutile onore. Mezza Hillary e mezza Evita, scatenata, incontenibile, raffilan�te, minacciosa, ha gridato fino a perdere la voce che l'ora dei cholos era arrivata. E come non elùderle se al suo fianco sfila un cholo vero come il marito, il candidato fino a ieri staccatissimo nei sondaggi ma enciclopedia vivente di quello che nelle bidonville e nelle capanne la popolazione sogna: la telenovela dei riscatto sociale. Toledo è uno di loro, fino a ieri figlio di una fami�glia che annaspava nela stessa miseria, nove fratellini che ripara�vano scarpe in un villaggetto som�merso dalla polvere di uno margini più dimenticati del Paese. Con una volontà di titano, con lo studio si è arrampicato fino a una prestigiosa laurea in economia all'università yankee di Stanford, nella Califor�nia che si vede solo nei grandi manifesti pubblicitari dele zone ricche. Toledo non ha un program�ma politico, non ò un fantasioso creatore di utopie o il riflessivo esponente dell'azione rivoluziona�ria: le sue promesse elettorali asso�migliano a quelle di Fujimori, la sua terza via è una parente povera, andina di quella di Blair. Ma il suo regno delle fate è la sua vita, il suo sogno I realizzato) di riscatto socia�le. E quale prova migliore di quella bella moglie straniera che lo ha fatto entrare nei salotti bene dove storcevano il naso a questo parve�nu colto, ma troppo indio, troppo scuro, troppo folcloristico? Sulle piazze Alejandro e la mo�glie gridavano anche altre parole di fuoco: che, dopo secoli, è arriva�to il momento di cacciar via dal Palazzo «gli stranieri», gli europei e i giapponesi che hanno rullato potere e ricchezza, che tra le pietre della ciclopica fortezza di Sacaxuaman è tornato a spirare il soffio degli dèi inca. E la gente, impazzita di rabbia e di gioia, ieri nelle vie di Lima urlava: «El chino murió, el cholo lo malo», il cinese Fujimori è morto, il cholo Toledo lo ha ucciso. La moglie Eliane quarantuno anni, di ricca famiglia belga è stata l'arma segreta di Toledo in campagna elettorale. Ai disperati della periferia di Lima e dell'altopiano ha parlato in quechua la lingua degli indios Un bacio tra Alejandro Toledo e la moglie Eliane di ricca famiglia belga Nella foto piccola il presidente Alberto Fujimori

Persone citate: Alberto Fujimori, Alejandro Toledo, Domenico Quirlco, Fujimori, Pizarro, Stanford

Luoghi citati: Lima, Perù, Toledo