Spaventa: «Internet non è soltanto oro» di Zeni

Spaventa: «Internet non è soltanto oro» Spaventa: «Internet non è soltanto oro» «Riforme e multe più severe». Per ilNasdaq ungiamo nero Armando Zeni MILANO A suo modo è un debutto, atteso finché si vuole visto che a riempi�re le cronache finanziarie ed eco�nomiche di questi ultimi mesi è stata soprattutto lei, la new eco�nomy, l'economia ai tempi di Internet, ma si sa a volte le rivoluzioni tardano a entrare nel mondo ovattato delle istituzioni. E invece, puntuale, eccola la new economy esplodere con forza nel�le parole del presidente della Consob, Luigi Spaventa, che ha di nuovo scelto Milano e il suo cuore politico e amministrativo (Palaz�zo Marino, sede del Comunel per tenere la relazione annuale della commissione di vigilanza. Difficile ignorare il boom delle nuove quotazioni, impossibile non registrare la crescita della capitalizzazione complessiva di Borsa (da 481 mila miliardi di fine '98 agli 849mila miliardi dello scorso febbraio), inevitabile sotto�lineare, come fa Spaventa, «il progresso qualitativo, e non solo quantitativo, del mercato». Scon�tato. Ma poi ecco la domanda a bruciapelo: «Ma è tutto oro quello che riluce?», si chiede Spaventa. «La capitalizzazione delle impre�se neoquotate a livelli multipli dei prezzi di emissione riflette attese ragionevoli di profitti futuri o non è piuttosto l'effetto della "esuberanza irrazionale" che il nuovo, purché sia nuovo, suscita nell'investitore?». Inutile cercare una risposta diretta nel seguilo della relazione: «Non spetta alla Consob si legge esprimersi sulla congruità dei livelli di quota�zione». E' il mercato, dice Spaven�ta, «che dà risposte a volte bruta�li». Largo al mercato, allora, a quel mercato sempre più globale e sempre più difficile tener sotto controllo da parte delle autorità di vigilanza nazionali. Ma se il giudizio ha da essere del mercato, che sia qualificato, trasparente. E ahimè non sempre succede visto che in molti casi (4 su 10 elenca Spaventa) le società ammesse al Nuovo mercato non avevano mai pubblicalo prima un bilancio annuale: siamo sicuri, lascia intendere Spaventa, che in Italia chi porla in Borsa questo matricole delle meraviglie com�pia un'attenta valutazione profes�sionale del rischio e del rendimen�to delle nuove iniziative? All'este�ro i ventures capitalists lo fanno, sapendo di funzionare in qualche modo da certificatori, da garanti dell'offerta per il pubblico:-fanno cosi anche da noi gli sponsor? «Si confida che ne siano consapevo�li», taglia corto Spaventa ricordan�do quello che dovrebbe essere Tabe dell'investitore: «11 successo di un'emissione e l'affidabilità del collocatore non si misurano sulla coda di richieste o sui p. cz.A nei pochi giorni successivi al collocamenlo, né sull'entità delle com�missioni percepite, si misurano sulla sostenibilità di medio perio�do delle quotazioni». Non sarà una risposta diretta alla famosa domanda («Ma ò tutto oro?») ma somiglia tanto a una bacchettata in piena regola a chi di dovere, compresi i signori dei report, quegli analisti che con il boom delle Borse, e con l'esplosione della new economy, hanno assun�to un molo delicatissimo visto che «condizionano la formazione dello opinioni degli investitori»: ebbene, elenca Spaventa, «nel 1999 il ()Onii dogli sludi diffusi portava la raccomandazione "buy" e solo il 6* quella "selling"», non bastasse, negli stu�di prodotti da intermediari coin�volti in un'operazione societaria «manca solitamente qual si voglia segnalazione di criticità sul tito�lo». Come dire, qualcosa non qua�dra. Cos�come qualcosa non va nella trasparenza del mercato, se è vero che reati come l'insider e l'aggiotaggio (8 quelli segnalati da Consob nel '99) sono purtroppo in aumento anche perché, osserva sconsolato Spaventa, i poteri del�la commissione restano quelli che sono e cioè scarsi: «Affinché le norme abbiano efficacia di repres�sione, e ancor prima di deterren�za, l'autorità di controllo dove possedere adeguati potori di ac�certamento e deve essere pari�menti adeguato l'apparato sanzionatorio, soprattutto quello ammi�nistrativo». E cosi, dal mercato che pure molti limili ha llanto è vero che, con le Opa Telecom e Comit, la diffusione della proprietà aziona�ria anziché crescere si è ridotta, aumentando la concentrazione dol listino in poche mani, tanto da far dire a Spaventa: «Si era optato per un modello di proprietà diffu�sa, il mercato l'ha ritenuto poco efficiente e ha promosso iniziati�ve di accentramento del control�lo»), la palla passa al potere politi�co chiamato in causa da Spaventa perche proceda in frotta a riforma�re la legislazione del mercato finanziario, a cominciare dal dirit�to societario. pgSZiEE3ìI^ La Consob, analizzando l'andamento della Borsa, ha sottolineato la scarsa contendibilità delle imprese e l'eccessiva quotazione di titoli della new economy STRUTTURA PROPRIETARIA DELLE SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA E PESO MEDIO NEL CAPITALE DEGLI AZIONISTI CONSISTENZA ED EVOLUZIONE DEI NUOVI MERCATI EUROPEI Società Capitalizzazione 9 Primo azionista 1996 50,4** 1997 38,7** 1998 33,LW 1999 44,20A 9 Primi 3 azionisti 59,6ro 44,8ro 40,?* 50, l^o 9 Mercato 38,9*» Sl^ 56,5* | 47,6*» Mercato 9 Neue Markt (Germania) 9 Nouveau Marche (Francia) 9 Nuovo Mercato (Italia) 9 Euro Nm (Belgio) 9 Euro Nm (Paesi Bassi) 9 Totale euro Nm quotate 13 366 (miliardi di euro) 209,1 31,0 15,8 0.6 1.6 259.1

Persone citate: Borsa, Luigi Spaventa, Spaventa

Luoghi citati: Belgio, Francia, Germania, Italia, Marche, Milano, Paesi Bassi