Amici e nemici uniti dal budino

Amici e nemici uniti dal budino In municipio tavolata con ministri, magistrati e banchieri vicini al divorzio Amici e nemici uniti dal budino MILANO Altro che dissapori. Carlo De Benedetti, abbror.zatissimo, s'intrattiene con un sorridente Roberto Colaninno. Tra i due, a tener banco, un pirotecnico Francesco Cossiga. Poco più in là Giorgio Fossa chiacchiera con Benito Benedini, ex candidato eccellente alla sua successione. Per un giorno palazzo Marino, sede del comune di Milano, archivia le roventi polemiche del caso De Carolis e si trasforma nella sede provvisoria dell'economia italiana. E cosi, davanti alla Scala, sfilano Giovanni Agnelli e Paolo Fresco, Marco Tronchetti Provera e Alfonso Desiata, Vittorio Mincato e Luigi Lucchini, Cesare Romiti e Lucio Rondelli. Arriva anche Vincenzo Marenghi, amministratore delegato di Mediobanca. Il cerimoniale organizzato dal sindaco prevede per lui un posto a tavola a fianco del neo alleato Ennio Doris di Mediolanum, all'esor�dio nel gotha, l'unico protagonista di spicco dell'area Fininvest presente alla colazione della saia dell'Orolo�gio. Una diserzione? No, più facile che Berlusconi, consigliere comunale di Milano, abbia voluto evitare al «suo» sindaco l'accusa di voler trasformare l'appun�tamento annuale della Consob in un'occasione per una passerella preeletlorale. «Spaventa è stato di parola ..». Gabriele Albertini guarda raggiante il parterre di palazzo Marino. Un anno fa il presidente della Consob scelse la sede dell'Assolombarda, capace di 700 posti, per l'assem�blea annuale della Commissione. E fu subito polemi�ca. Stavolta , perciò, si toma in piazza della Scala. «E questa è una registrazione continua il sindaco dei buoni rapporti che ci sono tra Milano, la Borsa e le istituzioni che la controllano». E tra queste non manca la magistratura: c'è, come sempre, il procura�tore generale Francesco Saverio Borrelli; ma c'è anche, ed è una novità, il procuratore capo Gflrardo D'Ambrosio, a conferma dell'asse tra Consob e procura che, come Spaventa ha sottolineato nella sua relazione, «ha ricevuto nuovo impulso con il coordinaSERIANN, BRAGANTINImento delle in�dagini su alcu�ni casi verifica�tisi di recente». Sono mo�menti caldi per la finanza me�neghina: pro�prio l'assem�blea della Con�sob ha consi�gliato di far slit�tare di 24 ore il consiglio di Banca Intesa che dovrà definire il futuro della Banca Commerdiale. Albertini. con scelta oculata, nella disposizione per il pranzo, sceglie di dividere Vincen�zo Maranghi di Mediobanca da Aldo Civaschi, ammi�nistratore delegato della Comit, le due banche che oggi «divorzieranno». Tra i due, infatti, Albertini MINCATO BENEDINI CAVAZZUTI A PALAZZOMARINO GUZZETTI D'AMBROSIO ^|rt INGRESSO SALA OROL O COLLI OGIO infila Vincenzo Desario, direttore generale della Banca d'Italia Di fronte a Maranghi, invece, siedono Giuseppe Guzzelti, il presidente della fondazione Cariplo, grande allealo di Giovanni Bazoli in Banca Intesa e il presidente delle Genera�li Alfonso Desiala che, secondo qualcuno, è «troppo» amico di Bazoli Ma non sono solo queste le accoppiate di prestigio. L'avvoca�lo Fresco siede accanto a Colaninno, mentre Mario Draghi, che rap�presenta il ministro del Tesoro, sta al centro accanto all'avvocalo Agnelli e a Cesare Romiti. Per tutti il cerimoniale prevede accostamenti delicati: risotto con bruscandoli: filetto di vitello con pepe rosa, vennentino e tonduta di basilico; budino tiepido alla vaniglia con marmellata di uva spina. lu.b.l DORIS CESARIO CIVASCHI Cerimoniale «tattico» per la festa in Comune

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