A QUALCUNO PIACE MALCONCIO di Boris Biancheri

A QUALCUNO PIACE MALCONCIO GLI ATTACCHI EUROPEI A PRODI A QUALCUNO PIACE MALCONCIO Boris Biancheri MALGRADO la sua esteriore bonomia Prodi è persona tenace, perfettamente in grado di resistere alla aggressione eli cui è stato oggetto sui giornali di tutta Europa che da due mesi a questa parto lo hanno scelto come bersaglio. I primi ad aprire le ostilità contro il Presidente della ( Commissione sono stati gli inglesi con ii Financial Tinta e gli inglesi sono anche i primi che con un occhiello dell'BflWfiW/i/ mettono fine alle ambigue maldicenze dei corrispondenti aii uditati a Bruxelles, che hanno accusato Prodi di tutto e di niente, per tirare fuori dal sacco le loro vere preoccupazioni. Accetti il Presidente della Commissione, dicono gli inglesi, le limitazioni del suo compito. Non si illuda di fare della politica estera, che resta di competenza ilei governi nazionali e non di un governo europeo; si occupi dei noiosi dossier tecnici di cui la Commissione e piena e abbandoni l'idea di condurre l'Europa verso ambiziosi traguardi polìtici che nessuno le ha assegnato. Se questo che è il suo mestiere non io interessa, se ne vada. Ora, certamente Prodi ha fatto anche degli sbagli. Ila irritato la forte burocrazia bruxellese credendo ili liuteria riorganizzare a modo suo. Abituato a gestire un Paese tome l'Italia, dove tutto tonta più dei problemi di sostanza, ha sottovalutato il quotidiano e ha messo l'euforia sul trascendente. Se sono queste le sue col|K', basterà lasciar sfogare i malumori di una stampa pettegola e forse da lui trasturata per riprendere le cose in mano. Ma non è detto the sia tosi semplice, lì' improbabile che i maggiori quotidiani d'Europa si muovano all'attacco .li Prodi senza che nelle rispettive cancellerie qualcuno abbia strizzato loro l'occhio, Anthe se i capi di governo esprimono ora a Prodi la loro solidarietà, tutto questo non è accaduto per taso. Forse nessuno vuole oggi una crisi nella Commissione europea, ma in questa Europa senza bussola, che ha perduto con la fine dell'asse franco-tedesco il suo centro di gravità, c'è di sicuro chi non sarebbe dispiaciuto di avere un Presidente della Commissione europea maltontio e ridimensionato nei suoi propositi, menopropcnso a guardare al futuro t più occupato a gestirerèsistchre1.'" "''W" Spetterà dunque a Prodi ^,un certo momento di decidere. Se gli attacchi che ha subito sono le avvisaglie di avvertimenti più seri, se i Paesi che non intendono progredire, the piuttosto vogliono rinazionalizzare l'Europa, alzeranno la vote e gli altri che ne sono stati tradizionalmente il motore resteranno inerti, se il programma di iaflorzameiito istituzionale che egli ha esposto all'inizio del suo mandato dovesse rivelarsi illusorio, se fosse chiaro che l'Europa è destinata a restare ingessata nel suo attuale involucro. Prodi potrebbe sssere tentato di denunciare lui stesso la paralisi dell'Unione e di uscire sbattendo la porta.

Persone citate: Prodi

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia