L'Europa ottimista sulla crescita dell'Italia

L'Europa ottimista sulla crescita dell'Italia L'Europa ottimista sulla crescita dell'Italia «Pilal2,7X, attenti all'inflazione». Fazio: non preoccupa BRUXELLES L'Italia accorcia le disianze con il reslo d'Europa sulla crescila ma rischia sull'inflazione. Quesl'anno e anche nel 2001, secon�do le ullime previsioni della Commissione europea, il Pil del noslro Paese crescerà del 2,7')(), rispelto a una media dei Paesi Uè che si alleslerà al 2A0fo nel 2000 e comunque sopra il 30/» nel 2001. E' un nello miglioramenlo rispello alle previsioni che la slessa Commissione aveva pre�paralo nel novembre scorso, in base alle quali la crescila italia�na sarebbe stata del 2,2Só nel 2000 per arrivare al 2,50zò nel 2001, ed è un segnale di maggio�re ottimismo anche a confronto delle ullime slime del governo che danno sempre per l'anno in corso una crescita del 2,50Zo. Certo, nelle previsioni della Com�missione l'Italia resta ancora agli ultimi posti come crescita nella classifica dell'Ue, ma vale per lei come per tulli l'effetto «trascinamento»: in Europa tut�te le economie stanno andando meglio del previsto, qualcuna come quelle di Irlanda o Spagna rischia anche un rapido surri�scaldamento e l'aumento di esportazioni, consumi ed investi�menti portano il Pil a crescere a livelli fino ad ora insperati. Così, anche se può apparire modesto rispetto alla media dei Quindici che è al stessa anche degli undici Paesi dell'euro il 2,7lKi del nostro Paese rappresenta co�munque iin dato quasi doppio rispetto ali 1,40Zo di crescila con cui è stato messo in archivio il 1999. Per il governatore della Ban�ca d'Italia Antonio Fazio, che venerd�e sabato ha partecipato al consiglio informale dei mini�stri economici e dei governatori dei Quindici a Lisbona, la ripre�sa italiana «è trainata dal�l'export e dagli investimenti», mentre la crescita dei consumi rimane «molto lenta». «Il fallo positivo ha sottolinealo Fazio è proprio il buon andamento degli investimenti, sia quelli pro�duttivi che quelli in costruzioni, che risentono delle agevolazioni per le ristrutturazioni in edili�zia. E' importante che questa tendenza continui anche negli anni a vnnire». Bruxelles è più ottimista di Roma anche sulla marcia per la riduzione del deficit pubblico. Secondo le previsioni della Com�missione, che verranno presenta�te ufficialmente domani a Stra�sburgo dal Commissario respon�sabile per gli Affari monetari Fedro Solbes, infatti, il rapporto deficit/Pil si attesterà quest'an�no all'1,590 come previsto dal programma di slabilità mentre nel 2001 dovrebbe scendere allo 0,80/) rispello a\\'\aZa previsto sempre nel programma di stabili�tà. Dove invece le note della Commissione sono meno grade�voli è sul fronte del rialzo dei prezzi. Il rincaro del petrolio, unito alla persistente debolezza dell'euro rispello al dollaro, spin�geranno infatti l'inflazione dei Quindici prevede Bruxelles al di sotto del 20zb, ma in questa media l'Italia farà regislare que�st'anno un picco del 2.\X (in precedenza la Commissione pre�vedeva ri,80Zo) e il prossimo un dato dell' 1,9uZo (la previsione pre�cedente era dell'I,60Zo). Il nostro Paese non è il scio a superare la media europea, ma gli altri casi di alta inflazione riguardano Pae�si che hanno una crescita travol�gente anch'essa al di sopra della media dei Quindici Anche secondo Fazio, sebbe�ne quello dei prezzi non sia più n problema drammatico, è bene restare vigili. L'inflazione ha detto il governatore «non è il principale problema» perché «il conlesto generale è mollo diver�so da quattro o cinque anni fa. Non c'è nessun motivo di temere una spirale prezzi-salari-cam�bio». Ui fronte a un'accelorazione dei prezzi «dovuta per i quattro quinti agli aumenti dei prezzi petroliferi e delle materie prime» l'Italia non può comun�que trascurare il fenomeno per�chè l'effetto più sensibile che nella media europea provoca «una piccola perdita di competi�tività ha detto ancora Fazio ed infatti il governo ha dimostra�to di preoccuparsene prendendo provvedimenti che sono un se�gnale importante», (f. man.] Governo CRESCITA PIL 2.5«* A

Persone citate: Antonio Fazio, Solbes