Montezemolo al team «Siete stati eccezionali» di Pierangelo Sapegno

Montezemolo al team «Siete stati eccezionali» CIRCUITO IN FESTA, TANTI VIP FRA I TIFOSI Montezemolo al team «Siete stati eccezionali» reportage Pierangelo Sapegno inviato a IMOLA CUORE cho batte. Cuore ros�so sotto a questo cielo. Viene una marea dalla va�riante del Tamburello, viene cantando. Quando c'era una curva li, ci fin�il mito di Senna. Oggi, i commissari saltavano di gioia per salutare Schumacher che passava, sventolando le lo�ro bandiere e stringendo i pugni al cielo. Però, lasciateci Imola cosi com'è. L'altr'anno fecero un'in�vasione cos�devastante per fe�steggiare la vittoria che arrivò una multa da stordimento. Ma se guardate oltre quei pini, l�c'è la via Emilia, i filari di pioppi dove abbiamo imparato a corre�re come in un poema dell'Ario�sto, sognando tutte le fantasie della luna. L'abbiamo imparata qui la fantasia della velocità. Oggi, sono rimasti dietro le transenne, hanno cantato e urla�to, erano in 120 mila. Tenevano un cartello: «Avevamo Maradona adesso ci sei tu». Nel cuore che batte, hanno intonato l'in�no e suonato le marce. Lasciate�ci Imola cos�com'è. Luca di Montezemolo, camicia celeste macchiata di champagne, ha detto: «Forse sarò vecchio, ma mi commuovo ancora quando sento l'inno di Mameli». Lo cantavano fin sulla via Emilia. Lo portavano alla luna. Non è soltantoo per questo che vorremmo che Imola restas�se cosi com'è. Pochi giorni fa. Max Mosley, presidente della Federazione dell'auto, ha mi�nacciato la chiusura di molti circuiti europei: Imola sarebbe candidata a questa fine. Allora, dovete guardare questo film. anche se non avevate il sogno di correre dove la vita e la morte non si incontrano mai, come fanno solo i grandi, come è capace Schumacher. Cuore che batte. Questo è Imola. E in questo cuore può essorci un ordine che non si trova in nes�sun altro circuito europeo. Pure Hakkinen è costretto a sorridere, sul podio, mentre la folla saltella ondeggiando come una ir.Lirea dietro le transenne, mentre a Schumi brillano gli occhi puntando il dito alla sua gente, e mentre Todt si stordi�sce nei cori e il vento scioglie le bandiere, e mentre un signore, uno solo, rompe le transenne por farsi in bici la pista dei bolidi e dello sgommate portan�dosi il suo tricolore, e tutta la festa che si poteva fare in que�sto catino di colori di emozioni, esplode nello orecchie e negli occhi. Lasciateci Imola cos�com'è. Che importa se in quest'orgia di gioia, Barrichello stecchi un po', fuori dal circo: «E' frustran�te corrers due Grandi Premi. Uno per vincere, l'altro per fare la corsa con Coulthard». Che importa se Irvine non dimenti�ca il suo veleno: «Lo dicevo che Barrichello non sarebbe andato più di così». Hanno fatto festa 120 mila, e nessuno li ha sentiti. Comincia a succedere al giro 43 del Gran Premio quando s'avvia la rimon�ta di Schumi e poi si va avanti trattenendo i respiro sino alla fine. Irvine magari frena un po' Hakkinen. Ma qui è davvero come al San Paolo, e che può fare se uno ci ha lasciato dogli amici? Giro d'onore di Schumacher, pugno destro levato al cielo, osanna e bandiere. Andrea Agnelli, figlio di Umberto, ab�braccia Matteo Montezemolo, figlio di Luca. Paolo Fresco, presidente della Fiat, sorride: «La cosa più entusiasmante è che si è vista la vittoria di squadra». Sotto al tendone, pa�sto dopogara per i meccanici: ponnette ai broccoli. Luca di Montezemolo, che per scara�manzia e per Umore di emozio�ni troppo forti ha seguito la corsa dalla sua casa bolognese e poi è piombalo qui in elicottero, entra e dietro di lui tre bottiglie di champagne. Primo brindisi: «A chi ci vuole male». E il secondo? «Un applauso solo per voi, che siole stati eccezionali». Ancora: «E' da molto lem ìo che dico che sono orgoglioso di que�sto gruppo, di questi uomini» La vittoria, è vero, ha sempre le stesse parole. Oggi, però, per andar via di qui, bisogna rifare la via Emilia, perché 1 autostra�da sarà una cloaca. Ci sono dei posti che sono dei piccoli monu�menti alla nostra storia di picco�le cose. Su questa via che viene da lontano, Schumi e la Ferrari hanno ricominciato a riscrivere i loro nomi. Correndo di qui, si va nel regno del cuore e della fantasia. Lasciateci Imola cos�com'è, passione e leggerezza. Raffaele Dalla Vite, Gazzetta dello Sport, da Bologna, ha pre�so sottobraccio Fresco come se lo conoscesse da una vita: «Ohi. come stanno le sue azioni?» Fresco si è prato, gli ha posato le mani sul e spalle: «Si lidi, la faremo guadagnare». Raffa s'è tranauilUzzato. C'è un bel viag�gio eia fare, anche sulla via Emilia. «Sono orgoglioso di questi uomini» I complimenti di Paolo Fresco: è un successo di squadra

Luoghi citati: Bologna, Imola, San Paolo