SUL PASOK I COSTI DELL'EUROPA di Aldo Rizzo
SUL PASOK I COSTI DELL'EUROPA HVOTOINGREOA SUL PASOK I COSTI DELL'EUROPA Aldo Rizzo El ^ stat:a davvero una sfiI da all'ultimo voto J quella tra gli elettori greci di destra e di sinistra (di centrodestra e di centrosini�stra), divisi sino al termine dello scrutinio da una differen�za inferiore al mezzo punto percentuale. Dunque un testa a testa, che rende difficile, dopo anni di stabilità, il gover�no del Paese. Con un aspetto, tuttavia, rassicurante: per quanto difficile, il governo della Grecia ha un obiettivo predeterminato e ormai inelu�dibile per chiunque lo guidi: portare a compimento l'ingres�so in Europa, con l'adesione alla moneta unica, prevista per il gennaio 2001. E questo dice quanto ormai sia forte il condizionamento TESTA A TESTA NELIA NOTTE hi vantaggio i socialisti ma avanza il centrodestra MlnasMlnas«lanAPAGINA8 europeo sulle vicende politiche «locali», cioè nazionali. Dice anche che, in questi quattro anni, il governo del socialista Simitis ha ben meritato, por�tando un Paese relativamente arretrato al sostanziale rispet�to dei parametri di Maastricht. Il deficit pubblico è infatti all'1,7596 del Pil, il tasso d'inflazione è al 2,996 (ancora un po' alto, ma è sceso di 5 punti) e la crescita e al 3,596, molto sopra la media dell'Ue. Atene inoltre ha saputo realiz�zare un utilizzo rapido e sapien�te degli aiuti comunitari. E allora perché tanta incer�tezza? Si è dato un caso di euforia e depressione da succes�so, con una corsa improvvisa e sfrenata alla Borsa, seguita da un calo vistoso dei titoli. Molti ne hanno attribuito la colpa al governo. Ma i conservatori di Karamanlis avevano anche al�tri argomenti: più Europa vuol dire più privatizzazioni, più efficienza dei servizi, meno burocrazia amministrativa e sindacale. In questo senso, dopo il trionfo di Aznar in Spagna, il calo del Pasok è un avvertimento a tutto il centro�sinistra europeo. Ma sulla Grecia permane ormai il segno dell'Europa. E non solo in economia. L'aper�tura europea della Grecia è anche in politica estera, nell'av�vio di dialogo con la Turchia e nell'atteggiamento, più equili�brato, nei Balcani. Dati che devono essere confermati, e verosimilmente lo saranno.
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