Con la Bibbia il bestseller è eterno di Leonardo Zega

Con la Bibbia il bestseller è eterno Da Einaudi a Mondadori: anche in Italia il «Libro di Dio» commentato dagli scrittori Con la Bibbia il bestseller è eterno Il revival delle Scritture Leonardo Zega SE Paul Claudel tornasse in vita e facesse un giro nelle nostre città, soffer�mandosi a osservare le I vetrine delle librerie, for�se non scriverebbe più, come fece nel lontano 1946, che «i cattolici hanno un grande rispet�to per la Bibbia e dimostrano questo rispetto standone il più lontano possibile». Sarà l'onda lunga del Vaticano II che ha riportato il testo sacro al centro del culto e della vita dei cristiani, sarà l'insicurezza diffusa che cer�ca d'istinto un punto d'appog�gio, sarà que�sto Papa che non cessa di evocare il mi�sterioso fasci�no del Libro per eccellen�za, certo è che mai come ora la Bibbia ha su�scitato l'inte�resse di editori cattoUci e laici, presentandosi sotto mille forme, in veste umilissima o splendente di bellezza come la sposa del�l'Apocalisse. Nell'ultimo catalo�go delle Edizioni San Paolo-Paoline ho contato, su Bibbia e dintor�ni, ben 155 titoli, che vanno da fascicoletti di meno di 100 pagi�ne: 2500 lire, a edizioni monu�mentali come La Bibbia del Giubi�leo, 1221 pagine, 1.100.000 lire. La lista si allungherebbe assai se si prendesse in esame tutta la produzione libraria italiana di carattere religioso e biblico, che ha conosciuto un crescendo verti�ginoso con l'approssimarsi del 2000 e del Giubileo. Non mi soffermo qui sulle ragioni socio-religiose di questo revival, né sulla vabdità delle varie pubbhcazioni, limitando�mi a una raccomandazione: la Bibbia è tutt'altro che un libro facile e il rischio di interpretazio�ni-aitoitTarie, settarie o fondamentaliste è cosi elevato che la Chiesa cattolica non ne autoriz�za la pubblicazione senza un apparato minimo di note esplica�tive; che possono essere sufficienti per evitare gli scogli più pericolosi ma non per compren�derne tutto il valore religioso e gustarne la recondita bellezza. Qualche sussidio è dunque indi�spensabile. Tra i più pregevoli ricordo la Guida alla lettura della Bibbia preparata qualche anno fa dalle Edizioni San Paolo, unitamente alla rivista Jesus, e affidata ai più attenti studiosi italiani, dal cardinal Carlo Maria Martini al compianto monsignor Pietro Rossano. Le iniziative editoriah più re�centi in campo biblico fanno capo a due editori non cospetti di confessionalismo, Einaudi e Mondadori. La casa editrice tori�nese sta adattando all'Italia un'idea della Canongate Books, un editore di Edimburgo che nel 1998 lanciò sul mercato una Bibbia affatto particolare: suddi�visa in agili volumetti, tanti quanti sono i Libri che compon�gono l'Antico e il Nuovo Testa�mento, intrcf' atti da scrittori con�temporanei che poco o nulla hanno a che fare con i sofisticati studi biblici. David Grossman per l'Esodo e Antonia S. Byatt una forbita scrituice di cui Ei�naudi ha già pubblicato vari romanzi per II Cantico dei Cantici sono i testi finora appar�si in Italia, insieme al Vangelo di Luca presentalo da Franco Lu�centini. Questa «Bibbia degli scrittori» come ormai viene chiamata ha conosciuto subito un succes�so insperato in Inghilterra: i irimi dodici volumetti, una sterina a pezzo, hanno venduto complessivamente nel primo an�no oltre un milione di copie. La collezione einaudiana, che va sotto il titolo *I Libri della Bib�bia» (10.000 lire ciascuno), non ricalca pedissequamente quella inglese: ci sono intanto autori nostri tra i presentatori, da Lu�centini appunto (senza Frutterò questa volta) a Sebastiano Vassal�li la cui interpretazione della tetterà ai Romani di San Paolo ha già sollevato un bel po' di polemiche, a Mario Rigotìi Stem. La traduzione del testo biblico, dignitosa e scorrevole, è quella predisposta negli Anni 60 da Fulvio Nardoni per la Libreria Editrice Fiorentina. Italiane an�che le nostre preziose appendici storico-critiche, curate da Agne�se Cini Tassinario, presidente dell'associazione «Biblia». La consulenza generale è di im gran�de esperto, Paolo De Benedetti, alla cui occhiuta supervisione non è stato purtroppo sottoposto l'infeiice slogan pubblicitario che appare in tutte le retrocopertine e che insinua l'idea che si possa leggere la Bibbia «come un grande romanzo». Di taglio diverso l'iniziativa Mondadori, che proprio all'ini�zio di questo mese ha lanciato nei suoi Oscar una nuova collana incentrata sulla Bibbia e denomi�nata «I Libri di Dio». L'obiettivo è raggiungere il vasto pubblico facendo in modo che la Sacra Scrittura possa essere letta come si legge un grande libro, un classico che non si può ignorare. Ogni volume è corredato da intro�duzioni, che sono in realtà «invi�ti alla lettura» firmoti da noti personaggi, anche questi lontani da discipline specifiche come l'esegesi e l'archeologia bibhca. L'idea non è del tutto nuova: dal 1993 al '99, sotto la guida di monsignor Gianfranco Ravasi e con l'occhio volto al Giubileo del 2000, Famiglia Cristiana ha pub�blicato a fascicoli il testo integra�le della Sacra Scrittura, correda�to da un apparalo di parafrasi, annotazioni, illustrazioni e rifles�sioni, quale mai s'era tentato di mettere assieme in passato. Di questa Bibbia per la Famiglia sono state distribuite in sei anni oltre im milione di copie abbina�le alla rivista, 400.000 delle qua�li raccolte in dieci volumi di grosso formato. Ciò che accomu�na quest'opera all'iniziativa mondadoriana non è soltanto la finalità (avvicinare il maggior numero di lettori al testo sacro, aiutandoli a conoscerlo, com�prenderlo e gustarlo come meri�ta), ma anche l'idea di chiamare inlellelluali e scrittori, credenti e non credenti, a proporre per ogni fascicolo una loro riflessio�ne sul lesto proposto. Negli Oscar Mondadori sono usciti finora due volumi (350 pagine, 14.900 lire ciascuno), il primo, La Genesi, è introdotto da Gad Lerner, il secondo, I Vange�li, da Susanna Tamaro. Lemer vede nei primordi del�la storia di Israele, nella sua liberazione dalla schiavitù d'Egitto, nel lento formarsi di una comunità regolala dalla Leg�ge un processo altamente simbo�lico: «Quante generazioni oppres�se hanno sognalo il ripetersi della fuga d'Egitto? Esiste forse un sim�bolo di libertà più potente nel quale an�cor oggi riconoscer�ci, noi che di quella libertà ci sentiamo fi gli?». Susanna Tamaro, a sua volta, invila i lettori a non indulgere, al senti�mentalismo. I Vangeli, I scrive, «sono di una sconcertante con�cretezza. Nulla è lascialo all'indei lerminatezza mij stica di nubi vaporose o suoni cei lesliali, lutto è ter�ra, fango, arsura del�la sete, semi che germi�nano o non germinano, semi che danno nulrimenlo oppure che soffocano la vita, passeri che cadono dal cielo e capelli contati sulla lesta, pecore curiose che si allontanano dal gregge e che poi bisogna andare a cercare sfidan�do i rovi, sfidando i burroni... Anche i sentimenti e le vicende degli uomini non hanno nulla di allo, si parla di calunnie, di insulti, di tradimenti, di epiletti�ci, di sordi, di ciechi, di storpi, di prostitute, dell'arroganza del po�tere e della corruzione del dena�ro. C'è tutta la bassezza, la stupi�dità, la deviazione dell'anima umana. Tulio questo raccontalo dal figlio di un falegname attra�verso delle storielle cosi strane da sembrare quasi dei rebus». Non sarà una perdila di tempo per cristiani ferventi o tiepidi e distratti, per chi cerca o dubita, per chi si pone domande che non trovano risposta fornirsi e nu�trirsi di qualcuno di questi «Libri di Dio» di cui è sontuosamente imbandita la nostra mensa in questo scorcio d'anno, che coinci�do con l'inizio della primavera e con la quaresima, preludio alla festa più solare e liberatoria del calendario ebraico e cristiano final è la Pasqua. Vecchio e nuovo Testamento nella lettura diGrossman Antonia S. Byatt Franco Lucentini E Susanna Tamaro si cimenta con la concretezza dei Vangeli tra calunnie, insulti e tradimenti ure o a za geli nsulti menti Lemer vede la storia di Isliberazione d'Egitto, nel luna comunità rge un processo lico: «Quante gese hanno sogdelEsibolpotcorci, libertgli?». Susua voltnon inmentscrisrala senano o non gerdanno nulrim