Sognando il Grand Hotel Mir, con vista sulla Terra di Anna Zafesova

Sognando il Grand Hotel Mir, con vista sulla Terra La struttura «resuscitata» su ordine di Putin dopo 7 mesi di inattività, era condannala alla distruzione Sognando il Grand Hotel Mir, con vista sulla Terra Attracco riuscito per gli astronauti russi alla stazione spaziale Anna Zafesova MOSCA Mani serrate, occhi puntati sul monitor: «Riesci a fare l'attracco manuale?» chiede il direttore del volo. Il comandante della navicel�la Soyxìz, Serghtìj Zaliotin, non ha esitazioni. «Sì». Dopo pochi secoirii l'enorme sala del centro spaziale russo esplode nel tradi�zionale applauso: la vita dopo la morte della stazione orbitante Mir è ricominciata ieri mattina alle 10.23. Tutto come ai bei tempi passa�ti, anche i problemi con l'attrac�co, tradizionali per la Mir: tre anni fa un errore durante la manovra ha provocato un «tam�ponamento» spaziale che ha de�vastato il modulo e messo seria�mente in dubbio la sua sopravvi�venza. Le successive fughe di ossigeno si sono sommate a fu�ghe di denaro: il Cremlino non aveva più i soldi per finanziare la sua malandata stazione orbitante. E cos�nell'agosto '99 la Mr è stata congelata e piano piano ha cominciato a scendere dall'orbi�ta, condannata a sprofondare nel Pacifico. . Per 223 giorni la Mir è rimasta un barattolo di metallo di 136 tonnellate sballottato nello spa�zio, sul punto di cadere, un vascello morto, un'offesa orbi�tante alTorgogbo nazionale lus�so: con la sua scomparsa la Russia avrebbe chiuso il suo programma spaziale autonomo, limitandosi a una scarsa partecirrione a progetti intemazionaUna circostanza che il nuovo «padre della patria» non poteva tollerare: a gennaio Vladimir Pu�tin ha ordinato d�rianimare la Mir, a qualsiasi costo. E cos�ieri a Koroliov regnava un'euforia da miracolo, da guari�gione in punto di morte. Prima di partire i cosmonauti Zaliotin e Alexandr Kaler�hanno visitato il museo di Jurij Gagarin, con la foto di Lenin e fa ramo Anni '60, e si sono visti il film «Sole bianco del deserto», sulle prodezze di un solitario eroe dell'Annata Rossa. Tutto secondo le più rìgide tradi�zioni sovietiche, rìspellando i rituali scaramantici di generazio�ni di cosmonar.l: dell'Urss. Ma alla v.jia si aggiungeva ieri un quasi impalpabile imba�razzo. Perché non tutto era come prima. Tra i capitani dell'indu�stria spaziale per la sala di Koro�liov si aggirava un indiano con il turbanleblu scuro e una faccia barbuta e misteriosa. Trattato con rispetto dai responsabili del�l'Agenzia spaziale russa, distribu�iva con un sorrìso biglietti da visita con il nome di Chirinjeev Kathurìa e si presentava come «l'investitore principale». Da ieri infatti la Mir. ultima gloria dell'industria spaziale ex sovietica, è in subaffitto a priva�ti. Il Cremlino ha ordinato di salvare la stazione, ma non ha dato un rublo: «Cercate spon�sor». E l'ex grande potenza spa�ziale si è arresa alla «Mircorp Limited», una società registrala alle Bennudu e finanziata da un'altra società con sede allo Cayman. La somma dol contratto che garantisce alla Mir la so�pravvivenza per lutto il 2000 non viene rivelata. Ma Kalburia paragona il suo contributo a quulo dei fratelli Wright all'aviazio�ne: «Entrerà noi libri di sloria». In effetti, non si è mai vista una missione spaziale sponsoriz�zala da una ditta off-shore. Le intenzioni della «Mircorp» sono vaghe, ma comunoue grandiose: Kathurìa sogna rallestimenlo di un portale Internet Informazio�ni meteorologiche, relazioni dei cosmonauti, una visita tridimen�sionale alla Mir: da settembre si potrà accedere allo spazio dal computer di casa. Ma il padre del progetto, il finanziere americano Wall An�dersen che ha già investito 21 milioni di dollari ha un piano ancora più fantascientifico: tra�sformare la Mir in un albergo. Dice di avere già una lista di clienti soprattutto star di Hol�lywood pronti a pagare 40 milioni di dollari per una gii i sulla Mir, accuditi da (lue cosinonauti russi che cosi troverebbero i soldi per i loro esperimenti. In seguito, se tutto fL.-.zionera, il prezzo potrebbe diventare più «ragionevole»: 20 milioni. Per il momento però la Mir non arrivu al comfort ili un 5 stelle, dentro la stazione c'è una pressione troppo bassa e una temperatura troppo alta, circa 30 gradi. Ma l'ingegnere ili bordo Kaleri si guarda intonto già con l'occhio dell'albergatore; «L'am�biente è asciutto, pulito e abba�stanza caldo». I due cosmonauti dovranno però lavorare sodo per i prossimi due mesi: trovare l'ori�gine di una fuga di ossigeno, riattaccare le batterie solari e provvedere a vari ritocchi e ripa�razioni. Dopo di che il «Grand Hotel Mir» sarà pror' i per ospita re i primi visitatori. Chissà cosa ne avrebbe detto Gagarin. Una società registrata alle Bermuda ma con sede alle Cayman ha fornito il denaro per la nuova missione. Tra i progetti, turismo in orbita per miliardari L'astronauta Aleksander Kaler�entra nella Mir: l'attracco tra la navicella e la stazione orbitante russa abbandonata da oltre sette mesi è avvenuto con una manovra manuale

Luoghi citati: Mosca, Russia, Urss