Ciampi striglia i giudici: troppi ritardi di Giovanni Bianconi

Ciampi striglia i giudici: troppi ritardi Ciampi striglia i giudici: troppi ritardi Nuovo allarme, presto in libertà ventitré mafiosi Giovanni Bianconi ROMA La notizia degli ergastolani cala�bresi tornati in libertà è ancora fresca, e rimbalza nell'aula del Consiglio superiore della magi�stratura quando Carlo Azeglio Ciampi prende la parola. «Non nascondo la mia preoccupazio�ne per i problemi che investono l'amminislrazione della giusti�zia dice -, e in particolare per i ritardi che danno luogo agli inconvenienti che tutti cono�sciamo». Il pensiero corre subi�lo alle scarcerazioni del giorno prima, dovute proprio al a sca�denza dei termini di custodia cautelare, ma Ciampi si riferi�sce anche alle sei nuove condan�ne incassale proprio ieri dal�l'Italia alla Corte europea di Strasburgo, per i tempi troppo lunghi dei processi. Il capo dello Stato che è anche presidente dell'organo dell'organo di autogoverno dei giudici, e ha voluto partecipare alla votazione per la nomina del nuovo procuratore gereuale della Cassazione parla a brac�cio, e invita ciascuno a rimboc�carsi le maniche per tentare di risolvere i guasti della giusti�zia. Anche coloro che lo stanno ascoltando: «Auspico che il Csm faccia lutto quanto è nei suoi poteri per contribuire a superare la tendenza ad accu�mulare i ritardi, affinché venga rovesciata». Se non di una stri�gliata vera e propria, si tratta certamente di un invito vigoro�so a serrare le fila e dare il massimo per superare l'emer�genza. Parla da economista, il presi�dente della Repubblica, usando l'espressione «invertire la ten�denza», ma ci tiene a dire cho «quelli della giustizia sono i problemi che più mi hanno preoccupato, che più mi stanno a cuore fin dalla mia elezione, quasi un anno fa. So benissimo che le cause sono plurime, ma il Csm deve fare tutto il possibile. Confido pienamente in voi». Dunque Ciampi ha fiducia nell'organo di autogoverno, ed è rimasto soddisfatto dalla se�duta del plenum cui ha parteci�pato ieri. Quando è arrivato a palazzo dei Marescialli non ave�va intenzione di prendere la carola, s'è deciso a farlo per la suona impressione ricevuta dal dibattito sulla scelta del nuovo pg della Cassazione. Si tratta di Francesco Favara, 69 anni, fino a ieri presidente della seconda sezione civile della Corte supre�ma. Ha ottenuto l'unanimità dei consensi del Consiglio; ga�rantirà un periodo di permamenza di tre anni in un ufficio che ultimamente è stato rico�perto da magistrati sull'orlo della pensione; ha una specifi�ca competenza sul giudizio di�sciplinare, che d'ora in poi do�vrà trattare per essere il titola�re, insieme al ministro della Giustizia, dell'azione disciplina�re control giudici. Tutto questo è un buon segnale per il capo dello Stato, arrivato in giorni densi di brut�te notizie. Come quella giunta da Reggio Calabna, e che da oggi impegnerà anche il Csm. Se ne occuperà la prima com�missione, presso la quale è già aperto un fascicolo su altre quindici scarcerazioni di boss della 'ndrangheta condannati airei"gastolo,liberati per i ritar�di accumulati in un altro palaz�zo di giustizia, quello di Mila�no. «Solleciterò accertamenti», dice, il presidente Di Cesoia, mentre il «laico» di Forza Italia Michele Viotti denuncia: «Pur�troppo finora l'argomento non è mai stato affrontato, spero che dopo questo episodio la pràtica venga trattata con ur�genza». Il vice-presidente del Csm Giovanni Verde ritiene che in cima ai pensieri di Ciampi ci siano le condanne presso la Corte di Strasburgo. L'Italia detiene da tempo il record nega�tivo, avendo accumulato il 20 per cento dei ricorsi, su un 1 totale di 41 Paesi. Già nel dicem�bre scorso, in occasione di un altra visita a palazzo dei Mare�scialli, il presidente della Re�pubblica s'era lamentalo dei verdelli pronunciati dalla Cor�te europea, quasi tutti riguar�danti «la dolorosa piaga dell'ec�cessiva, e perciò intollerabile, durata dei processi». E Verde assicura: «Il capo dello Stato è consapevole delle difficoltà in cui ci troviamo noi e l'ammini�strazione giudiziaria nel suo complesso. E' venuto a darci una sollecitazione. affettuo�sa...». Niente bacchettate né stri�gliate, dunque, secondo il nume�ro due del Consiglio. Per Nello Rossi invece, componente «to�gato» di «Magistratura democratica», la «preoccupazione giusta e da condividero» di Ciampi non riguarda solo il Csm. «Noi e il ministero della Giustizia spiega stiamo fa�cendo la nostra par* t\ per razio�nalizzare al massimo l'organiz�zazione giudiziaria, ma molti dei problemi nascono sul ver�sante della disciplina del pro�cesso. Basta un ingranaggio pro�cessuale inceppato o malfunzionante, e nell'attuale sistema ve ne sonu tanti, perché l'intera macchina giri a vuoto». E allora? «Allora conclude Rossi il Csm deve accogliere l'indicazione del suo presidente e fare tutto ciò che è in suo potere, ma il Parlamento non può ritenersi estraneo all'esor�tazione del capo dello Stato». Il Capo dello Stato si è riferito agli ergastolani scarcerati in Calabria ma anche alle sei nuove condanne incassate dalla Corte di Strasburgo per i tempi troppo lunghi dei processi II vicepresidente Verde: «Nessun rimprovero. Anche lui è consapevole delle difficoltà della nostra macchina giudiziaria» II consigliere Vietti: «Il Parlamento non può ritenersi estraneoall'esortazione» D Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Calabria, Italia, Reggio Calabna, Roma, Strasburgo