E' arrivato il tempo delle chimere

E' arrivato il tempo delle chimere ZOOANTROPOLOGIA E' arrivato il tempo delle chimere Come Vuomo cambiagli animali per suo vantaggio DI recente è sorta una nuo�va disciplina: la zooantro�pologia, che si interessa dei rapporti tra l'uomo e gli animali, in particolare quelli domestici, che abbiamo legato a noi fin dalla più remota preisto�ria. Roberto Marchesini ha ap�pena pubblicalo un libro, «La fabbrica delle Chimere» (Bollati Boringhieri), che ci introduce ad alcuni aspetti di questa scien�za insieme antropologica e zoo�logica. Marchesini è un veterinario che non esercita, e che, a una precisa vocazione di animalista militante, unisce una cuilura biologica di prim'ordine: e non voglio dimenticare che si tratta non solo di uno scienziato, ma di un letterato, che ha scritto romanzi e racconti, e che dirige una rivista di bioetica. Dopo aver affrontalo in diverse opere precedenti, il problema dei la�ger che ospitano gli animali di allevamento e il problema di quelli che vivono in città, nostri ospiti come i cani, oppure clan�destini come i colombi, Marche�sini si dedica, in questo suo ultimo libro, allo spinoso proble�ma dello biotecnologie, produltrici di nuovi Frankestein, di cui Dolly, la pecora clonata, costituisce uno degli emblemi più trasparenti. Da sempre, 1 uomo ha modifi�cato, secondo le sue necessità o il suo capriccio, per ragioni pratiche ed estetiche, gli anima�li che ha deciso di sottrarre alla vita selvaggia, e di farli, per dir cosi, "ammalare" di sé. Se si pensa alle differenze tra un lupo e un pechinese, o tra un barboncino e un San Bernardo, oppure tra il colombo torraiolo e quello con le zampe piumate o il gozzo, si acquista piena consa�pevolezza di quanto l'uomo, scultore dei corpi, si sia sbizzar�rito a creare delle forme viventi del tutto inedite. Tuttavia, si tratta sempre di razze di una stessa specie, quindi di variazio�ni su di uno spartito genico condiviso, mentre, oggi, con le biotecnologie, è cominciato il tempo delle chimere. La clonazione, che consiste nel produrre dello copio confor�mi dello stesso individuo, crean�do una moltitudine di gemelli identici da ogni punto di vista, e soprattutto da quello biochimi�co, fa uno sberleffo all'evoluzio�ne, che si comporta proprio allinverso, favorendo non la conformità, ma la biodiversità. Già in pieno Qltocento, Claude Bernard, con incredibile lungi�miranza, aveva scritto che Tuomo sta diventano un contropa�drone del creato, un inventore di fenomeni". Una scimmia di Dio, come pensavano i teologi Medioevali, che ne scimmiotta le opere, combinando spesso dei guai al pari del memorabile apprendista stregone. Abolire la diversità genetica significa mettere la specie ti ansgenica a rischio di estinzione: se tutti i componenti della nuova popola�zione sono delle copio confor�mi, succede fatalmente che se si ammala un individuo, si amma�lano tutti, e se la malattia è mortale per uno , lo è per tutti. Ma, alla fin fine, è legittimo, dal punto di vista etico, manipo�lare cosi a fondo gli esseri viventi come se fossero delle cose? Il mio gatto, per esempio, ha un suo carattere peculiare, per cui è un soggetto, non un oggetto, e, al limile, può essere considerato "una persona". Ma di una "persona", si può fare lullo quello che si vuole? Que�sto libro di Marchesini, ben più complesso di quanto per brevi�tà ho potuto riferire, mi ha suggerito una pensala: l'uomo è l'unico animale che può contrad�dire la propria biologia: però, se lo fa, pnma o poi la paga. "ciorgioCeiiT Università di Bologna Maiali allevati per servire l'uomo come fornitori di "parti di ricambio

Persone citate: Claude Bernard, Marchesini, Roberto Marchesini

Luoghi citati: Bologna, Marche