Lazio, l'Europa è un trampolino
Lazio, l'Europa è un trampolino Champions League: stasera a Valencia si gioca l'andata dei quarti di finale con la squadra biancoceleste in grande rilancio Lazio, l'Europa è un trampolino Eriksson: «Vincere qui darà morale per lo scudetto» Piero Serantoni inviato a VALENCIA Eriksson è un uomo felice, almeno alla vigilia di questi quarti di finale di Champions League. Sorridente, trova an�che il tempo di scherzare con i cronisti sui pettegolezzi di Formello. Il «napoletano» di Svezia quasi strizza l'occhio quando sussurra: «Le proteste di Moggi sugli arbitraggi mi danno una sensazione mollo piacevole». Chi, invece, non ha nessuna voglia di sherzare è il presiden�te del Valencia, Pedro Cortes Garda: «Se davvero Cragnotli si presentasse al nostro albergo per incontrare Claudio Lopez, farebbe una cosa insensata. Credo nell'onestà del giocatore, anche se il suo futuro è in biancazzurro». Eriksson è altrettanto sicuro che stasera l'allaccanle argenti�no farà il suo dovere: «Ogni giocatore vuole vincere con la squadra dove sta giocando. E' giusto sia cosi». Claudio Lopez, 54 miliardi già pagati dalla Lazio al Valencia, è il lormenlone della vigilia. Consacrato co�me un piccolo Maradona, in realtà la sua partenza non lasce�rà rimpianti. Il pensiero della gente è la fotografia della situa�zione: «Da un po' ha smesso di giocare bene, non segna più, si vede che ha già in testa la Lazio. Nessuno lo rimpiangerà troppo». Il momonto fa�vorevole per i la�ziali è sancito an�che dalle assen�ze di duo big del Valencia come Mendieta e Ilie: cioè il faro della squadra e la spal�la ideale di Lo�pez. Ma Heclor Raul Cuper, l'an�no scorso alla guida del Major�ca sconfitto proprio dalia Lazio nella finale della Coppa delle Coppe, sembra convinto di po�tersi vendicare: «Abbiamo tul�le le possibilità per entrare Ira le quattro grandi di Europa. La Lazio non deve pensare di esse�re stata fortunata nel sorteg�gio: il mio Valencia vale squa�dre come il Manchester. Se stasera dovesse finire senza gol si aprirebbero ugualmente pro�spettive interessanti per noi. Onesta doppia sfida è mollo imporlanle per la storia del club e va affrontala con grande cuore. Vincerà la squadra che dimostrerà di avere più perso�nalità, tuttavia con l'aiuto del nostro pubblico, sono convinto che la spunteremo noi. Ho mol�la fiducia nell'arbitro che in una partita come questa mette in gioco la sua immagine». Eriksson fa il prudente su Nesta (stamane sosterrà il pro�vino definitivo), ma fa capire le sue intenzioni quando afferma: «Il recupero del nostro capita�no è troppo importante, c'è da affrontare un tipo veloce come Claudio Lopez». Si parte con il 4-5-1 e Salas, risparmiato con la Juve, scenderà subito in campo per far riposare [nzaghino. «Vincere oggi darà morale dice ancora Eriksson per io scudetto. L'esperienza della passala stagione, ricordare quell'ultima domenica che ha segnato lo scudetto al Milan, è un dolore che ci darà la forza per lottare fino alla l'ino. La Juventus corno squadra e come società, ha un'esperienza unica nelle sfido al vertice od ha tre punti di vantaggio, Inutile ri�cordare quello che noi abbiamo sprecato l'anno scorso, chi sta davanti è sempre avvantaggia�to. Noi non potremo sbagliare neanche una partita e forse non basterà vincerle tutto». L'ultima domanda è la più cattiva: Cragnott�parla di gran�de slam, ma lei che sa che in realtà potete perderò tutto? «Fa piacere avere un presidente ottimista e Cragnotli lo è anche nei momenti più difficili, li rischio di perderò tutto c'è la squadra potrebbe sedersi dopo lo ultimo grandi imploso. Ma io credo che abbia il carattere e la cattiveria giusti». Su Mancini nello staff tecnico poche paro�le: «Non è cambiato nulla, da otto anni parliamo di calcio insieme. E lui capisce di pallo�ne». Juan Sebastian Vere n è preoccupato: la sua situazione di «comunitario» non è chiara; il pm romano Silverio Piro ha facto sequestrare nella sede della Lazio la documentazione sul conseguimento della cittadinanza «europea» da parte dell'argentino
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