Compay Segundo canta la Cuba «del corazon» di Luca Dondoni

Compay Segundo canta la Cuba «del corazon» SuccessoaMilanoperl'anzianoartistaresocélebredaWendeis Compay Segundo canta la Cuba «del corazon» Luca Dondoni MILANO Non c'è voluto certo il film «Buena Vista Social Club» per far apprezzare al pubblico ap�passionato di musica cubana il signor Compay Segundo. La pel�licola di Wenders però ha fatto conoscere il novantaduenne mu�sicista a tutto il mondo allargan�done la popolarità a dismisura. Insieme a olio orchestrali, che lo seguirono anche qualche me�se fa quando venne ospite di Adriano Celentano, Compay Se�gundo l'altra sera si è esibilo al Palavobis di Milano in una delle quattro date che lo hanno porta�to da Campione (il l'aprilel a Milano, e da Montichiari (il 5) a Roma (il 7), Assistere a tuia se-rata di Com�pay non è un'esperienza da poco. La musica «del corazon», come ama chiamarla il musici�sta, scorre via liscia come l'olio e all'attacco di ogni pezzo non c'è parte del vostro corpo capa�ce di restare ferma. Non sono solo «Guantanamera» (che nella versione live sembra non finire mail o «Chan chan» ad ammalia�re l'audience. La tradizione del�la musica cubana e l'uso facile, senza orpelli, delle chitarre per�mettono un ascollo disinvolto di musiche magari mai ascollale prima. Non è un caso infatti se il gruppo nell'ora e quaranta circa di concerto ha proposto parec�chie nuove canzoni chi! Compay ha composto negli ultimi tempi. Addirittura il vecchio saggio si permette di scrivere le sue can�zoni durante i lunghi spostamen�ti acroi che lo stanno portando su e giù per la cartina geografica del mondo e ogni volta che sale su un aereo si trova ad aver voglia di scrivere e raccontare nuove storie. «Mi accade sem�pre cosi racconta l'artista ogni volta che ho un momento libero, ili pausa (e sugli aerei dovi! mi riesce difficile dormire di momenti morti ce no sono un sacco! mi si scatena dentro la voglia di scrivere. Allora apro il mio fedeli! taccuino e butto giù delle idee. Anche prima di veni�re in Italia ho l'alto cosi e ho scritto una canzone». Spontaneo, immedialo e gio�vanile come se ci si trovasse di fronte a un trentenne e non a un signore che guarda ai cent'anni come a una seria possibilità e non a un'utopia, Compay Segun�do è arzillo e impaziento di salire sul palco ogni sera, «Per me essere in tournée è una condizione ottimale spiega e quando sono li sopra con la mia band non scenderei mai». Ecco, forse questa fame di spettacolo, di esibizione, sta alla base del successo dell'uomo. Un succes�so arrivalo tardissimo, grazie a un regista che ha creduto nella realtà cubana e sta preparando altri due film sulla musica del�l'isola. Pellicole che coinvolge�ranno ancora una volta Compay al quale è già stato chiesto di comporre nuove canzoni per le colonne sonore. D'altra parte Maximo Francisco Roplilado Munoz (il vero nome doll'artisla) ha dimostrato con le sue dichiarazioni di non aver proble�mi di creatività. Un'altra delle peculiarità di Segundo che si apprezza mag�giormente nei concerti dal vivo piuttosto che su disco (ed è successo cosi anche l'altra sera al Palavobisl è la facilità con la quale trasmolle energia e sereni�tà proprie del popolo cubano. Da una canzone all'altra e da una ballala a un pezzo più veloce le sonorità della band di Segundo arrivano al cuore e si diramano per lutto il corpo. «Il mio obbiettivo dice il protago�nista del tour è quel o di far star bene la gente e di farla sorridere. So con la mia musica faccio sentire bene chi ascolla ho raggiunto lo scopo. Mia non�na, che è vissuta sino a 115 anni, mi diceva sempre che la vita è come un fiore che sboccia ogni giorno. Bisogna essere feli�ci per tulio quello che ci succe�de, dalle piccole alle grandi cose, dai piccoli ai grandi sorri�si». Compay Segundo ovvero, la filosofia dell'ottimismo e della vita presa con tranquillità. Biso�gnerebbe imparare. A destra Compay Segundo salito alla ribalta con il film «Buena Vista Social Club». Nei mesi scorsi l'interprete era stato ospite della trasmissione di Celentano e ora ha tenuto un concerto a Milano Il tour italiano è di quattro tappe

Luoghi citati: Cuba, Italia, Milano, Montichiari, Roma