Catturato uno dei killer del finanziere

Catturato uno dei killer del finanziere Catturato uno dei killer del finanziere E' un albanese di 30 anni, tradito dalle impronte digitali ROMA Alle 17,30 di ieri, a tre giorni dal fatale speronamenlo nei pressi di Anagni e che è costato la vita al vicebrigadiere della Guardia di Finanza Domenico Stanisci, uno dei presunti killer è stato identificato e arrestalo dagli agenti della squadra mobile di Caserta e Prosinone. E' pregiudicato albanese di 30 anni, Lika Fatmir, già arrestalo un anno fa perché sorpreso dai carabinieri su un'auto rubata. La cattura e avvenuta cinque ore dopo che nella chiesa di san Lorenzo fuori le Mura, a Roma, erano stati celebrati i funerali del sottufficiale, alla presenza del capo dello Stato. Già a margine della cerimonia funebre, il ministro dell'Interno Bianco avevano fatto sapere che si stavano ricercando due albanesi, ma non era voluto entrare nel merito «per ragioni di comprensibile riserbo». In realtà, ha spiegato poi il direttore del dipartimento di polizia scientifica, Giuseppe Maddalena, l'identificazione dei presunti col�pevoli era stata relativamente semplice, grazie all'ausilio di una modernissima banca-dati «digilologica», denominata Afis nella quale sono state immagazzinate le •impronte digitali di circa tre milioni di persone (il 20^-0 sono straniere). Grazie a questo sofisticato strumen�to, non appena sono state rilevate sull'auto speronala dai malviventi le loro impronte, non è stato difficile procedere all'identificazione e quindi e scattata la ricerca. Fatmir subito dopo l'arresto e stalo traspor�talo nella casa circondariale di Santa Maria Capua Volere per essere poi scortato dagli uomini della Guardia di Finanza a Prosinone, a disposizione del sostituto procuratore, Alberto Galanti, che sta coordinando le indagini. La decisione è stala presa dallo slesso pm e dal sostituto procuratore di turno del Tribuna�le di Santa Maria Capua Volere, Giovanni Cilenli. Lika Fatmir, secondo indiscrezioni, non avrebbe ammesso responsabilità su quanto accaduto sull'Autosole nella notte tra sabato e domenica. Ogni decisione sulla convalida del suo fermo, dunque, spetterà alla magistratura di Prosinone. .Nel casertano, intanto, proseguono le ricer�che del presunto complice di Fatmir. Sarebbe un altro immigralo albanese, domiciliato tra Santa Maria Capua Volere e San Tammaro. Polizia e guardia di finanza lo hanno cercato ieri per l'intera giornata, ma senza esito. In mattinata, si erano tenuti a Roma nella basilica di san Lorenzo i funerali di Stato del vicebrigadiere Stanisci che aveva 42 anni e ha lascialo tre figli. Il Capo dello Stato ha preso posto in chiesa a fianco alla vedova Angelina e al figlio maggiore Simone il-l anni), mentre i piccoli Danilo (G anni) e Melania (10) sono rimasti a casa. Ad esprimere il cordoglio alla signora Stani�sci e alla Guardia di Finanza c'erano, con Ciampi, il presidente della Camera Violante, il vicepresidente del Senato Fisichella, i". mini�stro delle Finanze Visco, il sottosegretario all'Interno Brutti, il direttore degli istituii di pena Caselli, il comandante della Guardia di Finanza Mosca Moschini. il comandante dei Carabinieri Siracusa, il capo di stato maggiore dell'Esercito Arpino, il capo della Polizia Masonc. il prefetto di Roma Mosino e il questore La Barbera. K poi decine di colleghi, che hanno dato sfogo alla loro ira: «Usciamo di notte e di giorno sempre con le stesse auto, senza proiezione, mentre delinquenti e traffi�canti sono bene equipaggiati: è uno schifo, ci mandano allo sbaraglio». Ir. r.I Identificato l'altro complice Anche il Presidente Ciampi ai funerali L'ira dei colleghi: «E'uno schifo, ci mandano allo sbaraglio contro gang equipaggiate»