«Non spiamo i carabinieri»

«Non spiamo i carabinieri» CRESCE L'IMBARAZZO NEL GOVERNO E TRA I DS «Non spiamo i carabinieri» Caso Pappalardo, D'Alema si difende retroscena Francesco Grlgnettl ROMA ON è finita qui, con l'affai�re-l'appalardo. I ds sono tutt'altro che soddisfatti. Walter Veltroni, in una riunio�ne di segreteria a Botteghe Oscu�ro, avrebbe detto: «E' un errore minimizzare», Pietro Polena avanza «almeno tre dubbi» sulla vicenda. Carlo Leoni, responsa�bili; Giustizia, incalza: «Il gover�no dove laro chiarezza fino in fondo: quel tosto è andato in giro por duo mesi e nessuno ne sapeva niente? Non è possibile». Ugnalo insoddisfazione si avvol�to a destra. Ma lo stosso gover�no non si accontenta e D'Aleina lo ha riponilo ieri. «Noi il lesto non lo avevamo. Non lo abbia�mo intercettato ha dolio il presidente del Consiglio in una intervista tv a «Stream» per�ché il governo ha il compito di conoscere gli atti. Ma so uno scrivo un documento e lo fa circolari; presso i suoi amici... Noi non e che .spiamo i carabinie�ri». Il documento, ha osservato un D'Alema indispettito da una vicenda che ritiene «gonfiata», comunque «è circolato un po', ma non lutti lo hanno esposto. Molli lo hanno rispedito al inittento. Stiamo accertando por vedere dove è circolato e perché quelli che sapevano non ci han�no informalo». Il magistrato militare, Anto�nino Inlolisano, poi, da parlo sua sta mettendo sotto inchie�sta sei mesi di attività di Pappa�lardo: dalla minaccia di scende�re in piazza allo intemperanze verbali, alla telefonata con D'Alema dai toni aggressivi, infi�no al dossier diramalo semiclandostinamonto allo rappresentan�ze intermedie. Lui, il colonnello, por tutto il giorno s'è concentralo sulle pro�vo della messa solenne, di cui ha composto le musiche, che s'è poi tenuta nella basilica di San�ta Maria dogli Angoli alle 21. Nonostante la presenza nel com�plesso orchestrale della banda dei carabinieri, indifferenti an�che al fallo che la «Missa Ilumilis 2()()()» composta da Pappalar�do fosso in onore della virgo Fidelis patrona dell'Arma, nem�meno un carabiniere s'i; visto in chiosa. Era previsto un picchet�to d'onoro, che il comando gene�ralo ha prontamente annullalo. Sono caduti nel vuoto gli inviti che Pappalardo aveva diramato generosamente, e che prima del�l'esplodere dello scandalo sem�bra fossero stati confermali. C'orano però molli giovani cara�binieri in borghese sparsi tra la folla, 200 persone almeno, e che a giudicare dalla curiosità con cui scrutavano i presenti orano li a lavorare. Il colonnello era scurissimo in volto. Ha preso posto in prima fila, scansando fredda�mente i fotografi e non ha rispo�sto all'applauso che ha accolto il suo ingrosso in sala. Rischia grosso. Ha spiegato il procurato�re generale militare, Giuseppe Scandurra; «L'istigazione di mi�litari a disobbodiro allo leggi é un reato grave soprattutto per la pena accessoria prevista dal codice: lino alla degradazione e all'espulsione dal consorzio mi�litare, da cui necessariamente consegue la perdila dell'impie�go». Ma nell inchiesta del pm mili�tare potrebbero entrare i contat�ti extraistituzionali del Cocer. S'è parlalo di una cena con Francesco Cossiga. L'ex presidente ha ironizzalo: «Sono sialo ospite a pranzo clol Cocer. Sarò ciuindi interrogaio sulla cena. Credo che il pm mi interrogherà essenzialmente sul menù per�ché non vedo su cos'altro possa interrogarmi». Cossiga ha poi affermato di aver saputo che «c'è una lettera con scritto "Caro presidente". Qualcuno allora ha pensalo che non potevo che essere io. Ma i "cari presidenti* erano lutti i presidenti dei Coir dei comandi di legione dei carabinieri. Comunque ini sono già cautelato. Ho chiesto al ministro della Giustizia se, in caso di arresto di entrambi, posso essere mosso nella stessa colla insieme a Mas�simo D'Alema. Ma il fatto è che essondo io ufficiale, ancorché in congedo, a ino toccherà essere recluso presso il carcere milita�re...». Pappalardo stesso, però, ave�va rotto il silenzio per spiegare che «quel "Caro presidente" che figura sull'intestazione dol do�cumento va riferito ai presiden�ti dei Coir, destinatari dello scritto. Tutto qui. E' meglio sgombrare il campo dalle inter�pretazioni e dalle elucubrazio�ni. Non c'è stato alcun suggerito�re». Ha cambialo idea, invece, Antonio Di Pietro. Dopo aver avanzato timori di suggeritori occulti, ieri ha precisato: «C'è troppo fumo e niente arrosto. Quel documento è solo lo sfogo di un militare che ha giii fallo il parlamentare e che ha ambizio�ni politiche». Annullato all'ultimo a Santa Maria degli Angeli il picchetto d'onore previsto per la messa cantata scritta dal colonnello Il colonnello dei carabinieri Antonio Pappalardo, ex presidente del Cocer

Luoghi citati: Mas, Roma