« Juve, lo scudetto è ancora tuo»

« Juve, lo scudetto è ancora tuo» iX»iAWC0MERt ÓEt, ^fe NON HANNO DUBBIALA 3EFFA DEL SORPASSO NON SI RIPETERE : : " lj : : ; i ; 1. i 1 ; ; ^—, ^^. ———; ; i—; ^-^I—-. i . « Juve, lo scudetto è ancora tuo» E l'avvocato Agnelli: cos�ci farà divertire di più inchiesta TORINO 1 A Lazio a soli tre punti? «La ^Juventus ci farà divertire di SBpiù». Lo dice l'Avvocato, che a quanto pare fra tutti gli juventini d'Italia sembra il me�no preoccupato circa la possibili�tà di un incombente ribaltone. Forse a Giovanni Agnelli piace vivere emozioni forti, forse il campionato già concluso con sei giornate di anticipo gli avrebbe procurato ima noia infinita co�me tante altre cose di questo mondo. Eppure anche il presi�dente onorario della Juve sa che il rischio-sorpasso esiste, per�ché quando si innesca una spira�le perversa di risultati negativi anche le squadre più scafate rischiano grosso. E in tema di clamorosi sorpas�si la sua Juve ha un'esperienza amarissima alle spalle. Bisogna risalire alla stagione 1975-'76 per ritrovare i bianconeri capaci di dilapidare, nel giro di tre giornate, un vantaggio di cinque punti sul Torino e ai perdere la possibilità di conquistare il se�condo scudetto consecutivo chiudendo la stagione a due lunghezze dai granata. Quella non era una Juve di seconda mano, ma una squadra, allenata da Carlo Parola, con giocatori che sarebbero poi diventati cam�pioni del mondo in Spagna. Cosa accadde allora e cosa potrà acca�dere domani? Marco TardeUi ha un ricordo molto nitido di quel periodo: «Rispetto ad allora, og�gi c'è ima situazione molto di�versa. La Juve era una squadra dilaniata da problemi di spoglia�toio, i tifosi contestavano Paro�la e dopo la prima delle tre sconfitte consecutive, quella di Cesena, per una settimana la società ci mandò ad allenarci a Villar Perosa. Insomma, il no�stro crollo era àmpiamente an�nunciato, eravamo svuotati fisi�camente e mentalmente. Questo senza nulla togliere ai meriti del Torino». Oggi, secondo l'allenatore del�la Nazionale Under 21, ci sono altre prospettive: «La Juve sta bene, anche con la Lazio ho visto una squadra tranquilla e determinata. Darei alla Juve almeno il 51 per cento di possibi�lità di conquistare lo scudetto». Anche con un attacco che non segna più? «E' un momento difficile, ma Del Piero e Inzaghi non si discutono, tengono sem�pre in allarme la difesa avversa�ria e questo vuol dire molto, significa che il gol deve arriva�re. Ho visto Alex contro la Lazio e mi è sembrato a posto fisica�mente, anche se per ora non segna». Eraldo Pecci ventiquattro an�ni fa era dall'altra parte della barricata e visse in presa diretta il sorpasso che fece godere l'al�tra Torino. Impossibile, secon�do l'ex Piedone, fare paragoni fra le due situazioni: «Noi e la Juve in pratica controUavamo il campionato, oggi manca ogni tipo di certezza. Non c'è più una squadra che faccia sicuramente risultato, ogni domenica può succedere di tutto. Comunque, anche in questo clima di grande precarietà, la Juve resta la favo�rita perché tre punti sono un bel vantaggio. Le ultime due sconfit�te sono frutto di episodi negati�vi, non di una vera crisi. I bianconeri non sono stanchi, non mi risulta che alla mattina lavorino alla catena di montag�gio». Alla lunga potrebbe prevale�re la maggior esperienza della Juve, più abituata della Lazio a vivere sul filo del rasoio. Lo sostiene Vujadin Boskov: «Scu�detto ad Ancelotti al 55 per cento. La Juve ha un piccolo vantaggio, ma una grossa abili�tà nel gestire le situazioni più delicate. In più la Lazio ha la Coppa, che dà entusiasmo, però prosciuga energie. Resta il tatto che se i bianconeri hanno perso due partite consecutive c'è qual�cosa che non funziona più come prima. Per esempio, stupisce questa difficoltà a trovare il gol. Se davvero la Juve ha perso lo smalto dei mesi scorsi lo sapre�mo molto presto: Bologna e Inter sono sfide ad alto rischio. Poi ci sarà la resa dei conti». Un altro reduce dal sorpassobeffa è Antonello Cuccureddu che oggi tenta la scalata alla B alla guida del Crotone. Anche l'ex terzino della Juve è per un visione ottimistica del futuro: «Ci sono poche analogie con ciò che accadde nel '76. Noi all'epo�ca credevamo di essere ormai al sicuro, poi a Cesena cedemmo di schianto. La Juve non corre questo rischio e la Lazio il sorpasso deve ancora tentarlo. Mi pare che sulla squadra di Ancelotti siano piovute critiche eccessive, anche come espressio�ne di gioco non vedo Conte e compagni in difficoltà. Per me è decisiva Bologna: se domenica la Juve ritoma alla vittoria, supera il momento negativo e viaggia verso lo scudetto». Non si pronuncia sul presente Dino Zoff, che per quanto accadde quando lui difendeva la porta bianconera spiega: «Ci andò tut�to storto, tuttavia il Toro non rubò nulla perché era forte e duellò con noi tutta la stagio�ne». Per la cronaca, la Juve è sempre favorita anche presso i bookmakers. La Snai per lo scu�detto dà la Juve a 1,60 e la Lazio a2,in. Tardelli: «Allora lo spogliatoio era diviso» Boskov: «Bianconeri più abituati a soffrire» Sopra, Marco Tardelli, et della Under 21 Sotto, Eraldo Pece! quando giocava nei Toro