Un «segreto» con troppe tracce di Francesco Grignetti

Un «segreto» con troppe tracce IL TESTO PAPPALARDO VISTO DA-MpLTl OCCHI Un «segreto» con troppe tracce Li colonnello non teneva nascoste le bozze retroscena Francesco Grignetti ROMA OLTO difficile, ora, dire che il movimentismo un ipo' scomposto di Antonio Pappalardo fosse del liillo sco�nosciuto ai vertici dell'Arma. Almeno uno dei clociimcnti che il colonnello aveva redatto, os�sia la «Relazione sulla ristruttu�razione della Divisione unità mobili e speciali», era slato ufficializzato secondo tulle le regole. Il colonnello l'aveva pre�sentato come bozza di delibera per il Cocer, qualche settimana fa. Ma l'ufficio di presidenza dol Cocer medesimo cinque mem�bri, tra cui lo slesso Pappalardo l'aveva respinto a maggioran�za con la motivazione che «la materia ordinamentale esula dalla sfera di competenza del�l'organo di rappresentanza». Quella Relazione, in nove pa�gine, fa ora parte integrante del dossier Pappalardo che è all'at�tenzione del magistrato e del governo. Secondo la ricostruzio�ne offerta dal ministro della Difesa, Sergio Mattarella, il co�mando generale ha scoperto l'esistenza dol dossier solo il 29 marzo scorso «alle 19,30 e da fonte giornalistica». Come han�no notato diversi parlamentari, però, il 29 mattina, sulla prima pagina del «Corriere della Sera» già si citava l'esistenza di un nuovo elaborato di Pappalardo intitolato «Rapporto sullo stalo morale e del benessere dei citta�dini». Non solo. Il giorno prima, marted�28, era il «Giornale» a citare il titolo incriminato. Ma c'è addirittura un lancio del�l'agenzia di slampa «Adn-Kronos», del 28 marzo, ore 19,40, che riporta un «proclama» dell'Unac: «Abbiamo deciso di apri�re i nostri archivi e mettere a disposizione opportune docu�mentazioni per chi vuole capi�re». Aggiungeva r«AtLi-Kronos»: «Neue bacheche di tutti i coman�di dipendenti sono stati affissi altri documenti prodotti dal Co! cor, tra i quali uno "Sullo stalo del morale e del benessere del personale", uno sulla "Ristrut�turazione della divisione Unità mobili e speciali" ed una "Lettera al Presidente", indiriz�zata ai responsabili dei servizi intermedi Coir e Cobar, nella quale il colonnello Antonio Pap�palardo illustra gli impegni otte�nuti dal Governo dopo la verten�za del 18 novembre del 1999 tra cui 'l'istituzione di un tavolo di concertazione con la Presidenza del Consiglio. Il collegamento diretto con la Presidenza del Consiglio sono cosi riferite le parole di Pappalardo ha d fatto elevalo il ruolo della rap�presentanza militare, cho è cosi divenula un soggetto 'politico', cioè in grado di effettuare valu�tazioni di ordine generale sulle strategie complessive dell'organizzazione e sull'acquisizione e distribuzione delle sue risor�se"». Eppure, dice Mattarella, al Comando generale nessuno si era accorto di niente. Per restare al documento re�so pubblico, quello sulla Divisio�ne mobile, c'è da dire che l'argo�mento della ristrutturazione è al contro di intense discussioni nei saloni di viale Romania, al comando generale della Beneme�rita. Già il «Velino», agenzia di informazione diretta da Lino Jannuzzi, il 24 Febbraio scorso, dava ampio resoconto delle ipo�lesi allo studio. Spiegava, il «Velino», che «pure i carabinieri avranno la loro unità ili proiezio ne». Illustrava quindi le modifi�che che l'Arma si apprestava a portare avanti per quei reparti che sono destinati all'estero. In pratica nascerà una brigala spe cializzata ("n compiti di ordine pubblico sul territorio naziona le e (li «peace keeping» all'cstc ro. Vi confluiranno i paracaduti�sti, le teste di cuoio, i reparti che già adesso vengono addestrati per andare in luoghi come la Bosnia o il Kosovo, e infine i Kos. Sogli altri reparti sarebbe ro il braccio, i Kos (ribattezzati Rai, reggimento analisi e ìnfor mazionì) diventerebbero la te�sta pensante della super-briga�ta. Fin qui il "Velino». Ma questa ristrutturazione è sostanzial�mente anelli' quella immaginata dal colonnello Pappalardi! nel suo studio semiclandestino. Il colonnello faceva un passo ulte�riore: proponeva l'integrazione nel Kos dei carabinieri che at�tualmente prestano servizio presso il Parlamento, il Quirina�le i vari ministeri, la Corte costituzionale e la Banca d'Ita lia. Il "Velino» si limil iva a dire che la super-brigata -.impilereb�be i propri compiti d'istituto, olire che a prevenire disordini per l'ordine pubblico e a vigilai'' gli obiettivi sensibili, si occupe r.i anche di missioni militari e umanitarie». Il documento era stato sottoposto all'ufficio di presidenza del Cocer, che lo aveva respinto «per incompetenza» Anche «Il Velino^ aveva anticipato la ristrutturazione dell'Arma disegnata nella versione finale del «proclama» Il generale Sergio Siracusa comandante generale dell'Arma dei Carabinieri

Luoghi citati: Bosnia, Kosovo, Roma