Bill Gales colpevole, Microsoft traballa di Andrea Di Robilant

Bill Gales colpevole, Microsoft traballa Bill Gales colpevole, Microsoft traballa Violate le leggi antitrust, ora la battaglia in appello Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Un altro durissimo colpo per la Microsoft di Bill Gates. Il giudi�ce Thomas Penfield Jackson ha consegnato ieri un verdetto di colpevolezza molto severo con�tro il gigante del software, accu�sandolo di aver violato la legge anti-trust americana (Sherman Act) per consolidare ed estende�re il proprio dominio nel merca�to. Il giudice ha accusato la Mi�crosoft di aver volutamente «soffocato» la concorrenza nel campo del software con tatti�che illegali, ostacolando l'inno�vazione tecnologica e danneg�giando il consumatore. L'azien�da, secondo Jackson, ha poi sfruttato il suo monopolio nel settore dei sistemi operativi (Windows) per estenderlo al mercato dei browser, i «motori» che servono per navigare su Internet. In previsione del verdetto negativo arrivato dopo la chiu�sura dei mercati il titolo della Microsoft ha vissuto la sua giornata più nera a Wall Street, perdendo il 150Zo del suo valore (ma nel dopomercato è risalita dell'l,470Zo), e trascinando al ribasso il Nasdaq, l'indice dei titoli high-tech. In un solo gior�no Bill Gates, il maggiore azioni�sta dell'azienda, ha perso una cifra superiore ai 20 mila miliar�di di lire. Il verdetto del giudice Jackson ha stabilito che la Microsoft è colpevole su 23 dei 26 capi contestati dal governo degli Sta�ti Uniti e da 19 Stati americani. Il colosso di Seattle è colpevole tra l'altro per aver «illecitamen�te vincolato il suo programma di navigazione su Internet al suo sistema operativo». Jack�son ha deciso un nuovo giro di audizioni per determinare qua�le sia la sanzione da commiare. E' cosi spianata la strada alla sentenza la prossima tappa nella grande guerra tra il gover�no federale e la Microsoft. Ci sono varie ipotesi sul tappeto, dallo smembramento dell'azien�da ad una multa all'imposizio�ne di una serie di misure restrit�tive. «Tutte le opzioni rimango�no aperte», ha detto una fonte del dipartimento di Giustizia. Il giudice Jackson ha conse�gnato il suo verdetto dopo il fallimento delle trattative tra governo e Microsoft per arriva�re ad una soluzione patteggiata. «Siamo andati ben oltre la dife�sa dei nostri interessi per arriva�re ad una soluzione, ma il governo ha rifiutato un accordo equo e ragionevole che avrebbe permesso di risolvere la questio�ne», si è lamentato ieri Gates, aggiungendo di aver dedicato «centinaia di ore» alla ricerca di una soluzione. Il giudice intende aprire una nuova serie di udienze per deci�dere la sentenza una procedu�ra che potrebbe durare mesi. Non è escluso che il governo e la Microsoft cerchino di mettersi d'accordo in questo periodo, ma è meno probabile di prima in quanto adesso c'è di mezzo il verdetto di colpevolezza del giudice. Gates, del resto, appare con�vinto che alla lunga la Micro�soft la spunterà nelle corti. Ieri ha annunciato che l'azienda farà appello. Se necessario por�terà la questione fino alla Corte suprema un iter che durerà non meno di due anni. «Noi siamo assolutamente convinti che alla fine la legge ci darà ragione», ha spiegato il fondato�re della Microsoft, che nono�stante le colossali perdite subi�te ieri rimane l'uomo più ricco del mondo. Nella strategia di difesa mes�sa punto dalla Microsoft figura�no anche considerazioni politi�che. Una vittoria di George W. Bush nelle elezioni presidenzia�li a novembre porterebbe quasi certamente a Washington un vento nuovo, più favorevole a Gates. Bush ha sempre favorito un'interpretazione restrittiva delle leggi ami-monopolio, so�stenendo che devono limitarsi a impedire la manipolazione dei prezzi al consumatore. E non è escluso che la divisione anti�trust di un'amministrazione re�pubblicana allenti un pò la presa su Microsoft. Ma secondo molti analisti la prospettiva di una guerra pro�tratta finirà comunque per dan�neggiare la Microsoft. «Dopo il fallimento delle tratlalive l'azienda si trova di nuovo in un pantano giuridico», sottoli�nea David Readerman, esperto di investimenti nel settore high�tech. «E non le capiterà nulla di buono nel prossimo futuro». Il crollo del titolo ieri a Wall Street riflette i timori degli investitori per questa nube d'in�certezza che continuerà a pesa�re sull'azienda in assenza di una sistemazione. j Il verdetto dopo il fallimento delle trattative tra il governo Usa e la società Il fondatore ieri ha perso in Borsa oltre 20 mila miliardi di lire: «Ma alla fine la spunterò io» Il fondatore di Microsoft, Bill Gates

Luoghi citati: Seattle, Usa, Washington