Le «missioni impossibili» del prete con la feluca di Igor Man

Le «missioni impossibili» del prete con la feluca Dal primo impegno sociale negli Anni di Piombo alle avventure diplomatiche delTOnu di Trastevere Le «missioni impossibili» del prete con la feluca Igor Man E^ ^ un sacerdote di quelli che { piacciono al Papa, monsiJ gnor Vincenzo Paglia, ordi�nato, ieri sera, vescovo, in San Giovanni in Laterano. Allorché, secondo la liturgia, il cardinale Ruini, magro, ascetico, ha impo�sto le sue lunghe mani aristocrati�che, (piasi trasparenti, sulla testa forte del parroco di Santa Maria in Trastevere, il padre di Vincen�zo, un vecchio signore che vive da sempre con la sua famiglia a Hoville, nella Ciociari;!, dove i contadini hanno il viso cotto dal sole anche d'inverno, quell'ex «coltivatore diretto» ha pianto felice. E sua moglie, la mamma di Vincenzo, bianca di capelli, sere�na, gli ha sorriso. Un sorriso carico di fedeltà e di pudicizia. Un sorriso antico. Ecco, al Papa polacco, antico quant'altri mai nel suo voler esse�re Pellegrino, ancorché in jet, piacciono i sacerdoti come Vincen�zo Paglia: scavatori instancabili, al pari di lui, in quella miniera a cielo aperto ch'è il Vangelo. Capa�ci di arrampicarsi in montagna e, se tocca, di dormire sulla nuda terra, con la tonaca a far da coperta. Capaci di imboccare i vecchi inappetenti assistiti dalla Comunità (laica) di Sant'Egidio, senza abbandonare il sorriso tra il pietoso, e l'ironico. Pronti a parti�re in dodici oro per quelle «missio�ni impossibili» dove la diplomazia si intreccia con la carità. Insom�ma, al Papa piacciono i sacerdoti come don Vincenzo che vivono la loro vita alla stregua d'una avven�tura straordinaria, mai dimenti�cando d'essere al servizio dell'Al�tro. Negli Anni di Piombo, don Vincenzino Paglia faceva il vice parroco a Casal Palocco. Una parrocchia «ricca» e di tutto ripo�so. Ma un giorno, alle orecchie sensibili di quel prelino svelto siccome un furetto, arriva una notizia che lui, più tardi, definirà «folgorante». Alcuni ragazzi della Roma-bene, studenti del «Virgi�lio», anziché riunirsi al pari di altri loro coetanei per studiare i manuali della guerriglia urbana, leggono il Vangelo secondo Mat�teo. Sino glossa, cercando di pene�trarne il senso assoluto ch'è, poi, tutto in queste poche parole: «Russate e vi sarà aperto». Vanno pure in borgata 'sti reyuzzi ad aiutare i figli dei carcerati o dei Rom a fare i compiti, a imparare a leggere. Don Vincenzino va a trovare quei ragazzi-bene, sente che può, anzi che deve aiutarli, a capire il Vangelo e senza pensarci su troppo molla la ricca parroc�chia e si trasferisco nel cuore della Roma del Seicento. Epperò abbandonando Casal Palocco per�de e lo stipendio e l'alloggio. Durante un anno passerà di casa in casa, ospite sorridente, sinché (nel 1972) non diventa assistente spirituale della Comunità di San�t'Egidio, con tutti i crismi; e, successivamente, su nomina di Giovanni Paolo II, diciolto anni fa, parroco di Santa Maria in Trastevere. lersera, ne! suo salu�to, il vescovo don Vincenzo Paglia ha detto fra l'altro: «Un uomo nasce in un luogo determinato: sono grato al Santo Padre che abbia scelto un figlio della Comu�nità di Sant'Egidio a far parte del collegio episcopale». E ha ringra�zialo le sorelle e i fratelli della Comunità, coi quali ha spartito, con la Comunione, anche le diffici�li «avventure diplomatiche» dell'Onu di Trastevere: la pace in Mozambico, la tregua in Bosnia, il recupero dell'Albania, il Kosovo eccetera, r. Il tetro comunismo albanese ò appena caduto e don Vincenzo arriva in terra infidelium: il Papa gli ha dato una croce da consegna�re a un vecchissimo vescovo catto�lico che «forse è ancora vivo». Don Paglia lo cerca, ostinato, andando a piedi o a dorso di mulo, finché non lo trova, il vescovo, «vecchis�simo ma fresco come un fanciul�lo». E ancora: un contadino musul�mano, quando arriva il comuni�smo in Albania, seppellisce la campana d'una chiesa cattolica alla periferia di Tirana. Quel con�tadino, appreso della presenza di Vincenzo in Albania, riesuma la campana e gliela consegna. Ma non c'è una chiesa cattolica in piedi e don Vincenzo la affida a una chiesa ortodossa: affinché il suo suono «chiami a raccolta i figli di Gesù». Uno di quei sacerdoti che piacciono al Papa: capaci di imboccare i vecchi assistiti senza abbandonare il sorriso

Persone citate: Capa, Giovanni Paolo Ii, Piombo, Ruini, Vincenzino Paglia, Vincenzo Paglia

Luoghi citati: Albania, Bosnia, Kosovo, Sant'egidio, Tirana