Competitività, ultimo appello per l'Italia di Paolo Baroni

Competitività, ultimo appello per l'Italia Competitività, ultimo appello per l'Italia Romiti: «La concertazione è utile, ma serve anche la lotta» Paolo Baroni invialo a CERN0BBI0 «L'Italia d(;vf! ciocidorsi su vuoln proteggere il pfiyfjio, ovvero la situazione attuale, oppure soste�nere il meglio del nostro appara�to produttivo». Lo chiedo Cesare Romiti che da Cernobbio ieri ha rilanciato il tema della competi�tività, indicato il nemico da battere (lutti quei monopoli che creano inflazione) e assestalo un colpo alla concertazione. «La concertazione ha spiegato il presidente della Rcs è uno strumento positivo, ma non de�ve dare risultali per forza. Non serve un gioco a somma zero che compensa le aspettative del�le parli sociali senza soddisfare le esigenze generali del Paese e della sua economia. Anzi, ci può esseri! anche una normale dialet�tica tra le parli, ci può stare anelli; alla lotta». Vista attraverso gli interven�ti dell'ultima giornata di lavori del forum di Cont'commercio la situazione italiana si presenta ricca di potenzialità lo ha sottolineato il particolare il mi�nistro del Commercio estero Pie�ro Passino che ha insistito mollo sull'esigenza di fare sistema, di fare gioco di squadra ma anche gravata da molti problemi. Ro�miti disegna cosi il quadro gene�rale; tulli gli sludi più recenti dimostrano che il nostro Paese arranca. Siamo penultimi in liuropa davanti alla sola Grecia e trentatreesimi nel mondo nella classifica delle liberl.fi economi�che. Non solo, ma anno dopo anno perdiamo posizioni, «Pare poco o nulla, non intervenire per cambiare regole, Strutture e condizioni d�operatività ha spiegato Romiti comporta co�sti via via superiori e conseguen�ze progressivamente peggiori». La sua ricella, per rimediare alla situazione è semplice: com�pletare il processo di liberalizza�zioni!, innovare i meccanismi fondamentali della redislribuzione, introdurre maggiore fles�sibilità nel mercato del lavoro. «La disoccupazione per noi ò un male gravissimo ma non e nulla di l'alale, i; piuttosto il riflesso di una sorla di apatia che sembra aver collo l'Italia e l'Europa», ha spiegalo Romiti, Che poi ha aggiunto; «Non basta comballere gli effetti senza intervenire sulle cause, come avvenuto con l'inflazione; non è sufficiente indicare la strada senza intra�prenderla, come accade da tem�po con la riforma del sistema pensionistico. Non è produttivo per nessuno». Un monito lo ha poi rivolto anche alle aziende: in Italia manca cultura d'impresa e ancora oggi «nemmeno la maggioranza degli imprenditori si rende conto di quanto corra la nuova economia». E invece 6 un'economia che corre fortissi�mo e l'Italia deve riuscire a tenero questo passo sostenuto. Unione europea, globalizza�zione dei mercati, nuova econo�mia, a suo parere, sono invece le occasioni di crescita che l'Italia non si deve lasciar scappare. In realtà il problema del pae�se, secondo il leader della Cisl Sergio D'Antoni è rappresentato dalla profonda spaccatura tra Nord e Sud, testimoniala dai dati sull'occupazione. «C'è un problema di cui da noi si discute poco ha esordito parlo delle due Italie, il Nord ed il Mezzo�giorno. Questo è un errore che paga lutto il Paese». Poi, rinca�rando la dose, ha aggiunto; «Se continueremo ad avere le stesse regole, lo stesso fisco e le stesse politiche per situazioni cosi lon�tane saremo condannali alla distanza. In molle aree del Nord non esiste disoccupazione e quasi ci si vergogna a dirlo, al Sud invece si toccano punte record di tipo mondiale. Eppure si con�tinua a non voler prendere co�scienza della situazione». Come intervenire? Per il leader della Cisl la ricetta si chiama flessibili�tà; di tipo fiscale, salariale e nel mercato del lavoro. Politiche differenziate per zone differenSergio Bilie: «Serve il coraggio di cambiare il sistema con meno regole e incrostazioni» D'Antoni all'attacco: «Politiche diverse per aree diverse Iniziamo con il fìsco» II presidente Rcs: «La forte carenza di posti di lavoro non ha nulla di fatale e non l'ha ordinata il Padreterno E' invece il riflesso di quell'apatia che ci ha colpito nel dopo euro» II presidente della Rcs, Cesare Romiti ziate. «Come reagiranno gli altri sindacati? Non lo so risponde D'Antoni intanto cominciamo dal fisco, se siamo tutti uniti credo che anche le obiezioni di Bruxelles sugli sgravi al Sud possano venire superate. Poi sul resto mi basta che il dibattito venga avviato». Anche Peter Send del sindaca�lo tedesco Ig Melali ha parlato di un Paese spaccato in due, la Germania, mettendo in guardia dai pericoli che potranno deriva�re dall'allargamento a Est del�l'Unione Europea; si rischia di creare un'altra ondata di disoc�cupati. Le conclusioni spellano al padrone di casa, il presidente di Confcommercio. «Bisogna avere il coraggio, tutti insieme, di cambiare il sistema ha spiega�lo Bilie ma di cambiarlo real�mente, senza prevaricazioni ma senza creare ulteriori squilibri. Serve però "un cambio di mar�cia", meno regole, meno incro�stazioni, una vera democrazia economica, un ingresso nella "new economy" che non sia illusorio, riforme in grado di dare stabilità al Paese. E soprat�tutto meno tasse. La vera zavor�ra dell'Italia».

Persone citate: Cesare Romiti, D'antoni, Peter Send, Sergio D'antoni