Baby-prostituta salvata dalle colleghe

Baby-prostituta salvata dalle colleghe Baby-prostituta salvata dalle colleghe Ragazzina albanese venduta dalla madre agli aguzzini Mariacristìna Cambr�gTnova-" Il suo corpo di ragazzina vale cinque milioni, la madre accet�ta e da quella vendita comincia l'inferno: a soli quattordici an�ni conosce le botte, il marciapie�de, le violenze e le umiliazioni più terribili. Per tre giorni inte�ri è costretta ad assistere alle prestazioni di una maitresse più anziana per imparare il «mestiere». Anja era nata in un villaggio albanese a pochi chilometri dal confine con la Grecia, è finita a «battere» per dodici ore al gior�no sui marciapiedi di Genova. Quando ha cercalo di ribellarsi il «fidanzato», Mariglen Gregu di 25 anni, anche lui albanese, l'ha chiusa in uno sgabuzzino e, dopo averla pestata, l'ha costretta a bere la sua urina. «Se non lo avessi fatto, mi avrebbe ammazzata. In questo modo voleva sottomettermi per sempre, voleva che fossi la sua schiava». Del resto Anja, un viso bellissimo in un corpo infantile, rendeva bene all'orga�nizzazione: «C'era la coda per venire con me, soprattutto uo�mini di 50 e 60 anni, gli piacevo forse perchè sembro proprio una bambina» ma gli occhi grandi e tristi di Anja racconta�no anche di più agli agenti della squadra mobile genovese che, grazie alla denuncia di alcune sue connazionali, sono riusciti a strappare la prostituta-bam�bina ai suoi aguzzini. Le altre orano preoccupate per lei: Anja era sfinita, lavorava anche die�ci o dodici ore al giorno perchè il budget quotidiano studiato per lei non doveva essere al di sotto del milione. «Mi hanno portato fino a Hari in motoscafo, poi a Genova ha raccontato ai poliziotti in un appartamento dove sono rimasta chiusa per tre mesi in attesa dei documenti. Fino al�l'arrivo del passaporto pensavo di essere in Italia per fare la cameriera, ma quando e arriva�to il documento il mio fidanza�to mi ha dotto che avrei fatto la prostituta per lui, che era indi�spensabile per il nostro rappor�to». Anja capisce, piange, si dispera ma ormai il meccani�smo non si può fermare. Viene portata a Brescia dove resta tre giorni, e uno «stage» nella casa di un'altra prostituta: Anja è costretta ad assistere ai suoi rapporti con i clienti per impa�rare il mestiere. Poi ritorna a Genova; di giorno in un appar�tamento noi popolare quartiere ili Marassi e ih notte sui marcia�piedi della Valbisagno e della Valpolcevera. Di giorno la pau�ra dello botto, di notte le lacri�me di vergogna per quei corpi sempre diversi sopra di sé, fino alla rabbia e alla ribellione. Alla fine Anja si arrende. Ma, per lei, si ribellano lo «colleghe» più anziane e si rivolgono alla polizia. Quattro persone, tutti alba�nesi fra i 22 e i 25 anni, finiscono in manette, altri due loro connazionali, fra cui una ragazza di 19 anni, sono agli arresti domiciliari e la polizia è sulle tracce di altri due compo�nenti della banda. «Abbiamo chiamato questa operazione Odissea ha spiegato il capo della squadra mobile genovese Nando Dominici proprio per il lungo viaggio a cui è stata costretta questa ragazzina. Le persone arrestate fanno parte della nuova criminalità albane�se, la più pericolosa, una vera e propria associazione a delin�quere che usa metodi cannibale�schi nei confronti delle donne per costringerle a prostituirsi». Il blitz della polizia è scattato nei giorni scorsi in un apparta�mento di Staglieno, nei pressi del cimitero monumentale, do�ve la banda si era trasferita nelle ultime settimane: nell'abi�tazione c'erano tre persone fra cui la giovane donna, che era una sorta di tutrice delle prostit.ute. Altre tre sono stale ferma�te mentre, in auto, stavano «controllando» le altre ragazze sul marciapiede. Anja, invece, è slata affidata a una comunità protetta nella provincia di Ge�nova. Per lei, adesso, c'è un solo ordine a cui obbedire: dimenticare. La ragazzina albanese era stata venduta dalla madre per cinque milioni: a 14 anni era diventata una prostituta PROCESSIONE CONTRO LA SCHIAVITÙ. Ieri lungo la «strada della prostituziooe», per iniziativa dell' ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di San Miniato. Vi hanno preso parte circa 250 persone, compresi il vescovo monsignor Edoardo Ricci e il sindaco di Santa Maria a Monte. La marcia ha avuto inizio all' incrocio di due strade dove la prostituzione è assai frequente, soprattutto con ragazze d�colore, e si è snodata fino alla chiesa della frazione, attraverso i boschi tra Pontedera e la zona del cuoio. Una volta in chiesa, i fedeli hanno ascoltato la testimonianza di alcune ragazze della comunità di don Benzi, il sacerdote che da anni si batte contro ogni forma di schiavitù, compreso lo sfruttamento della prostituzione. Gli organizzatori hanno precisato che «non è stata una marcia per cacciare le prostitute, ma un momento di preghiera e riflessione sulle forme di schiavitù della nostra epoca» UNA UGGE PER LA PROSTITUZIONE MINORILE Sulla vicenda della ragazza albanese di 14 anni costretta a prostituirsi interviene il Coordinamento delle associazioni per la tutela dei diritti dei minori. «Sono tantissime le minorenni che sono costrette a prostituirsi afferma il presidente deirAssociazione Aurelia Passaseo per conoastare il fenomeno ed aiutare le vittime, la legge sulla pedofilia prevede una fattispecie di reato ad hoc: l'induzione, lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile». Il Coordinamento auspica che gli investigatori e i magistrati tengano conto anche di questa norma per denunciare le persone arrestate. «Sarebbe questo un segnale inequivocabile di fermezza e di severità che il nostro Paese darebbe contro coloro che pensano che in Italia tutto è lecito e tutto si può fare.i BIMBA ROM: SI AMPLIANO LE INDAGINI Si e presentato quasi del tutto mummificato ai medici legali il corpo di Maria Mirabela Rafaila. la piccola Rom di 7 anni trovata morta alla penfena di Bitonto. in una zona non distante da dove era scomparsa, len il corpo e stato mostrato per la prima volta ai genitori della piccola. Gheorghe e Ileana Rafaila. per il riconoscimento ufficiale. Per mercoled�il Pm ha invece fissato 1' autopsia. In queste ultime ore le indagini si starebbe ampliando in diverse direzioni Lo stato in cui e stato trovato il corpo lascia presumere che la piccola sia stata uccisa da divei'so giorni. Il tempo trascorso dal nioniento del delitto fanno rilevare gli investigatori renderà quasi impossibile anche la ricerca di tracce di liquido seminale sul corpo della piccola, esame che consentirebbe di accertare se la bimba abbia subito violenze sessuali

Persone citate: Aurelia Passaseo, Edoardo Ricci, Hari, Ileana Rafaila, Maria Mirabela Rafaila, Mariglen Gregu, Nando Dominici, Staglieno

Luoghi citati: Brescia, Genova, Grecia, Italia, Pontedera, San Miniato, Santa Maria A Monte