Vita spartana sulla nave da crocinta di Ugo Magri

Vita spartana sulla nave da crocinta PRIMO GIORNO A BORDO DEL «TRA6HETTONE» TRA LA SALA DA BALLO CHIUSA E LA PISCINA SENZ'ACQUA Vita spartana sulla nave da crocinta Il sogno degli italiani trasformato in ufficio galleggiante reportage Ugo Magri inviato a LIVORNO ORE otto di venerd�sera. La nave "Azzurra" ha appe�na lascialo l'approdo di Genova, la Lanterna scompare tra le brume, e Silvio Berlusconi si rifugia in cabina por gustarsi i telegiornali. Ma proprio mentre scorrono i titoli di testa, ecco un "bzzzz" e il Tg5 se ne va dallo schermo. Altro "bzzzz", e stessa sorte tocca al Tgl. Il Cavaliere accende il telefonino solo per scoprire che non prende la li�nea. Idem quello di Marinella, la sua segretaria. Panicamente isolalo dal mondo. Colpa di Pun�ta Chiappa che taglia le comuni�cazioni tra la terrafenna e quel tratto di mare. Ancora pochi minuti, e la sirena di bordo suona a raffica: Berlusconi, feb�bricitante ma con un sorriso rassegnalo sulle labbra, scende nel salone di prua e partecipa con tutti gli altri passeggeri (mamma Rosa in testa) all'eser�citazione obbligatoria in caso di effetto-Titanic. Croci e delizie della vita di bordo. Più croci che delizie, fino a questo momento. Descritta come «transatlanti�co delle meraviglie», «vascello dei desideri», e forza con le iperbole, in realtà la nave del Cavaliere è più traghetto che panfilo da super-ricchi, anzi "traghellonn" come viene affet�tuosamente definito dagli occu�panti in considerazione della ragguardevole stazza. Del resto, comenna il comandante Giovan�ni Vitiello da Torre del Greco, per tutti i mesi invernali la motonave Excellent (suo veri nomi!) «trasporta soprattutto trailer e Tir sulla rotta GenovaPalermo». Solo d'estate, oplà, si riconverte in imbarcazione da sogno. Lussi da depliant, dal beauty-center al body-building, capaci di colpire l'immaginario collettivo. Ma chi come Berlu�sconi si divide tra sette ville in Sardegna deve soltoporsi ugual�mente a un certo sacrificio. La sala da ballo ci sarebbe, però è chiusa. La piscina esiste, ma è vuota e coperta da una rete, casomai qualcuno volesse tuf�farsi. Nei ristoranti di bordo, menù fisso e orari da collegio. Il leader del Polo non ha chiesto per sé eccezioni e il suo cuoco personale. Michele Persechini, si limita ad assaggiare i cibi proposti dal valentissimo chef della nave. In fondo, il Cavaliere aveva avvertito subito i 70 giornalisti al seguito: «Sarà una crociata, non una crociera». Cabine fun�zionali, un io' lillipuziane. Ber�lusconi ne ha due adiacenti, la 7005 e la 7006, con finestroni che gli offrono la vista di oriz�zonti lontani. In una c'è il letto matrimoniale, unico privilegio per il Capo, nell'altra un salottino composto da divano, tavolo e l'antiestetico lavabo, che però non si poteva nascondere. Se vuol tenere riunioni, il leader dell'opposizione deve trasloca�re al piano di sotto, dove l'orga�nizzazione della crociera-crocia�ta ha dato il meglio di sé: un'intera ala destinata agli uffi�ci del Cavaliere, un'altra a quel�li della struttura, dell'ammini�strazione, dell'ufficio stampa. Vi lavorano a pieno ritmo un centinaio di funzionari e segreta�rie, in pratica è come se l'intero staff di Forza Italia, col portavo�ce Paolo Bonaiuti in cabina di regia, si fosse trasferito in un palazzo galleggiante e semoven�te. Dove in alto ci sono gli alloggiamenti e le furerie, in mezzo il quartier generale e al pian terreno si radunano le masse, nell'immenso salone adi�bito a sala congressi, meraviglia delle meraviglie, 2552 posti a sedere, altri 500 in piedi, più di quanti ne possa contenere un grosso cinema. «E' il concetto di Maometto e della montagna», spiega Claudio Scajola, l'uomo che ha confezionato il progettoAzzurra: «Invece di portare la gente nei teatri, siamo noi che portiamo il teatro alla gente». Dieci città in nove giorni per Berlusconi-profeta, «se avessi�mo dovuto andare nei cinema avremmo speso tra affitti e alle�stimenti molto più dei 3 miliar�di e mezzo che costerà l'opera�zione», insiste Scajola, «e non è tutto: le stive sono piene di materiale propagandistico, in ogni porto ne scarichiamo a tonnellate, cosi risparmiamo sulle spedizioni». Insomma, più che nave da crociera quella di Berlusconi ò ur'1 macchina da guerra, immag' i avvalorata dall'ex generalo Pietro Giannattasio, ora collabo�ratore del Cavaliere, che si aggi�ra ù bordo in tenuta militare. Dodici aerei sorvolano i cieli di Azzurra, cento poster-bus av�vertono le masse che la nave è all'attracco, una banda musica�le in divisa l;mca e azzurra suscita un clima 'i festa tra gli indigeni, il porte .t,v.i poppa si spalanca e in in tripudio di bandiere i fan berlusconiani ven�gono inghiottiti nella pancia di Moby Dick, sputati fuori un'ora dopo (mentre un altoparlantedonna li invila ad evacuare in frolla la nave), ebbri per le parole del Cavaliere e per le musiche del coro di Forza Italia, uniformi' blou e ricami oro, ogni regione il suo. E se i dettagli sono rivelatori di qualcosa, quelli della «crocia�ta Azzurra» sono figlie di una pianificazione germanica, quasi maniacale nella ricerca della perfezione. Dalle caramelle tri�colori e i fischietti per i forzisli più piccini allo t-shirt celebrati�ve, all'olio «selezionalo esclusi�vamente per Silvio Berlusconi» dalla ditta Isnardi di Imperia. Centoventi bottiglie numerate, praticamente reliquie. AH.irnvo della nave, nel porto di Livorno, festa e musica nella foto la "banda .iirurra

Luoghi citati: Genova, Imperia, Livorno, Palermo, Sardegna, Torre Del Greco