Riparte la locomotiva franco-tedesca di Maurizio Molinari

Riparte la locomotiva franco-tedesca Riparte la locomotiva franco-tedesca Il neoministro Fabius punta sull'intesa con Berlino Maurizio Molinari inviato a BUCAREST Dopo due anni di pausa e false partenze, i governi di Parigi e di Berlino hanno deciso di rilanciare l'asse franco-tedesco come «molore dell'integrazione europea». Da un incontro tra i ministri delle Finanze dei due Paesi a Grenoble e da un «laboratorio» di diplomatici riunitisi a Bucarest, è emerso ieri un piano di azione comune destina�to a segnare le prossime vicende europee. A Grenoble, a soli quattro giorni dal suo insediamento al posto del dimissionario Christian Saulter, il neominislro Fabius ha presentalo al collega tedesco, Hans Eichel, la candidatura di Jean Lemierre a capo della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bersi, a sostituzione di Horst Koheler ora alla guida del Fondo Monetario Intemazionale. A questo riguardo Parigi e Berlino si sono accordali su un progetto di riforma dei mec�canismi di nomina al Fmi che presenteranno al prossimo G7. Secondo le indiscrezioni è stala però la politica fiscale il piallo forte dell'incontro. Eichel ha pre�sentalo la linea di rigore fiscale alla base della riforma tedesca e Fabius ha replicalo illustrando pro�poste di riduzione delle lasse che vanno nella slessa direzione. La convergenza è la cartina tornasole di quanto siano cambiati gli orienlamenli dei governi di Lionel Jospin e Gerhard Schroeder da quan�do gli allora responsabili delle Fi�nanze, Strauss-Kahn e Lafcniaine, procedevano in direzione opposta. Eichel e Fabius si sono detti «d'ac�cordo al lOC/o» sulla necessità di ridurre la spesa pubblica e di aboli�re a livello europeo l'obbligo di unanimità nelle decisioni fiscali. Eichel ha presentalo un piano con�creto affinchè le decisioni sull'lva siano prese dai 15 con voli a maggioranza, in modo da consenti�re ai singoli paesi membri più rapidità e spazio di manovra nell'armonizzare le altre imposte. Fabius ed Eichel si sono scam�biati assicurazioni e sostegni nel rafforzare i «modelli economici» francese e tedesco. Berlino ha spo�sato la richiesta francese di non inlaccare il bilancio agricolo Uè per trovare i fondi per gli aiuti ai Balcani e ha promesso di sostenere la richiesta di procedere gradual�mente nella liberalizzazione del mercato dell'energia. Parigi da par�te sua si è delta disponibile a sostenere la Germania nell'opporre resistenza alla politica di ridu�zione di sussidi alla imprese pubbli�che. 1 due paesi sono decisi a operare insieme in vista del seme�stre di presidenza francese del�l'Unione, che inizia a luglio. Si spiega cosi anche la decisione di programmare incontri bilaterali per concordare posizioni comuni prima dei vertici europei che do�vrebbe culminare con un prossimo vertice Schroeder-Jospin. Parigi e Berlino hanno espresso inoltre for�te preoccupazione per l'andamen�to dell'Euro che in 12 mesi ha perso circa il 20 per cento. I france�si hanno manifestato secondo le fonti più di una critica per la guida della Banca Centrale Euro�pea da parte dell'olandese Wim Duisemberg, pur non mettendone per ora in discussione il posto. Mentre Fabius ed Eichel mollevano a punto i primi passi concreti per il rilancio di un'azione congiun�ta sulla politica fiscale, a Bucarest un gruppo scelto di alti funzionari delle due Amministrazioni disegna�va un più ampio ed ambizioso scenario che ben spiega quanto avvenuto a Grenoble. Palazzo Cotroceni, sede della presidenza ru�mena, imbandieralo con drappi francesi, tedeschi ed europei, si è trasformalo in un laboratorio di idee franco-tedesche in vista del prossimo semestre europeo che vuole essere come ha dello Pasca�le Andreani, capo del dipartimento di cooperaziono europea del Quai d'Orsay un «nuovo inizio». Davan�ti ad un pubblico di 60 esperti giunti da 25 paesi i franco-tedeschi hanno scoperto alcune carte. Pari�gi conia di terminare la Conferen�za intergovernativa per la revisio�ne dei Trattali ottenendo la riduzio�ne del numero dei commissari, il volo a maggioranza (tranne che sulle questioni che riguardano i Trattali) e un nuovo sistema di assegnazione di voli fra paesi gran�di e piccoli che «ponga fino alla eccessiva rappresentatività di que�sti ultimi». «Servo un'Eurona più flessibile per consentire l'allarga�mento ai 13 paesi candidali» ha dello la Andreani, secondo cui «la debolezza alt uale della Commissio�ne e del presidente Romano Prodi» porta anche a lavorare per un «rafforzamento istituzionale». Pa�rigi guarda ad un maggiore ruolo dei governi e pensa a «rafforzare l'isiilulo della presidenza che non può restare semestrale in un' Euro�pa a 24-25 memhri». Due le idee: un Segretario Generale per l'Ue (come ce l'hanno la Nato e l'Orni) da affiancare al presidente della commissione o una «presidenza collegiale fra più paesi» «Chi aliri se non Francia e Germania può rilanciali' l'Europa?»òstalo il cominonio Reinahrd Silberberg vicedirettore generale dell'ufficio del Cancelliere secondo cui «archivia�lo l'errore di Helmut Kohl di non informare la Francia sul program�ma in dieci punii sulla riunifienziono ledesca» è ora di «guardare avanti». Molli i progelli, alcuni quasi terminali: l'Università comu�ne di Saarbrucken, i siti Internet congiunto, la ricognizione satellita�re, una difesa comune da mobilita�re anche por le emergenze umanita�rie, iniziative-ponte con i futuri membri dell'Est. Alla fine è emerso un largo consenso: siamo ad un momento di svolta per la costruzio�ne della casa europea. Accordo tra i due partner per armonizzare le tasse europee Proposta comune sulle nomine del Fmi e della Bers Altri obiettivi: riduzione della spesa pubblica e rigore fiscale