Una Repubblica di crocieristi

Una Repubblica di crocieristi «AZZURRA, LA NAVE DELLA LIBERTA'» PER IL CAVALIERE UN RITORNO AL PASSATO Una Repubblica di crocieristi Giovamele, socialisti, An: tutti al mare! ieri e oggi Filippo Ceccarelll SE il comandante non ci porla sugli scogli e so Giove Pluvio non ci perse�guila, sarà una bellissima cro�ciera»; con queste parole il giovano Silvio Borlusconi, ani�matore di bordo sulle navi Costa, accoglieva �passeggeri tanti ...ni fa. Dopocena, la giacca a stri�sce e la paglietta alla Cheva�lier buttala tanto all'indietro da mostrare un bel ciuffo, il futuro costruttore, tycaon tele�visivo e leader della politica raccontava barzollolle, inven�tava giochini coinvolgendo le signore, suonava il contrabbas�so e cantava canzoni francesi. Dopo un paio di «pozzi», secon�do una fìoront.o pubblicistica a sfondo biografico e auiobiografìco, egli scendeva in mezzo al pubblico per ballare e soprattullo por corteggiare le ragaz�ze lasciando l'aniìco Confalonier�al pianoferte. E' probabi�le che tale epopea prolo-crocìeristìca venga debitamente rie�vocata, durante la navigazio�ne elettorale di «Azzurra», co�si da allinearsi per l'occasione ai vari miti fondanti del berlusconìsmo. Quest'ultimo inteso come fenomeno che s�candida (di nuovo) alla guida anche politica del Paese. D'altra parte, la storia non solo è fatta di navi, ma spesso s�svolge anche sulle navi, fra rotte e tempeste, naufragi e rifornimenti. Da questo punto di vista l'orchostrina del giova�ne Silvio attacca a suonare non inoltissimi anni dopo che l'«Exìria», gigantesco pirosca�fo statunitense con una gran�diosa immagine del presidente Roosevelt depositala sulla prua, ha attraccato sul molo di Napoli imbandierato a festa. Ad accogliere questa prima nave carica d�aiuti, su un altìssimo palco ci sono De Gasperi, il Cardinale, l'ambascìatore Usa Dunn, i carabinie�ri in alla uniformo, rappresen�tanti dei mutilali: sotto c'è la banda che suona Stars and stripes, dietro i cancelli una folla affamata di napoletani agita bandierine. Al culmine della cerimonia, le gru affonda�no nei boccaporti, e cinque centurie di facchini probabilmenle ignari del piano Mar�shall sollevano casse d�grano, scarpe, gomme, pasta, scatolet�te, legumi secchi, inodìcinali... Da allora è il dicembre dol 1947 la politica cercherà e ritroverà se stessa in tante altre svarialissime crociere. E tuttavia l'utilizzo consapevol�mente politico, e un po' anche la spettacola�rizzazione me�galomane del�la nave, è co�sa recente. A rigor d�memoria, pare di ricordare che la prima crociera fu orga�nizzala noi 198(1 dai giovani de, con Do Mila, suir«Acbille Lauro», Ma quella più sensa�zionalmente propagandistica, in fondo, parli dalla Libia Irò anni dopo imbarcando R40 membri dei comitati rivoluzio�nari della Jamahiria sul piro�scafo «Carnata», autonomina�tasi «nave della vondella», per via dei risarciinenli che Tripo�li pretendeva da Roma, La «Garnala» rimase por qualche giorno a Napoli, senza possibi�lità di discosa dei passeggeri privi d�visto, inalberando lut�tuosi drappi neri e cartelli in un italiano piuttosto ap�prossimativo: «A meno che perveniamo con Italia ad un consenso riguardo questa av�versità catastrofica che ci ha toccalo, il nostro spirilo non si calmerà né saremo soddisfalli che quando ci rivendicheremo in qualunque modo...». Noi giugno 1991, non s'è mai capilo bene perché (forse gli alberghi pioni) tre grandi navi greche furono attrezzate, alla fonda, per ospitare nel porto d�Bari �1200 delegali dell'ultimo vero congresso dol psì. Fu, in realtà, una specie di avventura fanlozzìana perché il servizio d'ordine di bordo era complesso e rinforzalo (italiano e greco), il molo lonta�nissimo e il solo cosi feroce da sciogliere l'asfalto. In più, si cap�proprio allora che il craxi�smo ora alla frutta, il clima era mesto, né servirono a rallegrarlo la maga greca o il prestigiatore pugliese. Dopodiché, navo per nave, e paranoia per paranoia, scat�to la sindrome dol «Britannia». E cioè dello yacht della famiglia reale inglese su cui si disse che nell'estate del 1992, in piena Tangentopoli, dal porto d�Civitavecchia fossero saliti maggiorenti dell'econo�mia italiana con lo scopo di svendere Industrie e banche nazionali a un gruppo di «British Invisiblesv espressione delle forze della desovranizzazione. Duo anni dopo il rito crocierislico toccò ad An, intenzio�nata a modernizzare, anche a scopo di auto-finanziamento, il tradizionale viaggio reducislieo ad El Alamoin, Partirono Fini, con moglie o figlia, il ministro Malleoli, Teodoro Buontempo, ballerino scatena�to, l'altrice Gisella Sofìo e un'umanità variopinta elio fe�ce la gioia dei giornalisti im�pertinenti. A bordo furono anche venduti diversi lappeii, che dopoUillo era una delle ragioni sociali del viaggio. Gli animatori come il giovano Berlusconi furono discreti. Dalla rilellura delle cronache non risulta che alcuno dei partecipanti abbia sofferto il mal di mare. Tanti anni fa il futuro leader di Forza Italia con giacca a strisce e paglietta alla Chevalier suonava il contrabbasso e faceva l'animatore a bordo della flotta Costa Navi che sono entrate nella storia politica: da quelle che ner47 portavano gli aiuti Usa a quelle che ospitarono (male) l'ultimo vero congresso del craxismo tXCELLENT , ^ ^ i f^ La «festa» dei fans di Forza Italia al molo di Genova da dove è partita Azzurra w Qui accanto un giovane Silvio Berlusconi canta a bordo di una delle navi della Costa: a sinistra il • Britannia», è stato lo yacht della famiglia reale inglese

Luoghi citati: Bari, Civitavecchia, Genova, Italia, Libia, Napoli, Roma, Usa