«La sfida in tv con D'Alema? Perché dovrei » di Ugo Magri

«La sfida in tv con D'Alema? Perché dovrei » «La sfida in tv con D'Alema? Perché dovrei...» Berlusconi: sugli immigrati non proponiamo nulla d'illegale Ugo Magri inviato a GENOVA La risposta è sempre quella: «Forse che si, forse che no». Ma perii momento, Silvio Berlusco�ni non ha la minima intenzione d�raccogliere il guanto della supersfida lanciato dal pre�mier. Il «giudizio d�dio», invoca�to da Massimo D'Alema sotto forma di dibattito televisivo, non gli garba proprio perché rientra nei calcoli del suo avver�sario. Il quale, dice il Cavaliere nella sua prima conferenza stampa a bordo della nave che in nove giorni lo porterà da Genova a Venezia, 2200 miglia e 10 tappe, «conosce bene i sondaggi, sa che in vista del 16 aprile ci sono distacchi tra noi e il centro-sinistra anche di 15 o 20 punii, e quindi spera in un finale che possa dargli una chan�ce. Ma so quella è la sua conve�nienza», spiega senza peli sulla lingua Borlusconi, «può darsi che non sìa la nostra», E poi, aggiunge il leader dell'opposi�zione, «non capisco luna que�sta fregola di diballore con me dopo tanti anni,,. D'Alema mi dà della Sibilla Cumana? Allora lui è Capitan Fracassa». I dubbi del Cavaliere non s�fermano qui: «Non so se sia corrono», dice con voce coca per l'influenza, «fare questa sfida in tivù con uno che non è ancora stalo scello dalla sua coalizione come candidalo pre�mier, con uno che sostiene "que�ste sono elezioni regionali" e non mette in palio il governo, anzi non si diinetterà comun�que, neinineno se i risultati per la sua parte dovessero essere dìsasliosi». In sorata lui stesso però si è accorto di avere aiuta�lo quanti, nella maggioranza, lavorano contro il premier, e un po' s�è rammaricalo doU'allacco: «Sono sialo cattivello, ma in conferenza stampa avevo la feb�bre, E poi,,, quando ce vo' ce vo'». Anche Berlusconi, però, deve parare i colpi di sciabola. Uno gliel'ha tiralo proprio D'Alema sulla proposta di legge contro l'inimigrazione clandestina: «Polo o Lega ci allontanano dall'Europa», aveva accusalo il premier in mattinata, La rispo�sta del Cavaliere è mollo difensi�va. Innanzitutto, argomenta, «è merito del Polo aver conlribuilo a slaccare la Lega dalla sua linea indipendentista», come testimonia l'alleanza di Bossi con un parlilo. Forza Italia, «che parla d�unità nazionale nel proprio nome e nel proprio sìmbolo». Poi non è vero che questa proposta suU'iinmigrazionc sia razzista, anzi è vero il contrario. Si vuole soltanto regolamentare un fenomeno che prooccupa Berlusconi sfoglia l'ennesimo sondaggio l'BO per cento degli italiani. Il fallo che il modo indicalo nella proposta di legge presentata insieme a Bossi piaccia puro allo xenofo�bo Le Pon «non significa nulla». Si ipotizza l'uso dolio armi con�tro gli scafisli, vero, ma nei limiti «già previsti dagli articoli 53 o 54 del codice penalo in vigore». E comunque, si lotrobbo sparare ai canotti so o sullo rotto di ritorno, quando non ci sono più a bordo donno o bambi�ni. Dieci anni perché un ininiigrato in regola ilivent i cittadino italiano sembrano troppi? «E' la logge attuale a stabilirlo come ipotesi discrezionale, mentre noi la trasformeremmo in un diritto». Per farla breve: secondo Ber�lusconi, tutto il putiferio che si è scatenato sul tenia immigra�zione è frutto di «disinfonnazia» a di malafede. E qui ce n'è ancora per D'Alema, cui «proba�bilmente la paura sia facendo perdere il pieno controllo dei nervi», e «per ignoranza s�è esposio a una figuraccia» attri�buendo al Polo intenzioni che non ha mai avuto, «un interven�to sopra le righe poco consono a chi ricopre certe cariche istitu�zionali», E così, tornando all'at�tacco, il Cavaliere picchia duro anche sui radicali, che negli spazi di propaganda televisiva hanno ottenuto «lo stesso tem�po riservato complessivamente a noi fini Polo che nei puro sondaggi (quelli ili Forza Italia, ndr) superiamo il 50 por cento». A Radio Radicale è si ato consenlito di trasmettere in tempi di par condicio «nonostante faccia solo propaganda contro il cen�trodestra». Insomma, Pannella e Bonino sarebbero usati come clava contro Berlusconi da una maggioranza «che non ha altri strumenti se non il bavaglio».

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