Guerre sante e idee sbagliate

Guerre sante e idee sbagliate Guerre sante e idee sbagliate La protesta contro il commercio mondiale agita bandiere nobili, ma fraintende la realtà di Salvatore Rossi Vi è solo una cosa peggiore di una menzogna, ed è una men�zogna con dei grani di verità: al�lora ia menzogna si ammanta di verosi�miglianza e, tradotta in slogan, diviene capace di smuovere i cuori mentre ottunde le intelligenze. Il messaggio propagandistico dei conte�statori di Seattle mescola confusamente cose vere e false. Questo è pericoloso. La politica è l'arte di prendere una que�stione complessa e scarnificarla fino al�l'osso di una decisione intelligibile e condivisa. Se la questione cade nelle mani di un demagogo senza scrupoli, la decisione sarà cattiva; se cade nelle ma�ni di un fanatico, ancorché animato dal sincero desiderio di salvare il mondo, la decisione sarà disastrosa. Nell'intervista a Lori Wallach echeggiano ripetutamente due temi cari a tutte le donne e gli uomini di buona volontà: la salvaguardia ecologica e l'autodetermi�nazione dei popoli. Al riparo di queste due nobili bandiere i manifestanti di Seattle invitano il mondo a una crociata contro il libero comrr.^rcio, considerato il bastione del profitto capitalistico, cioè dell'ingiustizia e della prevaricazione del forte sul debole. Si domanda ad esem�pio la Wallach: è mai possibile che ame�ricani e giapponesi vendano gli uni agli altri identici stuzzicadenti, fatti con legno canadese i primi, e malese i secondi, fa�cendoli viaggiare attraverso montagne e oceani? Se questa follia accade, si ri�sponde la stessa Wallach, è perché col denaro dei contribuenti si costruiscono porti e strade che servono solo a spedi�re gli stuzzicadenti da un continente al�l'altro, perché il petrolio costa troppo po�co e le navi mercantili possono viaggiare in lungo e in largo per futili motivi... Con una simile abbondanza di trasporti facili, i biechi capitalisti nipponici e yankee che abbattono gli alberi per farne stuzzica�denti si riempiono le tasche di profitti. Questo succede perché ne! commercio internazionale si favoriscono i vantaggi "assoluti" anziché quelli "comparati" che la buona teoria economica propu�gna. Vediamo di capire qualcosa in que�sto guazzabuglio. Ricordiamo qualche rudimento di teoria del commercio intemazionale. Nel secolo diciottesimo Adam Smith si chiese perché mai le nazioni commer�ciassero fra loro. La risposta che si diede fu che lo facevano perché erano diver�se: ciascuna di loro era più brava di ogni altra nel produrre un determinato bene (leggi: più efficiente, vaie a dire capace di produrlo in quantità maggiore a parità di costo). In generale, secondo il pensie�ro di Smith, se ogni nazione si specializ�za nel suo settore di vantaggio "assolu�to" e si procura quant'altro le occorra at�traverso il commercio con le altre nazioni, tutto il mon�do avrà a disposizio�ne una quantità complessivamen�te maggiore di beni e tutti saran�no più felici. Ergo: si lasci il commer�cio internazionale il più possibile libero! Agli albori del diciannove�simo secolo David Ricardo fece progredire la riflessione teorica in una di�rezione ancor più a sostegno del libero scambio. Egli mostrò come convenga alle nazioni scambiarsi i beni che produNon è irscammercoltre g cono non solo quando ciascuna di esse ha un vantaggio assoluto sulle altre, ma anche quando alcune di esse si trovino a essere svantaggiate in ogni tipo di pro�duzione: l'importante è che si specializ�zino nel settore in cui lo svantaggio è mi�nore; in quel settore avranno un "van�taggio comparato" (comparato agli altri settori, non alle altre nazioni). Per intuire il fondamento di questa teoria basta pensare al classico caso del grande chef di cucina e del suo sguattero: azionale biare slmili oceani è molto probabile che il grande chef sia più bravo dello sguattero anche nel lava�re piatti, ma conviene a pntrambi (e an�che agli avventori) che egli non sprechi il suo tempo cosi, e scambi con lo sguatte�ro un oalario contro lavor o dequalificato Wallach inventa una contrap�posizione fra vantaggi assoluti e comparati che non esiste, per�ché fondata su una definizione peculiare e ridutti�va di vantaggio assoluto: quello di chi diviene più com�petitivo mediante prati�che immorali e ripugnanti, come il lavoro minorile o la schia�vitù. Ma questa è un'altra questione, su cui torneremo fra un momento. Che giu�dizio si deve quindi dare dell'apparente Non è irrazionale scambiare merci slmili oltre gli oceani Dirigente del Servizio studi della Banca d Italia, e I autore Ira I altro di Politica economica italiana 11968-19981 Latorra 1998 Davos 26 febbraio 2000 manilestazione multilingue contro il vertice del Wnitil [conomic Forum Salvatore Rossi

Persone citate: Adam Smith, David Ricardo, Lori Wallach, Salvatore Rossi, Wallach

Luoghi citati: Seattle