Caccia alla cometa Una sfida europea

Caccia alla cometa Una sfida europea ECCEZIONALE MISSIONE NELLO SPAZIO Caccia alla cometa Una sfida europea GUIDO Gozzano, poeta cre�puscolare, amava le far�falle al punto da dedica�re loro un poema. Ora una farfalla ipertecnologica con ali di 32 metri volerà verso una cometa e il suo nome è davvero gozzaniano: «Rosetta». Come una fantesca timida e gentile del primo Novecento. Ma que�sta «Rosetta» affronterà una sfida durissima: viaggiare per dieci anni in uno stato di iberna�zione, raggiungere nel 2010 la cometa Wirtanen, inseguirla per mesi lungo la sua orbita mentre si accosta al Sole foto�grafandone particolari di appe�na un centimetro, inviare un robot sulla sua superfìcie ghiac�ciata e analizzarla per rivelarci l'origine del sistema solare e quindi della Terra, forse persi�no della vita, perché le comete sono cariche di molecole organi�che considerate pre-biologiche. Ora si capisce anche il nome, che allude alla famosa Stele di Rosetta studiata dall'archeolo�go Champollion (1790-1832), grazie alla quale fu possibile decifrare i gerogUfici e penetra�re i segreti dell'antico Egitto. ' "«Rosetta» Sftjf se il più a« zioso tra i programmi dell'Agen�zia Spaziale Europea. Per non perdere il suo appuntamento con la cometa Wirtanen, la navicella dovrà partire fra me�no di tre anni, entro una risica�ta finestra di lancio che va dal 10 al 29 gennaio 2003. Una corsa contro il tempo che vede impegnata in prima fila l'Alenia Aerospazio, contraente princi�pale nei confronti della capo�commessa Domier per l'assem�blaggio, l'integrazione e le pro�ve della navicella. A spedire i 3000 chilogrammi di «Rosetta» dalla rampa di lancio di Kourou (Guyane fran�cese) sarà un razzo «Ariane 5» potenziato. Ma quella spinta non basterà. Poiché la navicella dovrà girare intomo al Sole su un'orbita che richiede una velo�cità di 37,4 chilometri al secon�do, mentre la Terra viaggia a 30 km/s, lungo la strada la navicel�la dovrà ricevere tre «calci» gravitazionali, due dalla Terra e una da Marte, per poter ac�chiappare la cometa per la coda. Si spiega cosi il viaggio decennale con 80 mesi di iberna�zione. Ma por non sprecare tempo, «Rosetta» si sveglierà un paio di volte dal suo letargo per fotografare gli asteroidi Otawara e Siwa nel 2006 e nel 2008. Due oggetti alquanto di�versi: Siwa, con un diametro di 150 km, appartiene alpiccolo gruppo dei grandi asteroidi, mentre Otawara è un pianetino che non supera i 10 chilometri. La cometa 46PZWirtanen è vec�chia, ha {}ià speso gran parte delle sue riserve di ghiaccio, gas e di polveri in numerosi passag�gi vicino al Sole. Proprio per questo è stata scelta: la sua attività è ridotta, e non dovreb�be risultare troppo pericolosa per «Rosetta». Ma oltre al ri�schio dei «proiettili» cometari esistono parecchie altre incogni�te. Vediamo le principali. La massa della Wirtanen non è ben conosciuta ma certo è molto piccola. Inserirsi in orbi�ta polare intomo a una palla di ghiaccio dal diametro di qual�che chilometro ( 1,5 km secondo le stime più attendibili) è un'im�presa mai tentata prima: biso�gna dosare la velocità della navicella con estrema precisio�ne, e i segnali radio impieghe�ranno più di un'ora nel tragitto rendendo impossibile una gui�da in tempo reale. Un'altra difficoltà è la durata della mis�sione. Il lavoro utile inizierà solo il 29 novembre 2011, l'ossensazione ravvicinata del nu�cleo cometario è prevista a partire dal 22 agosto 2012, la ine dell'impresa il 10 luglio 2013. Resisterà «Rosetta» a una ibernazione cos�prolungata? Anche i pannelli solari, con una superfìcie totale di 64 metri quadrati, sono una novità tecno�logica non ancora sperimentata nello spazio: le loro celle foto�voltaiche devono funzionare a temperature e con irraggiamen�to solare molto bassi, come succede aldilà dell'orbita di Marte, dove finora le sonde avevano usato generatori nucle�ari. Ardue prove attendono an�che le batterie a ioni di litio, gli speciali radiatori e superficie variabile, i sensori stellari e solari, i giroscopi laser, l'anten�na di 2,2 metri. Infine c'è l'estre�ma miniaturizzazione degli strumenti di ricerca. Dei tremi�la kg complessivi, 1650 sono di propellente e 165 di apparecchi scientifici. Il Lander, cioè la sonda che deve posarsi sulla cometa, pesa 100 km. Per stare in limiti cos�severi si sono dovute sviluppare soluzioni tec�nologiche inedite. L'attrezzatu�ra di un laboratorio di chimica che sta in una stanza qui ha le dimensioni di una scatola da scarpe. Su «Rosetta» troviamo lo spettroscopio ottico «Osiris», lo spettrometro ultravioletto «Alice», lo spettrometro infra�rosso e ottico «Virtis», lo spettro�metro a microonde «Miro», il sistema Doppler Rsi, lo spettro�metro di massa «Rosina», l'ana�lizzatore di composizione isoto�pica «Berenice», lo spettrome�tro di massa delle polveri come�tarie «Cosima», il microscopio con telecamera per osservare le polveri «Midas», il tomografo a onde radio «Consert», l'analizza�tore di plasma «Rpc», il misura�tore della velocità di impatto delle polveri «Giada» (strumen�to con cui lavorerà Ezio Bussoletti, specialista in polveri co�smiche). Quanto al Lander, por�terà sulla superficie della come�ta uno spettrometro X, un ana�lizzatore di gas e del suolo, una telecamera per immagini pano�ramiche e microscopiche, un rivelatore acustico di impatto e, un magnetometro. L'Europa ha una tradizione nello studio delle comete. Un risultato storico rimane quello del 14 marzo 1986, quando per la prima volta fu possibile vede�re la «faccia» di una cometa: la sonda europea «Giotto» passò ad appena 600 chilometri dal nucleo della Halley e inviò più di 4000 fotografie, mostrando un corpo ghiacciato di fomia irregolare con assi di 16 e 8 chilometri, crateri e getti di gas. Ormai accecata dalle polveri cometarie, la navicella dell'Esa ha poi ancora incontrato la cometa Grigg-Skjiellerup (19921 inviando dati con gli 8 strumen�ti rimasti in funzione. «Roset�ta» ha dunque in «Giotto» un buon precedente. Mi capitò la fortuna di seguire per RaiUno, con Piero Angela, l'incontro con la Halley nel 1986. Speriamo di vedere quello della Wirtanen nel 2011. Piero Bianucci La sonda «Rosetta» nel 2012 toccherà il nucleo ghiacciato della «Wirtanen» Pannelll solari della sonda Rosetta nella sala d'integrazione dell'Alenia a Torino Viaggio verso la cornata Wirtanen Osservazione della cometa X ► Anni trascorsi dali'iniiiò della missione 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fasi attive Fasi di ibernazione della sonda

Persone citate: Ezio Busso, Halley, Lander, Osiris, Piero Angela, Piero Bianucci

Luoghi citati: Agen, Egitto, Europa, Torino