Scarpe vecchie per far musica di Ferdinando Albertazzi

Scarpe vecchie per far musica UH URRO AL QIORWO Scarpe vecchie per far musica Ferdinando Albertazzi M! ETTERSI in sintonia con il pentagramma at�traverso giochi di grup�po. E' la suggestiva «scommes�sa» della concertist a e ricercatri�ce musicale Sonia Simonazzi, già ideatrìce di Kit mia, una didatti�ca della musica «dove l'elemento sonoro viene vissuto attraverso il movimento del corpo». In combult a con il giocoliere Elio Giacone, che ha firmalo più di duemi�la giochi d'ogni fatta, Simonazzi propone dunque ai ragazzini un approccio ludico-crealivo al mondo delle solle note, illustra�lo con matite leggere e sorrìden�ti da Vivien Dematteis. Cinquantuno i giochi dissemi�nali nei sei capitoli, da Suoni aiti e suoni bassi a Suoni lunghi e stioni corti, fino a Silenzio, int.rodol t i da semplici notazioni lecnico-pratiche. Benché «basti chiu�derò gli occhi, per scoprire il mondo attraverso le orecchie», bisogna tuttavia che «qualcosa si muova, per far nascere un suono: soffiando, oppure batten�do o pizzicando o sfregando, si può far muovere di lutto». Le ideazioni ludiche di Giacone so�no procedute da brevi racconti «d'ambiente», che mettono in risalto le caratteristiche delle differenti situazioni sonoro con cui si familiarizza nei relativi giochi. Si prenda por esempio l'orche�stra di Qwelkeho che suona con scatole, rastrelli, puntine da dise�gno e perfino con vecchie scarpe sfondalo, e che dunqm. richiede attitudini del lutto particolari. Difalli «chi vuol diventare orche�strale devo saper riconoscere e riprodurre il suono degli oggetti scelti dal direttore por il concer�to che ha in monto. Deve inoltre immedesimarsi a tal punto nello strumento che dovrà suonare da assumere, almeno por un po', la forma deU'oggetto che ha tra le mani» invoglia il raccontino. Si passa quimli al gioco «di inizia�zione», per un numero di giocato�ri a piacere e un conduttore. L'occorrente lo si ha sotto mano (matite, cordicelle, fogli di car�ia), come pure gli oggetti che «faranno orchestra». Le regole costituiscono il tramile «dallo Strumento al suono»; per affina�re l'orecchio e, appunto, arriva�re a muoversi come funamboli sulle corde del pentagramma. Di gioco in gioco c'è una distribuzione di punteggi che. nell'insieme, possono dare un'idea dell'adesione all'Univer�so Suono. Anche se il meccani�smo del gioco, che prevedo ovvia�mente vincitori e vinti, non sia cos�finalizzato in questo Dire, Fare. Suonare... assai piacevole e fertile a parte qualche «accor�do» da limare un po'. In certi casi, come in Penna Sfera, si insiste opportunamente sul suono delle parole per eviden�ziare la musicalità della lingua e, di conseguenza, la possibilità di aggiungere una va enza sonora alTefiicacia di una frase. Si pre�stano perciò anche a una non occasionale utilizzazione didatti�ca, al di fuori degli schemi con�sueti, queste pagine «che sono proprio come una lunga, mutevo�le canzone, da ascoltare e canta�re e danzare al ritmo della sua musica o mimando le sue parole. Oppure tenendola in sottofondo mentre si è intenti ad altri gesti, ad altre parole, ad altri suoni». tuj Cuce»* Sow ;«MCN«;fl -/. ;:r r\' 1 • 1 Elio Giacone e Soma Simonazzi Dire, fare, suonare... Elledici /24pogine 14.000 Un

Persone citate: Elio Giaco, Elio Giacone, Giacone, Simonazzi, Soma Simonazzi Dire, Sonia Simonazzi, Vivien Dematteis