BOLOGNA Fiabe, bugie e videoclip di Maria Laura Rodotà

BOLOGNA Fiabe, bugie e videoclip Tra Cd-Rom e classici: ecco le letture del nuovo Millennio alla Fiera del libro dei ragazzi BOLOGNA Fiabe, bugie e videoclip Maria Laura Rodotà inviata a BOLOGNA LE Piccole Fiammiferaie girano per la Fiera del libro per ragazzi con su i migliori vestiti da gita. I Guardano tutto, molto gli piace, non possono comprare quasi niente. Sono fiammiferaie adulte, a volte di sesso maschile, e perciò dovrebbero farci meno pena. Errore. Le fiammiferaie di Bologna in questi giorni sono le/gli insegnanti dei nostri figli. Qualcuna in aggiornamento pa�gato, qualcuno a spese sue; c'è chi ha qualche soldo in più di budget e perfino chi, come vor�rebbero Blair e D'Alema, ha già un computer in ogni classe. Ma ha dovuto scegliere; quindi per due anni niente libri e invece qualche cd-rom. E sono loro a raccontare la situazione vera della lettura tra i più piccoli in Italia, Non è granché, e lo si sapeva. Ma ci sarebbero nuovi modi per stimo�lare alla lettura, alla cultura. Loro li hanno visti, dicono, sa�prebbero come. Lo spiegano, spiegando anche quanti soldi (che non hanno) ci vogliono NATI Al BORDI DI PIRIFiRIA. «Noi s'ha da offrir poco, settemila lire l'anno a bambi�no». «Da noi è meglio, ci s'ha il' forfait». «S�forfait forfait, se si comprano carta e gessetti ecco che i libri son bell'e fuori». Stefania Mirti, Silvia Donati e Rossella Piselli insegnano alla periferia di Arezzo, città che ha chiuso molte elementari per un giorno e mandato i maestri alla Fiera. Raccontano di bambini che leggono poco, ma ogni tanto s'appassionano: «Come per il resto, seguono le mode. La colla�na horror per ragazzi Piccoli brividi, che però ora va un po' meno. Ora vanno i libri del Battello a Vapore, che fa promo�zioni, spot alla radio, gadgets, feste nelle scuole colle cacce al tesoro. Perché le altre editrici non si inventano nulla? Se si crea una moda i bimbi fanno comprare alle famiglie, e le fami�glie comprano anche se i soldi sono pochi». «S�ma dove stiamo noi tutti i genitori fanno lavori faticosi, tornano stanchi la sera, e non sono abituati a leggere loro stessi. E non le leggono le fiabe ai figli, e cos�non c'è il percorso classico per cui prima si sente raccontare poi si guardan le figure, poi si vuole legge�re. Tocca tutto a noi, per quel che possiamo». Ma cosa potete? «Poco. Gli facciamo leggere i classici, Pinocchio, Giamburrasca. Quelli che troviamo sulle bancarelle a metà prezzo. Pa�ghiamo noi». «Qui ci son cose belle, stimolanti, ma chi ce le compra? E invece ci vorrebbero. Questi son bimbi nati nella cullara dell'immagine, se gli dai un libro bello da vedere, da toccare, magari con le figure tridimensio�nali se lo litigano. Se vogliamo farli diventare dei lettori è il solo percorso. Ma i soldi?» COMUNALE RICCA CON CD-ROM. «Alla Fiera ci sono un sacco di novità multimediali. Ci interessano molto, sa, abbiamo quasi un computer per classe». Ad Arezzo? Ma se le vostre colleghe... «S�in effetti noi s'è il plesso centrale». Plesso benedet�to, dove le maestre Luana Governini. Franca Rossi e Mariella Bigiarini raccontano come crea�no ipertesti al computer insieme agli alunni, partendo da libri amati. E come usano cd-rom con percorsi e giochi per insegnare: «Il cd-rom affascina più del li�bro, se vogliamo farli leggere bisogna proporgli prima quelli». «Qui ce n'è parecchini di nuovi libri che gli piacerebbero, briosi, divertenti, ben illustrati». Ne prenderete, per il plesso? «E come si fa? S'è già speso tutto per i computer e i cd-rom». LA MIA REGIONI l'AUTO�NOMA. In effetti, di cd-rom ce n'è di sfiziosi. Come quelli De Agostini disegnati da Panebarco (una volta faceva Piccolo Lenin su Linus) che insegnano di tutto inclusa la matematica. Finora erano oggetti da casa per bimbi evoluti, però. Solo ora l'editore sta facendo cd-rom per la scuola (più un sussidiario-libro con sito proprio dn cui scaricare novità) perché comincia pianissimo a esserci un mercato. «Più in pro�vincia che nello grandi città, a sorpresa. Lo vedono come un modo di non sentirsi tagliali fuori», ipotizza Ghigo Quadrino, editore di soli cd-rom per la romana Garamond. Ma serve il plesso giusto o il posto giusto. «Io son qui per quattro giorni pagata dalla scuola, la mia scuo�la ha un budget libri di tre milioni l'anno. Sa, vengo da Monfalcone, il Friuli Venezia Giulia ò una regione autonoma», dice M::ria Gra^a Mazzera. E' seduta a un doppio incontro Mondadori, su una nuova colla�na di romanzi L.orici con bambi�ni protagonisti (che le interessa) e sul pregetto «Adotta una biblio�teca», tu dai 240 mila lire e Mondadori spedisce lutto alla scuola, 0 non la riguarda. Le colleglli' sedute intorno la guar�dano con astio. LA BOLOGNESE ROMANTI�CA. Giunta rossa o Guazzaloca, la materna di Alessandra Elmi sempre 200 mila l'anno di bud�get libri ha. 1 suoi piccoli si dividono tra fans dei mostri e fans di Winnie Pooh. Lei apprez�za le novità ma dice che non servono«Bastano fiabe, prìnci�pi e principesse a stimolare la fantasia». V. semole la massa di rìccioloni rossi, uguali a cmelli di Silvia Battolin�che non li aggiu�stò e perse col Guazza. Bologna è sempre Bologna, OCCHIOBELLO BLUES. «Mi sono pagato viaggio e higliotlo ma ne vale la pena. Le coso migliori sono le novità multime�diali». Il suo budget, prego.' «Tre�centomila Uro ranno per tutta la scuola», risponde Roberto Catozzi da Occhiobòllo, Kovigo. «Per fortuna sono anche presidente della biblioteca comunale, e ho otto milioni l'anno. Per tutto. Per i bambini però gli editori dovrebbero farci agevolazioni, chi; diamine». NON SONO MAESTRA, MA... «No guardi sono un'autri�ce. Mi chiamo Chiara Rapaticini». In effetti, autrice e disegnatrico tra le più bravo [Miofratel�lo è una bi'Stia è un potenziale cult por i più piccoli tartassali), che ora ha fallo anche una storia di Topolino. Ma anche lei ha la sua da dire su come stimolare a leggere: «Prendere esempio da Mlv. La vede mia figlia, lo dice una ricerca dell'Unione europea che dai 5 anni i bambini sono pazzi per i videoclip. Se capisse�ro l'innovazione, se studiassero il modello, potrebbero creare nuove storie che piacciano dav�vero. Ci proviamo?». Insegnanti attenti e senza mezzi, una tv invadente, genitori latitanti Le idee ci sono gli editori anche: ma i piccoli lettori non crescono La trentasettésima Fiera del libro per ragazzi di Bologna chiude i battenti domani (orari: oggi 9-18,30; domani 9-17,30). L'ingresso, come ogni anno, è riservato agli operatori del settore (editori, librai, bibliotecari, insegnanti, educatori..,) e il biglietto cost 25mìla lire. Sono presenti 1391 case editrici provenienti da 81 Paesi. Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.bolognafìere.it/BookFair. Telefono 051-28.2 Ili