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«La coppia vuole andare avanti» LA DIFESA DEL MEDICO AL CENTRO DELLE POLEMICHE «La coppia vuole andare avanti» Il ginecologo: faremo l'operazione, sono sereno intervista Daniela Daniele ROMA CERCA il dialogo, non vuole andare allo scontro con i vertici degli ordini medici. Pasquale Bilotta, ginecologo, è convinto di essere nel giusto. Perché, dottor Bilotta? «Ho preso decisioni di questo genero diverse volte. In Italia sono già nati bambini da madri surrogate. Basti ricordare il caso dell'embrione prelevato dalla mamma morta e reimpiantato nell'utero della sorella. L'inter�vento lo feci nel '94». Quando si è rivolta a lei la coppia che oggi si trova al centro di un caso giudizia�rio? «Nel '94...» Sulla scia di quel fatto cla�moroso? «Sì, presumo di sì. La coppia venne nel mio centro e subito mi resi conto che la donna, che allora aveva 24 anni ed era sposata da lochi mesi, mai e poi mai avrebDe potuto dare alla luce un figlio». Perché? «Era senza utero. Aveva soltanto le ovaie. Aveva sempre finto di avere le mestruazioni...Una situa�zione davvero penosa». Ma non lo sapeva? Non si era mai sottoposta a una visita ginecologica? «No». Che tipo di donna é? «Cultura media, carattere mol�to forte. Volitiva e pragmatica. E'lei che decide». Come reag�alla notizia che le diede? «Da persona pratica qual è. Mi chiese come si sarebbe potuto risolvere il problema. Glielo dis�si: l'unico modo era trovare una donna che portasse avanti la gravidanza al posto suo». Decise subito? «No, tornò da me, con il marito, dopo alcuni mesi di riflessione e si disse pronta a procedere all'in�seminazione artificiale. Cosa che si fece, con un intervento piutto�sto deheato perché il marito ha spermatozoi ridotti di numero e di motilità, attraverso la microin�seminazione, ovvero iniettando direttamente gli spermatozoi ne�gli ovociti. Era il 1995». Si trattava di trovare l'in�cubatrice naturale. «Nel gennaio dell'anno scorso, la coppia è tornata da me per chiedermi di scongelare gli em�brioni che avevamo messo da parte in attesa di poterli reim�piantare. Ma, dall'inseminazio�ne artificiale in poi, era nato il codice deontologico...» ...proprio in seguito a quel�la storia della mamma mor�ta e della sorella che aveva accettato l'impianto del suo embrione... «...e io non ero più in grado di procedere senza il parere del giudice. Cos�la coppia si è rivolta alla magistratura e il resto è storia di questi giorni». Chi è la mamma-incubatri�ce? «Un'amica della coppia. Quei tre si conoscono dall'infanzia». E' sposata? Ha figli? «E' stata sposata e non ha figli. Da qualche tempo ha una relazio�ne stabile con un compagno». Come ha reagito, il compa�gno, alla decisione della sua donna di partorire il figlio dell'amica? «Si è rimesso, completamente. alle sue decisioni, lasciandola completamente libera». Si direbbe una coppia di una generosità tanto fuori dal comune da sembrare sospet�ta. E' sicuro che nessun com�penso é stato pagato? «Per quanto mi risulla, nessun compenso. E una storia tra ami�ci». Adesso lei, dottore, che co�sa farà? «Intendo incontrarmi con i pre�sidenti nazionale e provinciale degli ordini e discutere con loro, portando le mie ragioni». Non ci saranno contraccol�pi psicologici nella dinami�ca delle due coppie? «Sono seguile da una psicologa del nostro centro e fin dall'ini�zio della gravidanza, la gestan�te vivrà a stretto contano con i futuri genitori». E il neonato? Si dice che la vita psicologica s'inizi già nella condizione di feto, qua�si in simbiosi con le emozio�ni della mamma che lo porta in grembo: non avrà proble�mi nell'essere strappato a questa per passare alle brac�cia della mamma biologica? «Niente di documentato in lavo�ri scientifici». Dottore, lei non ha nean�che il minimo dubbio? «L'esperienza che ho fallo in questo campo è sempre stala positiva. Sono sereno». C m Voglio discutere con gii Ordini e spiegare le mie ragioni. La mamma in prestito non riceve compenso, è una storia di amicizia. Ho esperienza di altri casi del genere, e posso dire che tutti sono finiti in maniera positiva m u