«Dei carabinieri ci possiamo fidare ancora» di Ugo Magri
«Dei carabinieri ci possiamo fidare ancora» L'EX CAPO DELLO STATO «QUEL COLONNELLO E' ANDATO OLTRE LE RIGHE» «Dei carabinieri ci possiamo fidare ancora» Cossiga: hanno/atto subito pulizia. Nasone, invece... intervista B Ugo Magri RAVO, bravissimo il co�mandante generalo di.'l l'Ar�ma, Sergio Siracusa, che in un battei d'occhi ha destituito il «ribelle» Pappalardo comminan�dogli una punizione esemplare, li malo, malissimo il capo della Polizia, Fernando Masone, che invoce di usare lo stesso pugno di ferro noi confronti di Aliquò lo ha addirittura promosso a un più alto incarico... Interpellato al termine della presenzione di un libro di Giorgio La Malfa, un po' claudicante per i postumi di una vecchia frattura alla (jamba, ma tagliente come nei giorni migliori, Francesco Cossiga non ha dubbi: dopo questa spiacevo�le vicenda gli italiani sanno di chi possono fidarsi e di chi no. Mano sul fuoco quando si parla di lealtà democratica della Benenif'rita. Invoce i vertici della Polizia, se dipendesse dall'ex capo dello Stato, dovrebbero fare di corsa le valigie. Il caso Pappalardo ha scate�nato sul! Arma una tempe�sta politica. Lei come lo giudica? «Aliimè, dopo la Polizia adesso anche i Carabinieri hanno il loro Aliquò. Ma a differenza di que�st'ultimo, che i suoi superiori si apprestano a "punire" tra virgo�lette, mandandolo a svolgere una funzione di officer nell Eu�ropei, il Comando generale del�l'Arma nel giro di un'ora ha destituito il colonnello Pappalar�do dall'ufficio che ricopriva. Non solo, ma lo ha anche sotto�posto a procedura disciplinare e del suo comportamento ha infor�mato la Procura della Repubbli�ca». Due pesi e due misure. Da questo diverso comporta�mento di Polizia e Carabi�nieri, quali conclusioni bi�sognerebbe trarre? «Lei vuol sapere di chi può maggiormente fidarsi il cittadi�no che vuole tutelata la assoluta lealtà e obbedienza alle istituzio�ni repubblicane da parte dei propri corpi di polizia? Diciamo�lo sinceramente: grazie a Dio, abbiamo un Comandante gene�rale dell'Arma e un comando dei Carabinieri che non guardano in faccia neanche i membri del proprio corpo. Speriamo, ripoto speriamo, di poter dire presto altrettanto rispetto al Vimina�le...». Dal tono si direbbe che lei è scettico. Però intanto è il documento Pappalardo a te�nero banco. Ha letto che cosa è arrivato a scrivere? «Sono affermazioni irrituali, fruito di un non disciplinato entusiasmo, al di fuori di una concezione democratica dello Stato. Peccato, perché oggi, con Xapprovazioiie.dqlla .legge che trasforma i Carabinièri nella quarta Forza armata, sarebbe dovuta essere per tutti i Carabinisri una giornata diLsoddisfazione». La legge varata dal Parla�mento e davvero cos�impor�tante? «Sì, perché dà finalmente la necessaria forma giuridica a un fatto già realizzato: l'abbando�no del modello di "gendarmeria" cioè di forza militare avente come compito il presidio milita�re e anche di polizia del territo�rio e la trasformazione dell'Ar�ma in forza di polizia generale. Anzi, direi, preminente nel Pae�se por la sua capillarità e la sua forte strutturazione di caratte�re, se non militare, almeno para�militare. In fondo, l'Arma è tornata allo sue lontane origini, quando era corpo unico di poli�zia civile e militare nel Regno di Sardegna, creato proprio nel momento in cui la responsabili�tà per l'ordine e la sicurezza (prima timida riforma di caratte�re illuministico in quello Stato cos�chiuso) passava dall'autori�tà militare a quella civile: cioè al ministero dell'Interno che si chiamava, allora. Segreteria del Buongoverno...». «Il protagonista è stato subito sospeso e sottoposto alla procedura disciplinare mentre la polizia ha promosso Aliquò» L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Luoghi citati: Sardegna
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