Clinton interviene sul caso di Elián

Clinton interviene sul caso di Elián In una conferenza stampa il Presidente affronta anche i problemi della pace tra Siria e Israele, della Russia e della Cina Clinton interviene sul caso di Elián Ai parenti americani del bimbo cubano: rispettate la legge Franco Pantarelll NEW YORK «Spero che ognuno rispetti la legge, io ho fatto del mio meglio per evitare di politicizzare questo ca�so»; se l'è cavata così. Bill Clinton, quando durante la conferenza slampa tenuta ieri per parlare di tutto un po' è stalo interpellato sulla vicenda del bambino cubano vittima di un naufragio e ora conle�so fra il padre a Cuba e i parenti a Miami. Per costoro Clinton ha avu�to parole d�«comprensione», ma il rispetto della legge deve prevalere su lutto. Bel proposito, ma le pro�spettive sono alquanto buie. Ieri i parenti di Eliàn Gonzales hanno rifiutalo d�firmare l'impegno di rispettare la sentenza che scaturirà da processo d'appello previsto tra due settimane e questa loro decisio�ne rischia di far scoppiare lutto. Formalmente, Eliàn si trova ne�gli Slati Uniti grazie a un permesso temporaneo che scade questa matti�na alle nove. L'ufficio immigrazio�ne era disposto a prolungarlo fino al processo d'appello, ma aveva posto come condizione l'impegno, appunto, d�rìspellame la senten�za, che in pratica voleva dire; se il tribunale decide che Elian deve tornare a Cuba dal padre, voi lo lascerete andare senza storie. Loro hanno rifiutato e quindi la scaden�za del permesso rimane. In teoria, questa mattina alle nove i funziona�ri dell'ufficio immigrazione si pre�senteranno a casa di Lazaro Gonzaloz, il prozio di Eliàn, per prelevare il piccolo e spedirlo a Cuba. Che succederà? Ieri il sindaco della contea d�cui fa parte Miami, Alex Penelas, ha dello che lui non fornirà nessun «aiuto» ai funziona�ri dell'immigrazione, che poi in concreto vuol dire nessun poliziot�to. E tanto per essere più chiaro ha spiegato che se scoppioranno disor�dini la responsabilità sarà tutta di Bill Clìnlon e di Janol Reno, il segretario alla Giustizia. Interpella�lo su questi minacciosi particolari, Clinton ha dello che a lui Penelas «piace molto», ma anche per i sinda�ci il rispello della legge è un dovere. Non è stato facile, staccarsi da questo punto «caldo», ma alla fine il Presidente ci è riuscito ed ha tocca�to gli argomenti che gli stanno più a cuore. Si è dello «compiaciuto» dell'aumento della produzione di petrolio deciso dai Paesi dell'Opec ed ha «esortato» le compagnie ame�ricane ad adeguare ìmmecSatamenle il prezzo della benzina alla nuo�va situazione. Sul suo incontro col Presidonle siriano Hafez Assad di sabato a Ginevra, che come si sa non è andato molto bene, si è consolalo dicendo che almeno ades�so Assad '(conosce fin nei minimi dettagli le proposto israeliane. Non credo che possa limitarsi a due Semplicemente no». Quanto a Vladi�mir Putin, il nuovo Presidente rus�so, il suo lato buono Clinton lo ha trovato nel «positivo impegno sulle riformo economiche» e si è detto pronto a lavorare con lui «a prescin�dere dalla simpatia personale». Il presidente ha invitato il Congresso ad approvare gli accordi commer�ciali con la Cina, ((altrimenti ci -aranno conseguenze negativo per la nostra economia, e peggiori per la sicurezza nazionale». Un giornalista, un po' maligno, gli ha chiesto la sua opinione sulle pistole facili dei poliziotti di New York che (con la benedizione dol sindaco Rudolph Giuliani) nel gira di pochi mesi hanno lascialo sul terreno quattro persone, tutte di�sarmale e tutte nero. Hillary Clin�ton, che contende a. Giuliani il seggio di New York al Senato, lo ha attaccato durainonle e lo ha sorpas�sato nei sondaggi. Clinton ha cerca�to di essere noulrale. Secondo lui, preparando por bene i poliziotti «si può abbattere il crimine o migliora�re i rapporti fra lo comunità: le due coso non sono incompatibili». E gli spot in tv in cui Cbarlton Hoslon, presidente della Nra, attac�ca Clinton per i suoi propositi di regolare la vendila e il possesso delle armi? «Io credo ancora che lui sia un grande attore e mi piace guardare i suoi film». Frattanto un tribunale federale ha deciso ieri che Bill Clinton ha commesso una violazione di pri�vacy quando ha reso pubbliche le lettere di Kathleon Willey, la vedo�va che lo accusava di molestie sessuali. Il presidente americano Bill Clinton