De Vita non si sbilancia sui prezzi «Vedremo come andrà il mercaio» di Roberto Ippolito

De Vita non si sbilancia sui prezzi «Vedremo come andrà il mercaio» IL NUMERO UNO DEI PETROLIERI: IMPOSSIBILE FARE PREVISIONI De Vita non si sbilancia sui prezzi «Vedremo come andrà il mercaio» intervista Roberto Ippolito ROMA If N vertice tormentato. «Ci aspettavamo di più, ma è importante che sia successo qualcosa»: ecco il giudizio di Pa�squale De Vita, presidente del�l'Unione petrolifera, sui risultati della riunione di Vienna del�l'Opec. Per lei, dottor De Vita, l'esito del vertice non rappresenta quindi una svolta? «Credo che le decisioni dell'Opec, al di là delle apparenze, rappre�sentino comunque un rafforza�mento del cartello, con la confer�ma almeno a livello ufficiale di una forte limitazione imposta al�la produzione. Devo però notare che ora esiste un atteggiamento meno rigido verso l'area dei consumaton: non prevale la spinta a tutti i costi verso l'alto delle quotazioni. E mi pare di intrave�dere un orientamento alla stabiliz�zazione». L'Opec è divisa e lei parla di stabilizzazione. «E' divisa, ma la maggioranza dei Paesi produttori è su posizioni che qualcuno definisce moderate e l'Iran che si è dissociato ha poi dichiarato di voler aumentare la produzione». E' difficile capire quanto au�menta la produzione. «In maniera non ufficiale, cioè con qualche licenza di comporta�mento da parte dei Paesi aderenti all'Opec, la produzione di gregeio ha già registrato prima del vertice di Vienna un incremento rispetto alle quantità fissate dal cartello. Perciò la decisione non unanime dell'Organizzazione di elevare di un milione e 700 mila barili al giorno il petrolio immesso sul mercato potrebbe essere finalizza�to a bloccare l'eventuale allargar�si di crepe che si sono verificate nell'attuazione del vecchio accor�do. Al mercato è concesso un quantitativo aggiuntivo di greg�gio ma si conferma drasticamente che c'è un tetto alla produzione». Per lei, quindi, il problema è la conferma del tetto? «I Paesi aderenti all'Opec si sono dati la garanzia uno con l'altro di rispettare severamente il tetto alla produzione che è stato concor�dato. Questo significa, se davvero si bloccheranno le piccole emorra�gie rispetto al tetto fissato (cosa tutto da verificare, che l'effettivo aumento della produzione è in realtà inferiore a quello che ades�so viene annunciato». Oliali effetti immagina sui prezzi dei prodotti ricavati dal petrolio, quindi innanzi�tutto su quello della benzina? «Bisogna vedere ora in che modo il mercato reagisce. Non ci sono certezze, possiamo parlare soltan�to di un passo avanti che è stato compiuto rispetto alla situazione di due mesi fa». Qualcosa di buono allora c'è? «Volendo guardare più ottimisti�camente la situazione che si è creata, si deve considerare che per quanto riguarda il prezzo il mercato internazionale ha già in parte scontato l'effetto dell'au�mento della produzione. Negli ultimi giorni, infatti, il greggio è sceso da oltre 30 dollari al barile a una quotazione intorno ai 25-26 dollari nel momento dello svolgi�mento del vertice». Questo vuol dire che il petro�lio non scenderà ancora? «Dipende come il mercato intema�zionale reagisce sia per il greggio sia per i prodotti petroliferi, cioè la benzina o il gasolio». Insomma l'automobilista ita�liano pagherà meno la benzi�na o no? «L'automobilista italiano ha già cominciato a pagare meno la ben�zina grazie ai primi effetti della discesa delle quotazioni del greg�gio e dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali e alle deci�sioni conseguenti delle compa�gnie. Ulteriori modifiche del prez�zo della benzina possono avveni�re in relazione a quello che accadrà ancora sul mercaio lenendo presente che c'è l'esigenza in tutto il mondo di ricostituire le scorte di benzina: gli Stali Uniti sono forti acquirenti. Inoltre si avvicina l'estate con il tradiziona�le aumento dei consumi». Non si sta sbilanciando mol�to sul prezzo della benzina. «Dico ciò che è sensato osservare, non posso fare scommesse azzar�date». Solo un anno fa il petrolio costava 9 dollari. Altri tem�pi... «Sì, proprio altri tempi. E' interes�se eli tutti che il prezzo non sia troppo basso. Neanche il mondo industrializzato ha interesse a ritornare a 9 dollari a! barile, un livello che provoca processi di destabilizzazione con conseguen�ze sugli slessi Paesi sviluppati». L'Opec ha deciso per giugno la verifica dell'accordo, dopo un'aspra disputa sulla data. «Aver deciso la verifica a giugno delle conclusioni di Vienna dimo�stra il prevalere del realismo nei Paesi produttori». «Le decisioni di Vienna portano a un rafforzamento del cartello dei produttori» «Per avere ulteriori tagli ai listini bisogna attendere la ricostituzione delle scorte» Il presidente dei petrolieri italiani Pasquale De Vito è ''eluso «Dal vertice ci aspettavamo dl più»

Persone citate: De Vita, De Vito

Luoghi citati: Iran, Roma, Stali Uniti, Vienna