Ed, Edd & Eddy, ragazzi di strada

Ed, Edd & Eddy, ragazzi di strada Ed, Edd & Eddy, ragazzi di strada La risposta canadese a «South Park» MILANO «Ed, Edd fr Eddy». Tre ragazzini di strada contro la banda irruente e sboccala di «South Park». Tre ragazzi�ni afflitti dai solili problemi adole�scenziali acne, goffaggine, capelli grassi con un solo scopo nella vita: trovare i soldi per le piccole spese. E' la sconimessn di «Cartoon Network», in onda ogni sera sulla rete satellita�re che ha fatto rivivere i più classici cartoni degli Anni Sessanta. Per l'occasiono, il colosso televisi�vo dell'animazione abbandona la strada maestra dei «Plinlstones» e di «Scooby Doo», per rivolgersi a un urtisUi indipendente: Danny Anto�nucci, il canadese di origine italiana premiato nel '99 come miglior anima�tore televisivo dell'anno. «Ed, Edd ?t Eddy sono i miei alter ego», racconta l'autore, a Milano per presentare il suo trio di bambini terribili. «Miei e dei miei due figli, due ragazzini altrettanto terribili di dieci e dodici anni... ho giocato sulla parte surreale e su una interpretazione personale della vita». Per Antonucci, l'ispirazione fami�liare è quasi una costante: il suo primo film, «Lupo The Butcher» visto la scorsa estate al festival di Genzano aveva come modelli il padre e lo zio dell'autore, due italiani emigrati a Vancouver nel dopoguer�ra. Nel 1986, «Lupo» è caduto sul mondo dell'animazione come una bomba: «E' stato il precursore che ha aperto la porta a "South Park" e ai prodotti di quel tipo racconta Anto�nucci -. Era irriverente, dissacrante, e soprattutto non concepito per un pubblico di soli bambini. Insomma, Trey Parker e Mail Stone, con "South Park", non hanno inventato nulla...» «Ed, Edd fr Eddy» racconta storie di strada con uno stile che sfrutta al minimo il computer («A mano, con il pennello, i disegni hanno più spesso�re»). E senza gli eccessi verbali e narrativi di «South Park», la serie di Italia 1 che ha indignato Telefono Azzurro e scatenato proteste e interrogazioni parlamentari. Lo si può considerare un prodotto per soli bambini? «Io non mi chiedo mai per chi sto disegnando com�menta Antonucci -. Io non disegno con uno scopo di marketing, indivi�duando un certo pubblico per sfrut�tarlo. Penso che i cartoni animati siano arte, come il cinema, come la pittura. Io disegno per esprimermi, prendo spunto da quel che c'è dentro di me e spero che li guardi chi li trova belli. Il resto non mi interessa...». [g. tib.j Danny Antonucci è stato premiato nel '99 come migliore animatore televisivo In «Ed, Edd e Eddy» (nella foto qui accanto) racconta storie adolescenziali: goffaggine, capelli grassi e un solo scopo nella vita: trovare I soldi per le piccole spese

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