Armando e Fausto, fratelli «contro» di Antonella Rampino

Armando e Fausto, fratelli «contro» Il «Nuovo Ulivo» potrebbe costringerli a sfilare fianco a fianco Armando e Fausto, fratelli «contro» Antonella Rampino NON bastassero le diu�turne conflittualità che carsicamente sca�vano dividendo sempre più i divorziati, e dunque ex pa�renti, Cossutta e Bertinotti, stavolta a farli litigare ci si è messo pure Luigi Pintor. Il quale non credeva alle pro�prie orecchie, quando in tv ha sentito, e visto, Cossutta dichiarare il proprio «no» al referendum elettorale, «es�sendo egli per una legge elettorale maggioritaria e dìpolarìsta». Segue, con la pau�sa del weekend perché il fondo di Pintor è uscito sàba�to 25 marzo e fino al luned�il «manifesto» non va in edico�la, precisazione di Cossutta, «noi siamo proporzionalisti e bipolari». E infine ieri il titolone sul quotidiano bertinottiano,«Liberazione», «La caduta dell'Armando», che ricorda vagamente Jannacci. Nel quale ai illustrano «Le ragioni di una nuova subal�ternità» del medesimo a D'Alema. Per dirla più schiet�tamente, con le parole usate gualche settimana fa dal no�tista politico del «manifesto» Andrea Colombo, «Cossutta è il cameriere di D'Alema». Ma mentre Bertinotti si affida alle voci corali di pro�testa dei rappresentanti del�la sua segreteria politica, «Cossutta smetta di attaccar�ci», con senso of humour l'anziano leader dei Comuni�sti italiani non si sottrae alle repliche. In effetti, che «Libe�razione» abbia chiosato il paginone d'attacco con un antologia del «Cossutta proporzionalista» è un con�trosenso: «Io sono sempre stato proporzionalista, solo che in Italia, per governare, la sinistra ha bisogno del centro. Il sistema tedesco e il proporzionalismo vecchio stile non garantiscono la sta�bilità, dunque il modello pos�sibile può essere quello dello regionali». Ovvero, un 80 per cento di proporzionale, e un 20 di premio di maggio�ranza: un sistema che rove�scia le proporzioni del mag�gioritario imperfetto di oggi. Come replica a Bertinotti, non fa una grinza. Ma poi Cossutta, ieri in direzione nazionale, si lascia andare a una riflessione che definire maliziosa è poco, «ah, quel sorriso che Fausto ha fatto a Berlusconi...», e non una pa�rola sulla fotp del vis à vis Bertinotti-Poraicino. Perché poi, ha spiegato nel chiuso della riunione l'Armando, «è già deciso: per le manifesta�zioni elettorali di Torino, Genova, Roma e Reggio Cala�bria, i leader dei partiti politi�ci si presenteranno tutti in�sieme sotto il simbolo UlivoNuovo centrosinistra. E allo�ra, lo voglio proprio vedere Fausto...». Tutti insieme, ov�vero fianco a fianco di nuovo Cossutta e Bertinotti, con quelle che «Liberazione» chiama «le vecchie e nuove incoerenze», «i vecchi e nuo�vi rancori». Di tutti e due, però, in una delle ultime puntate di quello che resta di un (ex) matrimonio.

Luoghi citati: Genova, Italia, Reggio, Roma, Torino