Jospin ripesca i dinosauri di Enrico Benedetto

Jospin ripesca i dinosauri Fabius superministro economico, Lang alla Pubblica Istruzione per cercare di arginare il declino dei consensi Jospin ripesca i dinosauri Tornano gli uomini di Mitterrand Enrico Benedetto Corrispondente da PARIGI Il nuovo governo Jospin ripe�sca i dinosauri del millerandismo. Dopo 33 mesi a Malignon, logoranti e insidiosi per le sue ambizioni presidenziali ormai chiarissime, il premier insegne un new-siarl per non rinuncia�re alle riforme decisive. Ma Io Jospin il, rimpastissimo che rimpiazza quattro pesi massi�mi sostituendovi 11 fra mini stri e sottosegretari, costitui�sce un bizzarro dfj.i vu. Guar�da chi si rivede: Laurent I;abius al superminislero econo�mico, e Jack Lang paracaduta�to sull'Education Mattonale per sopire la ribellione nelle scuole coni ro il suo prodecessore Claude Allègre, Dicono Lionel Jospin li dete�stassi; entrambi. La prova? Si guardò bene, malgrado le critiche, dall'inserirli nel suo pri�mo Esecutivo. Con Fabius, il glaciale «Giscard di sinistra» che Mitterrand nominò pre�mier trentassettenne nell'84, duellò a lungo spuntandola, ma non sempre per il control�lo sul ps. \L si mormora nutris�se per Lang (il pimpante monsieur Culture cui Frantois Mit�terrand affidò la grandeur ro�sai unafranca inimicizia. E invece eccoli qua, Tiene loro compagnia un altro illustre rcaparecido, Michel Sapin, cui Malignon affida le politiche per la Riforma dello Stato. Auguri. E' un curioso anacronismo, rinnovarsi pescando fra gli stock del grandi; magazzino socialista modelli classici quan�to polverosi. Non a caso, l'oppo�sizione glielo rimprovera con sferzante ironia. Ma in fondo, Lionel Jospin non aveva alternative. Il suo governo era un'anatra zoppa da quando, nell'autunno scorso, Domini�que Strauss-Kahn abbandonò per scandali politico-finanziari Minora in attesa di giudizio la poltrona che eredita Fabius. Lo sostitu�il suo vice, Christian Sautter. Ribattezzato «la car�pa» a causa di un eloquio non troppo facondo, annaspò sin dalle primissime settimane. Al grand argentier Dsk succedeva il probo grigiore funzionariale. E quando, alcune settimane fa, gettò la spugna abbandonando la ristrutturazione di Bercy il suo dicastero monstre per dissensi con le forze sindacali, la Francia comprese che non aveva il phisique du r^ole. Allégro, lui, era meno silenzio�so. Purtroppo. Una gaffe al giorno, nei momenti di grazia. Lo soprannominavano «il mammulh», e non solo per la taglia. Inimicatosi i docenti per le accuse (non veritiere) di assen�teismo sistematico, prosegui con allievi e genitori facendo paventare un nuovo '68. «Jo�spin e amico mio» dicova. Ma l'interessato gli preferisce i nomici di ieri. Lang, che non è un pachider�ma, limiterà i danni. E la sua parlantina affabulazione pu�ra, dicono gli avversari -dovrebbe ammansire i rivoltosi riformando in souplesse una scuola esangue. Quanto a Fa�bius, fargli abbandonare la pan�china, ancorché lussuosa pre�siedeva, finora, l'Assemblée Nationale per metterlo in squadra, significa aprirsi un varco presso le classi medie. Da mesi lo speaker della Came�ra punzecchiava Jospin sugge�rendogli maggior audacia nel riformismo. Un piccolo Blair transalpina, insomma. Meno lasse per le aziende, fine dei tabù sul sistema pensionistico. L'imprenditoria francese ap�prezzerà la promozione. E l'ar�rivo della solida Catherine Ta�sca alla Cultura, ove rileva l'evanescente madame Traulmann incagliatasi sui proble�mi televisivi fa presagiore analoghe schiarite. Infine, un contentino per Verdi e Rossi. Ispiratasi all'Uli�vo, la maggioranza arcobaleno di Lionel Jospin ne condivide le turbolenze incappando perio�dicamente nella guerriglia pcfecologi. L'H'olol Matignon li ringalluzzisce ambedue, offren�do loro un dicastero in più. E per fare buon beso inaugura il sottosegretariato alla Famiglia (una première, con la Sinistra) nonché quello per r«economia solidale» dalle prerogative oscure ma di sicuro charme. Il premier smentisce un sem�plice restyling. E', casomai, una «seconda tappa». L'Esecuti�vo «continuerà le riforme ispi�randosi ai valori della Gauche» aggiunge per chi ne dubitasse. Il tempo, in effetti, stringe. Con le Municipali nel Duemi�launo e lo scrutinio per l'Eliseo l'anno successivo, la ripresa economico-finanziaria non ba�sta più. Ci vuole quella istitu�zionale, appannatasi dopo lo slancio iniziale. E a sessantun'anni, Jospin insegue la gio�vinezza politica arruolando i veterani. Il premier li detesta ma dopo le dimissioni di Strauss-Kahn l'esecutivo aveva bisogno di ossigeno Ora si attende un maggior riformismo con sgravi alle imprese e novità pensionistiche Lionel Jospin a sinistra con Laurent Fabius che torna nel governo. A Catherine Tasca (sotto) va II ministero della Cultura

Luoghi citati: Francia, Parigi