Un mese di suspense sul governo Putin di Anna Zafesova

Un mese di suspense sul governo Putin I MESSAGGI E I COMMENTI DAL MONDO Un mese di suspense sul governo Putin Il Presidente russo nominerà il primo ministro a maggio Anna Zafesova ►/OSCA «Mi toccherà lavorare rimboccandomi le mani�che». Fedele alla sua immagine di uomo che non si scompone mai, Vladimir Putin cerca di conservare il sangue freddo, per quanto si vede chiaramente che è contento. Il 52,6 per cento dei voti dei russi: non un plebiscito, ma una prestazione più che convincente, che permetterà a Putin di impugnare saldamente le redini del potere. Il concorrente principale, Ghennadij Ziuganov, è rimasto parecchio indietro: 29 per cento dei voti. Il riformista Grigorij Javlinskij è riuscito a racimola�re appena il 5 per cento dei voti, mentre gli altri 8 contendenti hanno raccolto consensi prossimi allo zero. Si tratta di un risultato quasi definitivo: il presidente della Commissione elettorale centrale, Alexandr Veshnjakov, ha spiegato che lo scrutinio finale prenderà ancora qualche giorno, ma non inciderà per più di mezzo punto sulle cifre. Alle due del mattino di lunedì, dopo aver sapulo di superare la soglia del 50 per cento dei voti, Vladimir Putin ha sorriso: «Se tutto finirà bene senza il ballottaggio potrò considerarmi felice». Poche ore dopo, alle 10, il nuovo padrone della Russia si è presentalo a presiedere la riunione del governo: tranquillo, sobrio, serio, come se nulla fosse successo. Ma non è riuscito a conservare a lungo il sangue freddo: mazzi di fiori, regali e abbracci di ministri e sostenitori hanno rotto la maschera di ghiaccio dell'ex colonello del Kgb, consacralo definitivamente leader del Paese più grande del mondo. Una giornata piena di gesti simbolici: nel pome�riggio Putin si è presentalo alla solenne cerimonia per il «giorno delle truppe dell'Interno», i suoi sostenitori più fedeli, per ringraziare i militari per il loro conlnbulo alla guerra in Cecenia e promette�re di «portare fino alla fine» l'operazione militare nel Caucaso. E in serata il nuovo Presidente è andato a visitare in dacia il suo padrino politico, Boris Eltsin, sedendosi sull'orlo della sedia, come se il padrone del Cremlino fosse ancora il vecchio zar. Fino alla cerimonia di inveslituia probabilmenle, tra il 5 e l'S maggio prossimo Putin comunque conserverà il titolo di «presidente ad interim» e non opererà grandi cambiamenti nella sua squadra. Ma destra e sinistra stanno già cercando di saggiare il terreno. Nella notte elettorale Putin ha espresso un allo apprezzamento per alcuni ex concorrenti, come Evghenij Primakov, Grigorij Javlinskij e Ghennadij Ziuganov, facendo capire di essere disponibile a «usare il loro potenziale». Ma nel pomeriggio il capo della campagna di Putin, Dmitrij Medvedev, ha smentilo categorica�mente qualsiasi ipotesi di un governo di coalizione: il nuovo gabinetto sarà «tecnico», senza nessuna trattativa con l'opposizione. Il premier verrà nomi�nato soltanto all'inizio di maggio. Probabilmente si tratterà di Mikhail Kassjanov, attuale ministro delle Finanze e negoziatore con il Fondo monetario intemazionale. Ghennadij Ziuganov ha risposto subito accusan�do il Cremlino di brogli elettorali. Per quanto palesemente fiero del suo risultato quasi il 30 per cento, molto al di sopra del 20-25 assegnatogli dai sondaggi alla vigilia delle elezioni il leader comunista ha promesso di contestare in tribunale il risultato del voto. Nella notte di domenica i comunisti hanno disseminalo i propri controllori in quasi tutti i seggi russi. E lunedi mattina Ziuganov ha già indicalo i luoghi dei possibili massicci brogli: il Tataretan e la Bashkiria, la regione di Saralov llutli guidati da fedelissimi del Cremlino) e il Daghestan, dove Putin ha raccolto uno strabiliante 82 per cento dei voli. 3e non si sa ancora mollo del programma economico di Putin, il Cremlino ha già annuncialo a sorpresa un imminente cambiamento di rotta nella politica estera. Il ministro degli Esteri Igor Ivanov ha spiegato che il rapporto delle forze nel mondo è cambiato e la Russia ne dovrà tenere conto. Proprio alla vigilia dello elezioni il Cremlino ha varalo una nuova dottrina militari; più agressiva nei confronti dell'Occidente. E ieri un altro gesto chiaramente simbolico il comando russo ha effettualo due test di missili balistici lanciati da un sottomarino nucleare: in 30 minuti i razzi hanno attraversato tutto il territorio russo da Ovest a Est per colpire un bersaglio in Estremo Oriente. Si fa il nome del titolare delle Finanze e negoziatore con ilFmi,Kassjanov Ivanov: ci saranno cambiamenti in politica estera Ali alba test di due missili intercontinentali iPiSiPPl LINVITO DI CLINTON. Il presidente Usa Bill Clinton ha invitato il nuovo capo di stato russo al rispetto della democrazia e dei diritti umani. «Nella mia conversazione con Putin aiierma un comunicato della Casa Bianca ho sottolineato l'importanza per la Russia e per il mondo del rafforzamento delle fondamenta della democrazia russa e dell'approfondimento dei suoi legami internazionali». Clinton, prosegue il comunicato, ha sottolineato le sue preoccupazioni sulla guerra cecena e ha chiesto a Putin di lanciare «una indagine trasparente sulle asserite violazioni dei diritti umani». Ha chiesto inoltre che gli organi di nformazione intemazionale abbiano pieno accesso in Cecema. iPiSiPPl L'AUSPICIO FRANCESE. Il presidente francese ha invitato Vladimir Putin a «riportare la pace in Cecenia». confermando che l'amicizia franco-russa «è una priorità della politica estera» di Parigi. In un messaggio di rallegramenti. Chirac ha aggiunto chela Francia «auspica una Russia forte, democratica, che svolga il ruolo importante che le spetta in Europa e nella comunità intemazionale». «Non dubito che sotto la sua direzione ha aggiunto la Russia proseguirà l'opera di Eltsin». Chirac si aspetta che «possa concretizzarsi una presenza intemazionale in Cecema, che si tratti del Consiglio d'Europa. dell'Oste o di organizzazioni umanitarie». FELICITAZIONI DA BELGRADO. Il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic ha inviato a Vladimir Putin un messaggio di «felicitazioni cordiali con i migliori auguri a proposito della sua elezione a presidente della Russia», Paese tradizionalmente protettore dei serbi. Ma anche i partiti di opposizione serba hanno salutato con favore la vittoria di Vlauimir Putin, sottolineando la «fermezza della Russia nell'optare per le nforme'-, ed hanno interpretato l'elezione del nuovo presidente russo "-ime «uri passo verso un maggiore isolamento del regime autoritario ed anti-democratico di Milosevic». LA CINA PRONTA ALIA COOPCRAZIONE. Il presidente cinese Jiang Zemin si è congratulato, personalmente ed in nome del popolo cinese, con il neoeletto presidente r-jsso Vladimir Putin e s�è subito detto pronto per una più viva cooperazione tra i due Paesi. In un messaggio Inviato a Pu.in e reso pubblico dall'agenzia di stampa cinese «Xinhua», Il presidente ha espresso profondo apprezzamento per gli sforzi compiuti nello sviluppare le relazioni sinorusse. «Sono pronto ad intraprendere buone relazioni d�lavoro ed avviare una personale amicizia per promuovere insieme una continua espansione della cooperazione tra i due Paesi-, ha scritto Jiang Zemin.