GLI 0SCAR AI DUBBI DELL'AMERICA di Lietta Tornabuoni

GLI 0SCAR AI DUBBI DELL'AMERICA M notte di Hollywood 1 GLI 0SCAR AI DUBBI DELL'AMERICA Lietta Tornabuoni U O sapevamo tutti da mesi: l'Oscar 2000, che ha colpe�volmente ignorato Stanley Kubrick, ha premiato due lamiglie anomale, la desolata stona d'infelicirà americana di «Ameri�can Beauty" di Sani Mendes e il vitale caotico dramma europeo di -Tutto su mia madredi Fedro Almodóvar. Dei quattro artigiani-artisti italiani candida�ti, nessuno ha avuto premi, e Roberto Benigni è stato addome�sticato, tenuto a bada, dopo uno scherzetto iniziale s'è messo zitto e com|x)sto sul palcoscenico del�lo Shrìne Auditorium di Los Angeles. Insieme con i cinque Oscar ad "American Beauty-, quattro Oscar sono andati al mirabolante "Matrixdei fratel�li Wachowski. Quale migliore attrice è stata premiata una ventenne, Hilary Swank, che in «Boys don't Cry» di Kimherly Peirce porta una (àscia per schiac�ciare il seno fino a eliminarlo, un'imbottitura sul davanti dei calzoni oppure (in caso di biso�gno) un pene di lattice, si cliiama, si muove, si comporta, corteggia, piace e ama come un ragazzo: ma è una ragazza. Dunque un verdetto un poco meno conformista del .solito è stato emesso tra le schiene nude e gli abiti scollati tutti simili delle attrici, tra luci fulgenti e battute clementi, tra Schwarzenegger quasi irriconoscibile per la faccia tirata, l'aria professorale di Nicole Kidman, la nobileparola culturale di Andrzej Wajda e di Warren Beatty, il conduttore liilly Crystal gonfio, invadente e petulante, il Bambi�no Sapiente e il Cyborg Cher, Jack Nichoison che adesso pare un padrone di trattoria quando chiede piegandosi sul tavolo "Co�sa le diamo?», i presentatori Paperini strepitanti e le frettolo�se presentazioni («Lei si chiama Dorian, come Dorian Gray»). Non si può parlare di evoluzionedei costume, perche negli Oscarfilm chi infrange le regole viene punito con una bruttissima fine; ma almeno la registrazione di un disagio c'è, ci sono i dubbi sul modo di vita americano, si am�mette l'esistenza di gay e di bisessuali. Grande spettacolo hollywoo�diano (dove altro si potrebbe vedere riuniti Glint lìastwood, Jane Fonda, Steven Spielberg, Tom Cruise eccetera.-'), ma dopo due ore si boccheggia e alla line, dopo quattro ore e mezzo, ci si sente a pezzi. Troppe persone e cose vecchie, troppe reverenze ai parenti («My Moni, My Beloved Wife, My Sister, My Family), troppa aria antiquata secondo lo stile di tutte le Accademie: da Pinocchio a "Come eravamo», la modernità resta fuori. La pressio�ne dei soldi è immensa. Gli incidenti di quest'anno (risultati rivelati in anticipo, statuette rubate, schede di votazione smar�rite) non sembrano casi sfortuna�ti, ma sintomi di neo-disordine in un cerimoniale che non reggepiù e che andrebbe forse mutato nelle scelte, nei ritmi o nei riti, segni di qualcosa che si sfilaccia e si perde: anche all'Oscar 2000, come dovunque. CINQUE PREMI DI BELLEZZA Vincono Spacey e Hilary sutnik' la faccia oscura degli States Lorenzo Sorla A PAGINA 28

Luoghi citati: Hollywood, Los Angeles