Ma è vera Hi-Fi? C'è chi dice: va bene per rock e pop, non per Mahler e Mozart

Ma è vera Hi-Fi? C'è chi dice: va bene per rock e pop, non per Mahler e Mozart Ma è vera Hi-Fi? C'è chi dice: va bene per rock e pop, non per Mahler e Mozart IL consumo del suono sarà, nel prossimo futuro, uno dei settori di maggiore sviluppo della Rete. Lo nostre abitudini d�ascolto cambieranno, decre�tando la probabile condanna a morte del disco. La profezia vede concordi i tecnici, folti delle ultime conquiste, e gli economisti, rincuorati dalle im�pennate dei profitti delle socie�tà che per prime hanno compre�so questa tendenza. Un entusia�smo non condiviso dagli artisti, che vedono minacciata la tutela del diritto d'autore. Come nume�rose altre volte nella storia della musica (basterà pensare alla messa a punto del pianofor�te modemo). una novità tecnolo�gica innesca conseguenze eco�nomiche, etiche ed estetiche. Dopo gli ipertesti e le immagi�ni, anche la musica è stata compressa al punto giusto per poter transitare in Rete, essere scaricata, ricodificata su un di�verso supporto, ascoltata. La sigla della svolta è MP3, deriva�zione del Motion Picture Expert Group, un gruppo di lavoro affiliato all'Internatio�nal Standard of Organisation (ISO) che dall'inizio degli Anni 90, coordinato da Leonardo Chiariglione, lavora sulla fron�tiera tuttora da valicare: la trasmissione, con standard di qualità accettabili, delle imma�gini in movimento, accompa�gnate dal loro sound. Se il computer non è ancora diventa�to la nostra tv e il nostro cinematografo, può essere or�mai la nostra radio. MP3, grazie a un algoritmo di compressione (encoder), ridu�ce ai dati essenziali l'informa�zione sonora da digitalizzare. Quando si passa all'ascolto, un algoritmo di ricostruzione (de�coder) ridefinisce la complessi�tà del segnale. Il lavoro di ricerca spiega Michelangelo Lupone, il compositore che as�sieme a Laura Bianchini, ha fondato e dirige il Centro Ricer�che Musicali di Roma "ha tenuto conto di parametri psico�acustici: di un brano, vengono analizzati gli aspetti rilevanti per la percezione, come l'escur�sione dinamica e le bande di frequenza con maggiore ener�gia, e vengono cancellate le informazioni di peso minore, che tuttavia per un composito�re minori non sono per nulla". I dubbi di Lupone sulla quali�tà dell'ascolto non sono condivi�si da Giampaolo Balboni, inge�gnere del Centro Studi e Labora�tori Telecomunicazioni (Cselt) della Telecom: "Le soglie di frequenza entro cui la musica viene compressa da MP3 vanno da 18.000 a 50 hertz, di fatto tutto ciò che un orecchio uma�no può udire. Eliminando la ridondanza numerica dell'onda sonora, ma senza usare codifiche esasperate, non abbatto cer�to la qualità", dice Balboni. E ricorda gli ulteriori progressi consentiti da «Real Audio», re�centissimo sistema che permet�te di ascoltare la musica già durante lo scaricamento da In�ternet. Operazione ormai possi�bile con modesti tempi di attesa e, soprattutto, senza occupare troppa memoria: in l Gigabyte vengono stipate 30 ore di ascol�to. Cioè una decina di opere liriche, circa sessanta sinfonù;, seimila canzoni. Pochi secondi bastano per catturare una can�zone dalla Rete. Lo sviluppo delle linee di telefonia iperveloce consentirà ulteriori riduzio�ni dei tempi. Replica Lupone: "Gli ingegne�ri si sturino le orecchie. I mecca�nismi di compressione funzio�nano per musiche con dinamica e intensità costante, come il rock e il pop, facili da equalizza�re". Vera: le battute iniziali della Prima Sinfonia di Mahler, tutte in pianissimo e prescritte dall'autore «come un suono del�la natura», scaricate dalla rete risultano inascoltabili. Ma anche i suoni artificiali dell'elettronica, le sue improv�vise, aspre escursioni dinami�che e timbriche, i sibili, i soffi, hanno anime musicali troppo sensibili per venire compresse senza perdere di identità, di seduzione. Il meccanismo di consumo è apparentemente semplice: dal�la «library» ih in «provider» Internet scelgo il brano preferi�to e, attraverso un sistema di chiavi digitali che tutelano il distributore, pago il servizio secondo le tariffe e le modalità convenute. La Società Italiana Autori ed Editori ha messo a punto un "Protocollo MP3" per difendere anche in questo setto�re la creatività e il guadagno degli autori. I siti controllati sono però una percentuale mini�ma rispetto ai tanti pirati del suono digitale. Il provider diventa cos�jukebox, radio, negozio di dischi, senza altri limiti che quelli dol mio desiderio. A costi infinita�mente più ridotti e con la possi�bilità disc-jokey di me stesso di cancellare oggi quello che ho scelto ieri per sosiituirlo, doma�ni, con altri ascolti. Oltre alla crisi di idee, l'indu�stria discografica dovrà presto affrontare anche quella dell'inu�tilità del suo stesso supporto, diventato non il contenitore inconfondibile di un'unica ope�ra, ma il quaderno d'appunti dell'estro del consumatore. Me�no minacciate appaiono le ese�cuzioni dal vivo: non solo per la diversa qualità della resa acusti�ca, ma per i valori rituali e collettivi che ancora distinguo�no un concerto, a qualunque genere di musica appartengo Tutta qui l'interattività con�sentita, prigioniera di «enco�der» e «decoder»? La e-music si esaurirà nel già noto triangolo clicco-ascolto-consumo sempre più velocemente? "Musica infinita" è stato bat�tezzato il progetto, ancora in embrione, del CRM: "Immette�re in Rete i primi anelli di una catena creativa, deciframe le procedure per poter poi interve�nire sui flussi ogico-sintattici", dicono Bianchini e Lupone. L'eternità sempre mutante e globale non di un singolo com�positore, ma dell'atto stesso del comporre. Un collettivo sogno d'artista che neppure Faust ha osato. Sandro Cappelletto Internet sta diventando uno sconfinato negozio di dischi: in pochi secondi possiamo scaricare qualsiasi pezzo musicale e, pagando i diritti, inciderlo su Cd Ma ingegneri e musicologi non sono d'accordo sulla qualità del suono tratto dalla rete tramite il sistema MP3 che serve a comprimere i dati digitali "player» per MP3 Creative

Luoghi citati: Gigabyte, Roma