«Altro che cattivi, abbiamo ragione»

«Altro che cattivi, abbiamo ragione» I COBAS NEI MIRINO «NUOVI VINCOLI SAREBBERO LA FINE DELLA DEMOCRAZIA» «Altro che cattivi, abbiamo ragione» I ribelli: vogliono impedirci di scioperare ROMA Il motivo principale per cui Bruno Salustri, leader del Co�mu (il maggior sindacato dei macchinisti delle ferrovie) è arrabbiato, è che la Roma ha «beccato due pallini». Ma co�me capo di un sindacato è inquieto soprattutto per il cli�ma di risentimento che altri sindacati e anche i politici stanno alimentando. Perché, Salustri, ce l'han�no con voi? «Io questa storia dei ferrovieri cattivi non voglio più sentirla, va bene? Esiste una legge che regola lo sciopero, a noi non piace ma l'abbiamo comunque rispettata. I limiti che ci pone si applicano però nei giorni feria�li, noi facciamo sciopero in un giorno festivo, non blocchiamo quindi né i pendolari, né gli studenti né nessuno che debba spostarsi per ragioni inderogabi�li. Sfido chiunque a dire che questo sciopero non è formal�mente corretto. O vogliono im�pedirci di scioperare? Siamo seri, por favore». Che cosa avete da contesta�re? «Ci sono tre questioni fonda�mentali che noi non possiamo accettare. La prima ò l'Eri, l'ele�mento retributivo individualo, previsto dall'accordo dello scor�so novembre siglato da Cgil, Cisl e Uil e che comporta, di fatto, un taglio alle retribuzioni che vanno dalle 200 mila alle 700 mila lire al mese a seconda del livello retributivo. Parliamo di tagli dal 20"^ al 300b della busta paga. La seconda questio�ne è la clausola sociale con la quale noi chiediamo che, in un regime di concorrenza, venga comunque garantita una piatta�forma salariale e di orario di lavoro comune a tutti quelli del comparto, senza che un'azien�da faccia in un modo e un'altra in un altro. La terza questioni! è la più ovvia: l'ailaguamento del salario all'inflaziono reale e non a quella programmata». Non temete, Salustri, l'ira della gente per questo vo�stro comportamento che blocca un servizio pubbli�co? «A parlare della gente sono spesso quelli che con ossa non hanno alcun contatto. Noi sia�mo la gente e stiamo tra la gente. Abbiamo fatto decine di assemblee con i pendolari dap�pertutto. Le loro battaglio sono le nostre. Non c'è mai stalo contrasto, perché la gente, co�me dice lei, sa bene che se si lavora in un sistema di regolo corto e non di liberismo selvag�gio, è meglio por tutti: per i lavoratori e porgli utenti». Che ne pensa del disegno di legge che dovrebbe passare al Senato sulla nuova rego�lamentazione degli sciope�ri? «Penso che una legge di autore�golamentazione osislo già, in baso a ossa noi garantiamo 2300 treni di cui 150 a lunga percorrenza, e scioperiamo por 24 ore solo in caso di rinnovo contrattuale, Adesso penso che con questa nuova legge voglio�no metterci altri e sempre mag�giori vincoli. Sarà una pesante sconfitta, non voglio dire por i lavoratori, ma addirittura per la democrazia». (r. mas.)

Persone citate: Bruno Salustri, Salustri

Luoghi citati: Roma